Come già detto nell’articolo precedente, ci troviamo nel periodo di passaggio dallo Yin allo Yang, nella fase della rinascita in cui l’energia riaffiora in superficie. In questa stagione, con la giusta alimentazione, possiamo aiutare l’energia a riportarsi in superficie: con il sapore dolce (non tossico, tipo zucchero), diaforetico, che è un sapore che rilassa, decontrae e armonizza, e aiuta appunto l’energia a rifiorire dall’interno del nostro corpo alla superficie, aiutiamo il Fegato (organo che in primavera è più stimolato energeticamente) a lavorare bene e a depurarsi. Lasciamolo libero di esprimere la sua vitalità e non comprimiamolo con il sapore acido, che è abbinato al fegato ma che tende a contrarre; quindi in questa stagione preferiamo sapori dolci (riso, miglio carota), piccanti moderati, salati moderati (che sono collegati al rene, organo che ha lavorato molto nella stagione invernale, quindi da sostenere); limitiamo il sapore amaro e acido se non combinati agli altri sapori. A livello di colori degli alimenti, aiutiamoci con il verde (fegato) e il nero (rene). Parte di questo articolo oltre che alla mia esperienza, fa riferimento allo studio e alla ricerca del Dott. Sotte, esperto in MTC.
È primavera, aiutiamoci anche con piante o erbe spontanee, o fiori, a equilibrare questo piatto che possiede un buon assortimento di sapori in linea con la stagione, con prevalenza del sapore dolce (spaghetti di riso, tarassaco, carota, zucchero di canna) e leggermente piccante (scalogno, ortica, aceto di mele), e per non dimenticarci di sostenere il rene (il colore nero degli spaghetti). Questo è un piatto che aiuta il Qi a diffondersi e la risalita dell’energia in superficie, nel passaggio yin-yang.
Spaghetti di Riso Nero con Scalogno, foglie di Tarassaco, Ortica, Lamio, petali di Calendula e tocchetti di Carota in agrodolce
In questo periodo dell’anno è importante non appesantire il nostro organismo con piatti troppo elaborati. Ho scoperto gli spaghetti di riso nero che sono estremamente popolari in Cina, Giappone e Indonesia, e naturalmente privi di glutine (quindi indicati in caso di celiachia). Siamo in piena primavera e i nostri campi sono abitati da erbe commestibili importanti come le foglie di tarassaco, le foglie di ortica, ancora non troppo grandi e le cimette di lamio, che non tutti sanno che è una pianta commestibile. Il lamio spesso è confuso con l’ortica, in realtà è una piantina delicatissima con dei fiori rosso-lilla o bianchi, una pianta comune delle nostre colline. Inoltre abbiamo tante calendule e violette. Ho pensato di abbinare a questo piatto delle semplici carote con due procedimenti di condimento differenti. Con un po’ di carote ho realizzato una crema emulsionata e con il restante dei cubetti in agrodolce. Tutto questo per stemperare l’amaro delle erbe di campo e al tempo stesso per vivacizzare il gusto al palato con l’agrodolce. Ecco i facili passaggi di un piatto decisamente dedicato alla rinascita!
Ingredienti per 2 persone:
150 gr di spaghetti di riso nero
1 scalogno
Un mazzetto di foglie di tarassaco, lamio, ortica
4 carote medio grandi
1 calendula (petali)
1 cucchiaio di aceto di mele
½ cucchiaio di zucchero di canna
Sale marino integrale
Olio extravergine di oliva
Pelate le carote e tagliatele a tocchi grossolani e lessatele per circa un’ora. Lavate bene le foglie delle erbe di campo stando attenti alle foglie tenere di ortica in quanto potrebbero pungere. Affettate sottilmente lo scalogno e tritate le erbe. Fatele saltare in una padella con un po’ di olio extravergine di oliva e sale marino integrale. Se necessario aggiungete un paio di cucchiai di acqua per agevolare la cottura della salsa. Appena le carote sono cotte scolatele. Una di queste va lasciata da parte per farne poi i tocchetti in agrodolce; frullate il resto con un po’ di acqua di cottura, olio extravergine di oliva e sale marino integrale.
Otterrete, in questo modo, una crema deliziosa dal colore arancione deciso. La carota lessata non frullatela, ma tagliatela a cubetti e fatela saltare con un po’ di olio extravergine di oliva, zucchero di canna, sale marino e aceto di mele. I cubetti di carote in agrodolce serviranno per rilasciare questo contrasto al palato e per stemperare il gusto amaro delle erbe di campo.
Fate cuocere la gli spaghetti di riso nero. Scolateli al dente. Fateli saltare con lo scalogno e le erbe di campo. Prendete il vostro piatto di portata e al centro posizionate, aiutandovi con un cucchiaio, la crema di carote e formate un disco. Sopra posizionate gli spaghetti di riso nero e cospargete in modo casuale i tocchetti di carote in agrodolce e i petali di calendula.
Secondo la Dietetica Tradizionale Cinese:
Spaghetti di riso nero: natura – neutra; sapore dolce; tropismo organi – milza-pancreas, stomaco.
Scalogno: natura – tiepida; sapore – piccante, amaro; tropismo organi – fegato, stomaco, grosso intestino, polmone, cuore.
Tarassaco: natura – fredda; sapore – dolce, amaro; tropismo organi – stomaco, fegato, vescicola biliare.
Ortica: natura – tiepida; sapore – amaro, un po’ piccante e salato; tropismo organi – milza-pancreas, stomaco, grosso intestino, vescica.
Lamio: natura – fredda; sapore – acido; tropismo organi – fegato, polmone.
Carota: natura – neutra, fresca; sapore – dolce; tropismo organi – milza-pancreas, fegato, polmone.
Aceto di mele: natura – neutra; sapore – acido, un po’ piccante; tropismo organi – stomaco, fegato.
Sale integrale: natura – fredda; sapore – salato; tropismo organi – stomaco, grosso intestino, piccolo intestino, rene
Olio extravergine di oliva: natura – neutra; sapore – dolce; tropismo organi – milza-pancreas, stomaco, fegato.
Zucchero di canna: natura – tiepida; sapore – dolce; tropismo organi – milza, stomaco, fegato.