Due notizie importanti per l’hockey su ghiaccio italiano. Come si suol dire, una buona... e l’altra pure (ma dipende dai punti di vista).
La prima, quella buona, è il ritorno della nazionale italiana di hockey su ghiaccio nella serie A Mondiale, l’Elite Division. Il Blue Team, come si chiamano gli “azzurri” dell’hockey su ghiaccio, retrocesso dopo l’ultimo posto dei mondiali in Bielorussia nel 2014, ha acciuffato la promozione grazie al secondo posto ottenuto nei mondiali di Division I.
Il cammino del rooster guidato dal coach Stefan Mair è iniziato nel migliore dei modi, con il successo per 3-1 sui padroni di casa polacchi, poi risultato decisivo ai fini della promozione. Di seguito sono arrivate due sconfitte, 3-1 con la Slovenia e 4-2 con l’Austria, e infine il doppio successo contro il Giappone (3-1) e la Corea del Sud (2-1). Totale, 9 punti, tre in meno della Slovenia campione e gli stessi della Polonia, relegata però al terzo posto in virtù della sconfitta nello scontro diretto in apertura del torneo. Niente male per un’Italia partita per salvarsi e che ora si ritrova di nuovo tra le big mondiali.
Tra un anno, nei Mondiali che si disputeranno tra Parigi e Colonia, il Blue Team sfiderà di nuovo le corazzate Russia, USA e Canada, mentre già a settembre si giocherà le chance di qualificazione ai Giochi Olimpici Invernali del 2018 nel torneo a quattro con Norvegia, Francia e Kazakhstan.
La seconda notizia riguarda invece la rivoluzione nella serie A del campionato di hockey su ghiaccio italiano, che a partire dalla stagione 2016-17 non esisterà più. Qualche anno fa aveva già fatto le valigie Bolzano, che milita nella lega EBEL, la massima serie austriaca allargata a Slovenia, Ungheria e Repubblica Ceca – presenti con un club a testa. Dalla prossima stagione sette delle otto squadre partecipanti all’ultimo campionato di serie A giocheranno nella neonata Inter Alps Hockey League. Ad emigrare saranno Renon (campione d’Italia uscente), Val Pusteria, Gardena e Vipiteno, insieme ad Asiago, Cortina e Fassa. Sfideranno le compagini austriache rimaste fuori dalla EBEL ( Lustenau, Feldkirck, Bregenzerwald, Zell am See, Kitzbühel e Kapfenberg) e tre slovene (Jesenice, Slavja Lubjana e Celje).
Restano fuori la Valpe di Torre Pellice, ottava partecipante all’ultima serie A e vincitrice della Coppa Italia 2015-16, e una piazza importante come Milano, anche se la Federazione Italiana Sport del Ghiaccio lascia una porta aperta e in una nota pubblicata sul suo sito difende la scelta.
Nessun campionato di Serie B, ma un campionato sovranazionale in grado di creare maggiori opportunità sportive per i nostri giovani atleti e di offrire migliori prospettive per la loro carriera sportiva, tenuto conto anche del fatto che ciascuna squadra non potrà utilizzare più di quattro giocatori stranieri. Crescita sportiva e valorizzazione del territorio: la Fisg si riserva infatti nel nuovo campionato la possibilità di utilizzare delle “wild card” per iscrivere alla IAHL squadre italiane che rappresentino aree geografiche strategiche per lo sviluppo e l’ampliamento dell’area di interesse dell’hockey su ghiaccio e la cui partecipazione potrà risultare strategica allo sviluppo del movimento italiano e all’innalzamento del livello tecnico del torneo stesso.
Resta anche da decidere come verrà assegnato lo scudetto italiano all’interno di questa nuova lega internazionale. Tra le ipotesi una sorta di classifica interna alle squadre italiane nella IAHL, oppure mini-playoff con Bolzano partecipante di diritto e le tre migliori classificate italiane nella stessa IAHL. Incerto anche il futuro della serie B italiana che diventerebbe l’unico campionato interamente italiano, nonché le possibili promozioni e retrocessioni dalla nuova IAHL. Le tre federazioni interessate (Italia, Austria e Slovenia) formeranno ora un gruppo di lavoro per stilare il regolamento della nuova lega, che ha già ricevuto il nulla osta anche dalla federazione internazionale di Hockey su Ghiaccio (IIHF).