Una cosa però non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno solo.
(Seconda Lettera di Pietro, Nuovo Testamento)
Sono riuscito a enunciare tre formule che mettano in relazione la grandezza apparente del Sole con la sua reale grandezza, velocità e distanza dal nostro occhio, semplicemente prendendo sul serio la prospettiva quale modo di manifestarsi della realtà e senza usare altro che il mio occhio, le mie mani, gli occhiali da sole e un modo di ragionare libero, metodico, ma nello stesso tempo operante “alla maniera degli antichi”. Il tutto senza neppure utilizzare il sistema delle ombre usato da Eratostene, in quanto è facilmente dimostrabile che le sue misurazioni non siano prove eliocentriche decisive in quanto possiamo avere gli stessi risultati di Eratostene sia con Terra lineare e raggi solari obliqui che con Terra curva e raggi paralleli.
Il mio punto di partenza logico è stato semplicissimo: i nostri occhi non sbagliano e la prospettiva è una scienza geometrico-matematica perfetta, costante, sempre verificabile. Il fatto quindi che il disco solare ci appaia sempre circa di 3 millimetri e mezzo (la maggior grandezza al tramonto è effetto ottico apparente) deve essere assunto quale dato empirico e scientifico attendibile. Come ho preso quale altro dato attendibile una nostra massima capacità visiva umana lineare di 30 kilometri di distanza, in assenza di strumenti ma usando come strumento solo il nostro occhio. Siccome riusciamo a vedere il Sole e la vista in verticale è la migliore in quanto lineare, sgombra, senza curvature (nel caso ce ne fossero!), allora abbiamo due dati di partenza empirici interessanti su cui ragionare: 3 millimetri e mezzo del disco solare a 30 km di distanza apparente. Ho utilizzato come riferimenti gli aerei: a 10 km di altezza sembrano lunghi un centimetro, mentre sono lunghi quasi 100 metri. Così la Sears Tower di Chicago vista dall’opposta sponda del lago Michigan. In poche parole è possibile notare una differenza di 3 zeri fra misura apparente e capacità visiva (tutto in metri). Se prendiamo una linea e mettiamo a destra e a sinistra gli zeri delle misure della capacità visiva e della grandezza apparente in metri avremo: 30.000 e 0,0035 (per il Sole). Se il Sole fosse grande quanto la nostra capacità visiva, cioè 30 kilometri, allora ne vedremmo il disco con una grandezza apparente di un metro (30.000/30.000 = 1), mentre invece a occhio nudo si mostra con una Gr (grandezza apparente) di 0,0035 metri, cioè 3 millimetri e mezzo.
Lo stesso Galileo ha sempre operato le sue misure con grandezze piane e lineari quindi anche noi possiamo fare come lui: applicare la geometria terrestre al cielo, ma senza tradire la legge principale dell’apparenza percettiva: la prospettiva. A sinistra dello zero 30.000 metri e a destra 3 millimetri e mezzo. Ecco quindi le tre formule a cui sono giunto così ragionando, dove Gr è la grandezza reale, Ga la grandezza apparente, Dr la distanza reale e Dv è la distanza visiva pari alla capacità visiva media e lineare di 30 kilometri: A) Gr = Dv * Ga * 1000 (rapporto di scala 1/1000 tra terra e cielo) quindi Gr del Sole: 30.000 * 0,0035 * 1000 = 105.000 metri cioè il Sole ha un diametro di 105 kilometri. B) Dr = Gr/Ga, quindi 105000/0,0035 = 30 milioni di metri = 30.000 kilometri.
Stesso rapporto per le stelle le quali avendo poco più di un millimetro di diametro apparente distano secondo questo metodo di calcolo circa 40.000 kilometri dalla Terra. C) Ga=Gr/Dv*1000. A che velocità viaggia il Sole? Siccome la grandezza apparente (Ga) del sole è uguale sia all’alba che a mezzogiorno che al tramonto (nonostante l’effetto ottico di ingrandimento) allora significa che il Sole percorre una Terra ferma a velocità costante e sempre alla stessa altezza. L’apparente sorgere e tramontare è dato dalle leggi della prospettiva (vedi il caso di un lungo corridoio, che sembra tendere a un punto medio di orizzonte). Allora la distanza reale coperta dal Sole in un giorno è di 60.000 km: 30.000 da est al mezzogiorno e 30.000 da mezzogiorno all’ovest, in quanto la nostra costante capacità visiva lo vede sempre di Gr pari a 0,0035 metri. Ma il Sole non si sposta sul bordo di una Terra piatta ma secondo una traiettoria circolare mediana, perché illumina metà disco terrestre per volta: 30.000 km di diametro la sua circolare traiettoria, invece che 60.000. Quindi l’orbita solare sopra la Terra è un cerchio lungo: 30.000 * 3,14 = 94.200 km (la metà illuminata del disco terrestre). Velocità del Sole = 94200/24(ore) = 3925 km/h.
La Luna è grande come il Sole e all’incirca alla stessa altezza. La sua velocità è di 140 km/h. Se si dividono le due velocità abbiamo 3925/140 = 28: numero di giorni del mese lunare. La Terra quindi potrebbe essere piatta, discoidale e ferma ma anche grande circa quattro volte di più dei continenti conosciuti, le cui distanze lineari non superano mai i 20.000 km. La Terra potrebbe avere un diametro di circa 60.000 km e una circonferenza di 188.400 km. Il modello tolemaico resta attuale e ragionevole. Altri mondi sono possibili…