Senza radici non si vola
Il Ginepro è il simbolo della forza maschile, la celebrazione dell’energia del fuoco, della libertà e dello spazio. Dà la forza e il coraggio di essere se stessi e aiuta a liberare la rabbia e la frustrazione quando bloccano la nostra libertà, la nostra azione. Cercare libertà, spazio, e onorare l’energia e il calore del sole, ci dà la forza e la resistenza per oltrepassare gli eventi della vita. E desiderare di guardare la Luce ci rende liberi. (Lucia Berrettari)
Le proprietà del Ginepro (Juniperus Communis)
Il Ginepro è un arbusto cespuglioso, longevo, sempreverde. Presente in Europa fino a 2500 m. di altitudine, nelle regioni con clima molto rigido assume forme contorte, prostrate. Nelle località con clima meno avverso si sviluppa con un certo vigore e assume aspetti conformi alla specie. Il tronco è folto e fittamente ramificato sin dalla base, con legno aromatico e corteccia che si stacca, di colore bruno-rossastro. Le foglie sono lineari con apice acuto e pungente, che ne fanno una pianta ispida. Le bacche impiegano due anni a maturare: sono chiamate “galbuli” e sono ricche di resina. Sono quasi perfettamente sferiche e ricoperte di una patina opaca. Il loro sapore acre ha dato origine al nome della pianta, dal celtico juneprus, "acre". Si utilizzano in cucina come spezie, per aromatizzare la grappa al Ginepro e per la produzione del Gin. Il Ginepro ha grande capacità di adattamento; resistente al freddo, al caldo e ai venti, indifferente alla natura del suolo, cresce anche su terreni calcarei aridi o sabbiosi. È molto esigente di luce, perciò non tollera la vicinanza di altri alberi.
Simbologia e leggende
Fino ai primi del Novecento nelle campagne dell'Italia centrale si usava bruciare un ramo di Ginepro la sera di Natale, di San Silvestro e dell'Epifania. Se ne conservava il carbone per poi impiegarlo durante l'anno in tanti rimedi magici. Sempre nella notte di Natale, si appendevano dei rami di Ginepro sulla porta delle stalle per proteggere gli animali dai malefici. In tutti i tempi e presso tutti i popoli a questa pianta è attribuito il ruolo di protettore contro le malattie, ma anche contro gli spiriti malvagi e le forze del male. Per questo motivo in diversi paesi si piantavano i ginepri vicino alle abitazioni, oppure se ne appendeva un ramo sulle porte delle case per tenere lontane le streghe. Il Ginepro, secondo la tradizione, avrebbe protetto Maria mentre era in fuga dai soldati di Erode e sarebbe anche la pianta il cui legno venne usato per fabbricare la croce di Gesù. Nell'antichità si riteneva che le sue bacche avessero il potere di risparmiare gli uomini dai morsi dei serpenti. Essendo poi il serpente simbolo del demonio, al Ginepro venne attribuito anche il potere di tenere lontano dall'uomo il male e il peccato. È curioso notare come questa pianta sia caratterizzata dal numero tre: tre sono le foglie, tre le bacche, tre le bratee, tre i semi, tre gli anni per maturare e tre sono gli organi che beneficiano della sua azione terapeutica: fegato, rene e articolazioni.
Proprietà fitoterapiche
Il Ginepro è una pianta dalle mille qualità, ed era conosciuta per le sue proprietà anche dagli antichi; è molto utile per aiutare il fegato in affanno a decongestionarsi, così come per le vie biliari, per le digestioni lente e difficili e per la disinfezione delle vie urinarie e dell'apparato respiratorio. Da questa pianta medicamentosa traggono beneficio anche i diabetici, poiché abbassa la glicemia; regolarizza inoltre il ciclo mestruale, combatte i reumatismi, aiuta a espellere l'acido urico, il colesterolo cattivo e le tossine in genere; aiuta pertanto tutto il sistema cardiocircolatorio a restare in buona salute, in particolare chi soffre di ipertensione. Dovrebbero usarlo con cautela le donne incinte, poiché può anticipare il travaglio. Altre qualità della pianta sono quelle di contrastare le cistiti croniche, la tosse, l'asma e i problemi dei bronchi in generale; infine, ha proprietà sudorifere e stimolanti per tutto l'organismo. Bisogna evitarne però l'uso prolungato per via interna, è meglio utilizzarlo con il benestare del medico, poiché alla lunga potrebbero risentirne i reni.
Le Ricette di Lidia
Fuoco di Ginepro
Questo infuso d’erbe è un rimedio efficace per il fegato:
- Bacche di Ginepro gr. 40
- Radici di Tarassaco gr. 40
- Foglie di Rosmarino gr. 30
Versare 1 cucchiaio da minestra di tisana in 1 tazza d’acqua fredda, far bollire 10 minuti, filtrare e bere 2 tazze al giorno.
Acqua di Ginepro
Questo Infuso è invece efficace come drenante:
- Foglie di Betulla gr. 50
- Bacche di Ginepro gr. 40
- Foglie di Frassino gr. 40
Versare 2 cucchiai da minestra di tisana in 500 ml. di acqua bollente, lasciare in infusione per 10 minuti, filtrare e bere nel corso della giornata.
Testo di Lidia Costa