La floricoltura di Sanremo ora ha la sua casa. Nel parco di Villa Ormond è sbocciato un museo che vuole raccontare un capitolo importante della storia della città. Ad ospitarlo è la Palazzina Winter, immersa in un’area verde e pochi passi dal mare, rinata al termine di un iter durato tredici anni. Il primo Museo del fiore in Italia custodisce tutte le stagioni di un settore d’eccellenza della città del Festival. Per un tuffo nel passato, fra ricordi e nostalgia, attraverso la storia della famiglia Moro, ibridatori di rose e garofani che hanno scritto, con altri colleghi, un capitolo importante.
Più di cento anni di floricoltura sanremese sono raccontati nelle stanze del villino Winter, dai primi brevetti in Italia agli antichi utensili per la campagna, per le serre e quelli minuscoli usati per ibridare, passando dalle immagini sbiadite della vita nei campi. E ancora, c’è la teca dedicata ai "veleni" con i quali si neutralizzavano i parassiti, ceste intrecciate, annaffiatoi, pompe a spalla. Allineati in una bacheca anche le canne e i fili di canapa che accompagnavano i garofani nella crescita.
«Abbiamo raccolto migliaia di reperti - afferma il responsabile dei Giardini del Comune, Claudio Littardi, anche presidente del Centro studi e ricerche delle palme - per un percorso attraverso pannelli multimediali e fotografici in una sede storica, un santuario dove fare pellegrinaggi simbolici per riscoprire un periodo storico importantissimo per il nostro Ponente, che ha dato benessere e fatto vivere tante famiglie». Ci sono anche le foto di matrimoni da favola: quello di Elisabetta II con Filippo di Edimburgo, datato 20 novembre 1947, quattro anni e tre mesi prima della sua ascesa al trono del Regno Unito, e quello tra i divi di Hollywood Linda Christian e Tirone Power, celebrato a Roma il 28 gennaio 1949. In entrambi casi era presente Ester, un magnifico garofano bianco proveniente da Sanremo.
«È un sogno diventato realtà - ha detto, nel corso dell’inaugurazione del Museo il sindaco Alberto Biancheri, cresciuto tra petali e verde: è titolare di una importante ditta di ibridazione del ranuncolo - Tutto è nato nel 2004. Il nostro intento era semplicemente quello di spiegare ai cittadini, ma soprattutto ai turisti, perché Sanremo è conosciuta nel mondo come “città dei fiori”». L’iter ha attraversato tre amministrazioni comunali e due commissari prefettizi. Al taglio del nastro il consigliere della Regione Liguria Alessandro Piana ha sottolineato il percorso amministrativo «troppo lungo»: «Faremo in modo di accorciare queste lungaggini burocratiche».
Il viaggio alla scoperta di un’affascinante realtà comprende anche tappe sotto il sole della Riviera, attraverso percorsi nei viali dedicati ai pionieri della floricoltura. Passeggiate guidate da esperti sono previste in questo mese, cui Sanremo ha dedicato il Festival del fiore e dei giardini - Jardival. Il giorno di Pasquetta è stato dedicato a dimostrazioni e concorsi di composizioni con i "floral designer" che hanno creato i bouquet per il Festival di Sanremo, merenda nel parco e spettacolo di tango argentino nel salone di Villa Ormond. A due passi dall’aiuola dedicata a Libereso Guglielmi, il botanico di fama internazionale scomparso di recente, noto come il giardiniere di Calvino. Ispirò la figura del "barone rampante" e raccontò nei suoi libri l’amore per i fiori della sua città. Non soltanto da ammirare, ma anche da mangiare.