La 16ma tappa era chilometricamente una delle più corte, ma altimetricamente piuttosto impegnativa e in grado di lasciare il segno nelle gambe dei corridori che si accingono ad affrontare la terza e ultima settimana del Giro dopo l'ultima giornata di riposo.
La battaglia scoppia praticamente fin dalle prime battute: tutti gli uomini di classifica cercano l'affondo sulle rampe del Passo della Mendola, ma la maglia rosa è reattiva e va a chiudere su ogni tentativo, mentre il murciano della Movistar, Alejandro Valverde, pare rigenerato e più combattivo che mai nell'affrontare un Kruijswijk (LottoNL-Jumbo) in forma strepitosa a cui la maglia rosa sembra già cucita addosso. La pedalata dell'olandese lascia capire chiaramente quanto potrà essere difficile provare a sfilargliela.
Un generosissimo Vincenzo Nibali (Astana) invece resiste e sta nel gruppo maglia rosa tentando anche lui qualche attacco nonostante un salto di catena immediatamente risolto dal meccanico, poi cede perdendo inesorabilmente terreno; soffre nei cambi di passo e sui rilanci degli avversari, la gamba non gira, e la pedalata appare sempre più pesante come si è visto negli ultimi giorni. Eppure per buona parte della tappa i segnali lanciati dal siciliano sembravano incoraggianti, Nibali è stato a lungo nel gruppo maglia rosa ed è rimasto agganciato al trenino quando Valverde e l'olandese volante hanno accelerato staccandosi, ma sull'ultima salita, a 16 Km dall'arrivo, Kruijswijk, che ha sempre replicato e contrattaccato su ogni avversario che ha tentato l'allungo, e Valverde si rialzano sui pedali allungando, ma questa volta Nibali non ce la fa. Il siciliano resta sui pedali, e non riesce a rispondere nemmeno a Chaves (Orica Green Edge) e a Majka (Tinkoff) quando lo saltano prima dello scollinamento, rimanendo indietro insieme a Domenico Pozzovivo (AG2R). Chiuderà 11° a 1'47” dai primi, scivolando al 4° posto nella generale.
Chi continua a sorprendere in positivo chi non lo conosceva bene, è il ragazzo olandese leader della generale: Kruijswijk dimostra di giorno in giorno una solidità, una forza e una personalità d'acciaio. Sebbene non abbia intorno una squadra competitiva per il giro, l'olandese volante riesce a fare tutto da solo con una semplicità disarmante. Anche oggi gli avversari hanno cercato di isolarlo, attaccarlo e metterlo in difficoltà senza riuscirci: Steven Kruijswijk ha ribattuto prontamente colpo su colpo a ogni attacco senza cedere di un centimetro, compresa l'ultima rasoiata di Valverde sul Fai della Paganella, provando addirittura a sprintare sul traguardo contendendo la vittoria al murciano della Movistar, che conquista la vittoria di tappa risalendo sul podio, e a Ilnur Zakarin (Team Katusha) 3°.
Non ha grandi motivi per sorridere nemmeno Esteban Chaves (Orica Green Edge) che si stacca sul passo della Mendola e non riesce più a ritrovare il ritmo per rientrare: resta secondo nella generale, ma il suo svantaggio si allarga a 3'.
Ordine di arrivo
- Alejandro Valverde (Movistar)
- Steven Kruijswijk (Team LottoNL) S.t
- Ilnuer Zakarin (Team Katusha) 08”
- Diego Ulissi (Lampre Merida) 0'37”
- Bob Jungels (Etixx Quickstep) 0'37”
- Lopez Garcia (Team Sky) 0'38”
- Sergey Firsanov (Gazprom) 0'38”
- Esteban Chaves (Orica Greenedge) 0'42”
- Rafal Majka (Tinkoff-Saxo) 0'50”
- Domenico Pozzovivo (AG2R) 1'47”
Classifica generale
- Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo)
- Esteban Chaves (Orica Green Edge) a 03'00”
- Alejandro Valverde (Movistar) a 03'23” 4.Vincenzo Nibali (Astana) a 04'43”
- Ilnur Zakarin (Team Katusha) a 04'50”
- Rafal Majka (Tinkoff Saxoff) a 05'34”
- Bob Jungels (Etixx Quick Step) a 07'57”
- Andrey Amador (Movistar) a 08'53”