1a Tappa
Prende il via martedì 9 marzo la classica ciclistica dei due mari a tappe Tirreno-Adriatico con la prima tappa che parte da Lido di Camaiore con la crono a squadre di soli 22,7 Km. Il percorso è totalmente pianeggiante e senza curve sino a Forte dei Marmi dove si inverte la marcia dopo 9,5 Km con un solo e unico rilevamento cronometrico intermedio. Nella seconda parte, dopo 14 Km i corridori troveranno due curve che li riporteranno sul lungomare di Forte dei Marmi e che li ricondurrà a Lido di Camaiore. A 1 Km dal traguardo, i concorrenti troveranno una curva a esse che li lancerà sul traguardo finale.
Il primo sigillo e conseguente maglia azzurra, è conquistata dal Team BMC e da Daniel Oss. È il trentino che si mette infatti la maglia di leader provvisorio per volere dei suoi compagni di squadra, vincitori con lui nella cronosquadre. Nessuna sorpresa particolare dunque, i campioni del mondo in carica riconfermano il loro dominio contrastati solo dal Team Belga Etixx-Quick Step, staccato di soli 2”. Sorprendono i francesi del FDJ di Thibaut Pinot che si classificano in terza posizione. Staccata di 15” l'Astana di Vincenzo Nibali, alla fine al 6° posto, mentre peggio ha fatto la Movistar con un ritardo di 29”.
2a Tappa Camaiore-Pomarance (207 Km)
La seconda tappa viene conquistata da un uomo della Etixx-Quick Step; Zdenek Stybar vince la seconda tappa con arrivo a Pomarance conquistando l'abbuono dei 10” che lo porta a vestire la maglia azzurra togliendola a Daniel Oss che l'aveva conquistata il giorno precedente. Dietro di lui il campione del mondo in carica Peter Sagan della Tinkoff-Saxo e il norvegese Edvald Bossom Hagen del Team Dimension Data.
Da subito parte una fuga a sei; nel gruppetto di testa ci sono Giorgio Cechinel (Androni Sidermec), Simone Andreetta (Bardiani CSF), Cesare Benedetti (Bora Argon 18), Luis Mas Bonet (Caja Rural), Nikolay Mihaylov (CCC Sprandi Polkowice), e Federico Zurlo (Lampre-Merida). Nella tappa di 207 Km si viaggia a elastico, i fuggitivi riescono ad avere fino a 6/7 minuti di vantaggio in più occasioni. A 40 Km dall'arrivo, è il Team BMC a piazzare in testa al gruppo il suo velocista Taylor Phinney per ridurre il margine, e il rilevamento cronometrico infatti, dice 45” ai -16 Km. Ai -9 km, sono annullati tutti i tentativi di fuga, il gruppo torna compatto. Circa una quarantina di elementi compongono il gruppo di testa, e ai -6 Km il Team SKY prende l'iniziativa lanciando Giovanni Visconti che però viene ripreso quasi immediatamente da Matteo Montaguti dell'AG2R La Mondiale.
Ma il capolavoro di Stybar nasce ai -2Km, quando lo slovacco lancia il suo poderoso attacco che gli permette di guadagnare una sessantina di metri sul gruppo guidato dalla TINKOFF SAXO di Peter Sagan. Buono anche lo slancio di Vincenzo Nibali sesto sul traguardo finale, che si sgancia dagli inseguitori, ma non riesce a rientrare su Stybar che conquista tappa e maglia davanti a Sagan e a Boasson Hagen.
3a Tappa- Castel Nuovo Val di Cecina-Montato di Castro (176 Km)
Diversi tentativi animano le fasi iniziali della terza tappa, dopo i primi dieci Km, Simone Andreetta (Bardiani CSF), Giorgio Cecchinel (Androni Sidermec), Davide Villella (Cannondale), il polacco Adrain Hoinkisz (CCC Sprandi Polkowice) e il portoghese Domingos Gonçalves (Caja Rural RGA) tentano la fuga. Il margine oscilla tra i 3 e i 4 minuti, ma si riduce drasticamente a poco più di due minuti al GPM di Scansiano. L'illusione dei battistrada però dura fino al segnale dei -2 Km, quando il gruppo si ricompatta, La TINKOFF SAXO prova a prendere il comando delle operazioni, ma in testa al plotone si presenta anche il Team LAMPRE-MERIDA, ed è proprio Fernando Gaviria che uscito dalla pancia del gruppo, in volata piazza la zampata vincente. Nella generale è il Team Etixx- Quick Steep a dominare con Stybar sempre in maglia azzurra.
4a Tappa- Montalto di Castro-Foligno (222 Km)
Prime schermaglie di fuga dopo 15 Km, con un tentativo di fuga che non riesce. Successivamente è Valerio Conti (LAMPRE MERIDA) che tenta l'affondo subito seguito da un uomo della CAJA RURAL, Ricardo Vilela. I due battistrada riescono a prendere un discreto margine, intanto dal gruppo si smarcano anche Cesare Benedetti della Bora Argon 18 e Francesco Manuel Bongiorno della Bardiani-CSF che raggiungono i due fuggitivi andando a comporre un quartetto che riesce a guadagnare fino a 7 minuti di vantaggio. A -20 Km dal traguardo, quando comincia la salita al GPM di Montefalco, attacca Conti in solitaria e riesce a staccare i compagni di fuga, ma dopo pochi Km viene ripreso anche lui dal gruppo.
In vista del GPM, comincia la bagarre, i migliori sono tutti nelle posizioni di testa, ma a pochi metri dalla vetta è Diego Ulissi a imporsi. Allo scollinamento però Domenico Pozzovivo (AG2R LA MONDIALE) e Salvatore Puccio del Team SKY stoppano ogni velleità chiudendo anche sul tentativo in contropiede di Giovanni Visconti (MOVISTAR). Nella discesa TINKOFF SAXO, DIMENSION DATA ed ETIXX QUICK STEP controllano mantenendo il gruppo unito anche se allungato, rintuzzando ogni tentativo. Nuovo tentativo ai -5Km; si stacca Matteo Montaguti, ma Salvatore Puccio non lo lascia andare, e alla coppia si unisce anche Cummings (DIMENSION DATA), ed è proprio il britannico a trovare lo spunto vincente al cartello dei -3 KM compiendo un autentico capolavoro per scelta tattica e tempismo lasciano sul posto Montaguti e Puccio. Cummings arriva in solitaria sul traguardo proprio davanti a Puccio vincitore allo sprint per le altre posizioni dietro all'inglese, e a Bherane compagno di squadra di Cummings che si piazza terzo. Nella generale, Zdenek Stybar resta leader.
Classifica generale
1) Zedenek Stybar (Etixx-Quick Step) 15h 56’ 32”
2) Damiano Caruso (BMC) +9”
3) Greg Van Avermaet (BMC) +9”
4) Tejay Van Garderen (BMC) +9”
5) Bob Jungles (Etixx-Quick Step) +11”
6) Gianluca Brambilla (Etixx-Quick Step) +11”
7) Peter Sagan (Tinkoff) +14”
9) Thibaut Pinot (FDJ) +18”
9) Sebastien Reichenbach (FDJ) +18”
10) Roman Kreuziger (Tinkoff) +20”
Annullata invece la 5a tappa prevista per domenica sul percorso da Foligno a Monte San Vicino a causa del maltempo: "Ci siamo riuniti con il presidente di Giuria, i rappresentanti di squadre e corridori, polizia e responsabile medico" - ha detto Mauro Vegni, direttore ciclismo di Rcs Sport -. "Valutata la situazione meteo e la previsione di un peggioramento ulteriore per la giornata di domenica, abbiamo appurato che non c’erano le condizioni ideali per disputare la tappa. La decisione è stata unanime, non era il caso di rischiare la salute e la sicurezza dei corridori. Nemmeno il Piano B avrebbe scongiurato rischi perché è prevista neve sopra i 700 metri e il semplice annullamento delle salite intermedie di Frontignano (1210 metri slm) e le Arette (1113 metri slm) non sarebbe stato sufficiente per scongiurare i pericoli. Un eventuale Piano C a fondo valle senza salite non avrebbe avuto senso tecnico e allora tanto valeva annullarla".