"Butta via la roba vecchia e avrai una vita nuova!" ecco un vecchio detto che un tempo si metteva entusiasticamente in atto alla fine dell’anno. Se pensate che si tratti soltanto di superstizione vi sbagliate.
Liberarsi degli oggetti inutilizzati e del ciarpame che ingombra la casa è una vera propria terapia che si basa sul principio che l’ambiente in cui viviamo riflette la nostra interiorità: di conseguenza un’abitazione disordinata e straripante di cose superflue corrisponde a un confuso e inconcludente approccio esistenziale. Letteralmente "spaceclearing" significa purificazione dello spazio: nella mia visione è diventato molto di più! È l’arte di fare spazio in casa come nella mente: un percorso di conoscenza di se stessi attraverso gli oggetti della nostra casa che, se praticato con attenzione e costanza, diventa uno stile di vita. Nato negli Stati Uniti da una costola del Feng Shui, lo spaceclearing eredita i concetti orientali dell’antica arte cinese del disporre cose e ambienti per accrescere il benessere e la fortuna personali e li coniuga al pragmatismo anglosassone e, nel mio approccio, ci insegna a liberarci dal superfluo e a conservare l’essenziale dando spazio alla nostra creatività. L’80% degli oggetti che occupano armadi e scrivanie non viene mai usato e diventa un accumulo di cianfrusaglie che invade il nostro spazio vitale e blocca tutta la nostra vita. Tutto il resto è “clutter”, una zavorra di cose superflue che giorno dopo giorno si accumulano, soffocando la casa di pesi inutili dalle quali ci si riesce a liberare soltanto con grande sforzo. Perché si accumula? Le ragioni possono essere diverse. Alcune persone sviluppano un forte senso di possesso nei confronti degli oggetti. Altri ne ricavano un senso d’identità. Alcuni conservano tutto, compresi i biglietti di concerti e di passaggi aerei di tanti anni prima, per non parlare di utensili o abbigliamento che stazionano da tempo inutilizzati nell’armadio. Perché… "non si sa mai, potrebbe tornare utile". "Ma è un ricordo... !" Un atteggiamento tipico degli insicuri, che porta ad aggrapparsi alle cose, per tenere a bada l’ansia del tempo e le paure irrisolte. È come se inconsciamente si pensasse di nascondere nei cassetti strapieni, insieme ai ninnoli polverosi, i propri problemi.
Può esserci una ragione affettiva che ci impedisce di buttare via gli oggetti inutili, una sorta di legame inconfessato. Il ricordo del passato, di qualcosa che abbiamo vissuto, simbolicamente racchiuso in un oggetto, impedisce di andare avanti. Capita frequentemente dopo la fine di un amore. Cassetti e armadi straripano di foto e regali dell’ex, zavorre emotive che agiscono da ostacolo per l’inizio di una nuova storia. Grazie al metodo che ho messo a punto in tanti anni, vivere più leggeri e organizzati e avere più tempo per se stessi è possibile. Facendo spazio si lasciano andare, insieme alla polvere, le situazioni che non ci appartengono più. Un oggetto occupa non soltanto spazio in casa: lo occupa nella nostra mente e nella nostra vita; ecco perché, fare spazio in casa significa dare linfa e ossigeno alla propria esistenza.
Nei nostri prossimi appuntamenti scopriremo perché accumuliamo e perché è così difficile lasciare andare le cose; la relazione esistente fra il nostro ambiente e la nostra vita come lo immagina il Feng Shui; gli effetti nefasti del "clutter", ovvero dell’accumulo di cose sul nostro corpo, sulla nostra mente e sulla vita di relazione; cosa accade quando impariamo a leggere la nostra casa come specchio di noi stessi, dei nostri desideri e aspirazioni e anche dei nostri blocchi emozionali. Intervenendo sulla nostra casa con questa consapevolezza tutta la nostra vita si mette in moto nella direzione della realizzazione dei nostri desideri più veri. Possiamo dare spazio alla nostra creatività in casa come in ufficio e scoprire nuovi talenti sepolti sotto le scartoffie inutili e modi di pensare, ormai sorpassati, che appartengono al passato. La casa, gli oggetti, lo spazio intorno a noi (compresa la nostra scrivania!) diventeranno nuovi e insoliti maestri che, prendendoci per mano, potranno svelarci molto di noi.
È ora di fare ordine
Fare spaceclearing non significa fare le grandi pulizie né tantomeno stravolgere la propria casa o la propria routine quotidiana. Significa eliminare il superfluo in ogni campo partendo dagli oggetti che non usiamo o non amiamo più. Ecco alcune regole per procedere seguendo il metodo che ho messo a punto in tanti anni di esperienza in Italia e all’estero per poter trarre il massimo vantaggio dall’operazione di pulizia, o meglio di eliminazione del clutter (“decluttering”).
Compilare una lista
Da dove cominciare? Il caos è un po’ ovunque. Per non sprecare energie, urge stabilire delle priorità con l’aiuto di una lista. Prendete carta e penna e fate un giro della casa o dell’ufficio evidenziando le zone a rischio. Ogni volta che finite, spuntatele dalla lista, e assaporerete una sensazione liberatoria.
Individuare l’oggetto
Avete individuato l’oggetto da buttare. Prima di prendere la fatidica decisione ponetevi le seguenti domande: mi piace ancora? È legato a ricordi particolari? È in buono stato? Lo uso, mi serve? Per esempio: ho davvero bisogno di tutte quelle tovaglie, anche di quelle vecchie e oramai rovinate? Se la risposta è no, perché allora tenerle? Vendetele, regalatele o datele in beneficienza. Oppure se siete creative, trasformate gli oggetti di cui volete disfarvi in qualcosa di nuovo e di utile.
Abbandonare il senso di colpa
Abbandonate il timore di individuare gli oggetti da eliminare, e smettete di sentirvi in colpa dopo averlo fatto. Fidatevi del vostro istinto. Se a colpo d’occhio avete deciso che quella cosa non fa più parte della vostra vita, non tornate indietro sui vostri passi. E’ uno spreco di energia!
Procedere per gradi
Prendetevi il tempo necessario. È impossibile mettere in ordine tutto e subito: procedete a piccoli passi. Innanzitutto stabilite un tempo determinato per questa attività: per esempio mezz’ora o un’ora al giorno e rispettatelo. Partite da zone circoscritte. Gettare l’intero contenuto dell’armadio sul letto per mettere in ordine può farci sentire impotenti di fronte al caos. Cominciate cimentandovi, per la prima volta con un cassetto o la vostra borsa. Quindi, passate agli angoli più nascosti della casa, come per gli spazi dietro le porte, sotto il letto, sopra gli armadi, vicino all’ingresso. Niente oggetti neppure sopra gli armadi della camera o sotto il letto, in quanto possono trasformarsi in pesi che ostacolano il buon riposo. Infine, quando sarete più allenati, dedicatevi alle zone più estese della casa, il soggiorno, la libreria.
Assegnare un posto a ogni cosa
Perché la pulizia della propria casa sia davvero l’inizio di un cammino interiore di cambiamento, occorre anche rivedere le proprie abitudini consumistiche. Buttare via gli oggetti, per finire a comprarne altri in pari quantità è uno spreco di tempo e denaro. Assegnando alle cose che rimangono un posto preciso, vi renderete subito conto che avete tutto ciò di cui avete bisogno, perché avete già l’essenziale. Inoltre, d’ora in avanti sarà più facile e immediato trovare quello che vi serve.
Più creatività in ufficio
La tendenza all’accumulo può diventare un ostacolo al libero fluire della creatività anche sul posto di lavoro. Una scrivania organizzata aiuta sicuramente il lavoro. Inoltre è dimostrato: favorisce il buonumore e trasmette una buona impressione di efficienza e professionalità. Per fare spazio, è sufficiente eliminare la carta inutile e riordinare le idee sulla base delle priorità. Via i vecchi inviti, comunicati, giornali, fax o fotocopie. Tenete sul desk lo stretto indispensabile, solo quello che vi serve per la giornata. Dopo la scrivania, è il turno del computer. Vanno innanzitutto cestinati i vecchi file inutili, che appesantiscono il sistema e fanno perdere tempo. Da evitare anche l’accumulo di e-mail: di volta in volta è necessario scaricare i messaggi e, una volta letti, archiviarli in una sottocartella e cestinare quelli che sono semplicemente informativi e diventano velocemente obsoleti
Via anche i pensieri negativi
Lo space-clearing messo in pratica seguendo questi pratici suggerimenti può diventare un’occasione per fare il punto sulla propria esistenza e intraprendere un cammino di trasformazione interiore e crescita personale, liberandosi finalmente oltre che degli oggetti inutili, anche di quegli atteggiamenti rigidi che appesantiscono e rallentano la propria vita, consumando energia. In altre parole, fare ordine aiuta a chiarirsi le idee e a sgomberare il campo dai dubbi, aumentando la fiducia in se stessi. Ciò aiuta a leggere la nostra realtà in un modo nuovo, "cancellando" con garbo ciò che non ci piace e ci impedisce di essere felici. Il vuoto può fare spazio ad altri obiettivi, esperienze e, perché no?, anche ad altre persone. Il primo passo per iniziare a cambiare abitudini è uscire dal conflitto con se stessi e imparare a volersi più bene. E un ambiente armonioso dove ci sono soltanto le cose che usiamo e amiamo ci sostiene piacevolmente in ogni momento della giornata.
Per saperne di più potete consultare il volume: Spaceclearing: libera il tuo spazio, trasforma la tua vita, Ed. Mediterranee, 2012