All'indomani dell' Hachiju-Hachiya (letteralmente "ottantottesima notte"), evento tradizionale che secondo il calendario tradizionale giapponese inaugura l'inizio del primo raccolto delle foglie di Camellia Sinensis, colgo l'occasione per parlarvi di un tè singolare originario del paese del Sol Levante: il Gyokuro.
Proveniente soprattutto dalle coltivazioni di Yame, città sita nel distretto di Fukuoka nell'isola di Kyūshū a sud del paese, questo tè è molto quotato in Giappone per la qualità del suo gusto particolarmente delicato che lo rende così speciale da prepararlo poche volte durante l'anno, in occasioni particolari, soprattutto per onorare ospiti di riguardo.
Prodotto dalle varietà di Camellia Sinensis come Asahi, Okumidori, Yamakai e Saemidori, il Gyokuro è un tè verde della famiglia dei tè detti "ombreggiati". Infatti non appena spuntano i primi germogli nel mese di aprile, le coltivazioni vengono coperte per circa tre settimane mediante teli fatti di stuoie di canna o bambù in modo da non lasciare passare la luce diretta dei raggi solari. Si raggiunge un isolamento dalla luce solare di circa il 90 % favorendo lo sviluppo di clorofilla che conferirà uno spiccato colore verde scuro alle foglie e un incremento dell'aminoacido comunemente chiamato teina, responsabile del sapore pieno e corposo di questo tè.
In Giappone esiste un termine speciale che indica il gusto saporito di cibi e bevande: umami, termine pienamente applicabile a questo tè.
Trascorso il periodo di ombreggiatura dall' Hachiju-Hachiya in poi che cade attorno ai primi giorni di maggio (quest'anno il primo maggio), si raccolgono le foglie più tenere e più giovani che verranno, entro l'arco di 12 - 20 ore, trattate per con getti di vapore caldo per 15 - 20 secondi in modo da distruggere gli enzimi responsabili dell'ossidazione. Colore delle foglie, fragranza e sostanze nutrizionali vengono tutte mantenute. Seguiranno i processi di pressatura e lieve torcitura seguite dall'asciugatura finale. A questo punto il prodotto viene ordinato per categorie prima di essere messo nel mercato: più scure ed omogenee sono le foglie (senza frammenti), maggiore sarà la qualità del tè.
Esistono varie tipologie di questo tè: Gyokuro Mecha, composto esclusivamente dai germogli più giovani; Gyokuro Karigane, selezionato con i gambi delle foglie e Gyokuro-ko, fatto con i flakes delle foglie asciutte dette konacha.
Per preparare questo tè è indispensabile attenersi ad alcuni accorgimenti, come la temperatura dell'acqua che non deve essere troppo elevata. Quella ideale è infatti di 60° C, considerando una quantità di 80ml di acqua e 2 cucchiaini di tè per una tazza.
Se non avete disponibile uno di quei termometri in vendita nei negozi di tè specializzati e temete di rovinare il vostro tè con una temperatura non bene precisata, allora esiste un semplice trucchetto che vi aiuterà durante la fase di preparazione: the teacup transfer method. Usando tre tazze da tè, versare l'acqua bollente in una di queste e quindi trasferirla nella seconda e poi nella terza prima di versarla direttamente sulle teiera e quindi direttamente sulle foglie. Ogni contenitore raffredderà l'acqua di 10° C.
Il tempo d'infusione è di 2 - 3 minuti ed è possibile riutilizzare una dose per due o tre volte, come la maggior parte dei tè giapponesi.
E' bene non dimenticare che l'essenza di questo tè risiede nelle ultime gocce e quindi se si prepara il tè per più persone è importante versarlo nelle tazze poco per volta, ripetendo l'operazione nel senso inverso in modo da assicurare la forza di questo tè a tutti.
Il suo aroma conferma il gusto dolce e delicato, persistente, umami. Il colore del liquore è verde pallido che accredita il significato del suo nome che tradotto significa "rugiada preziosa".
Un'altra prerogativa per apprezzare le virtù del Gyokuro è quella di sorseggiarlo lentamente, così come fanno i giapponesi, magari per prolungare una gradita occasione speciale.
Buon Gyokuro a tutti.