Ho pensato di analizzare da vicino il reciproco arricchimento che può nascere dall’incontro di due realtà comunicative, quella derivante dal Focusing e quella derivante dallo stile di vita italiano.
Noi italiani siamo un popolo aperto, gioioso e solare. La nostra comunicazione è animata, schietta, potremmo dire “strillata”. Il nostro attaccamento per la famiglia di origine è vitale, diamo molta importanza all’andare d’accordo con i parenti e a non offenderli. E l’attenzione spesso la dimostriamo nel fare domande e dando consigli... Diciamocelo apertamente: a noi italiani piace chiacchierare e festeggiare insieme a parenti e amici. La conversazione è quasi una forma d’arte. E’ sufficiente frequentare un bar per il caffè mattutino, che viene naturale scambiare chiacchiere e perché no… pettegolezzi vari.
L’empatia italiana potremmo dire che è qualcosa di innato che spesso può sconfinare nell’invadenza e in una forma di pressione e giudizio, allora il Focusing con le sue regole e con la sua matrice anglosassone come può adattarsi a tutto ciò? Alla base della comunicazione, secondo questo metodo, c’è l’ascolto delle proprie sensazioni, e le parole sono la diretta espressione del nostro sentire: questo comporta che sia naturalmente autentica ed efficace. Chiaramente, affinché questo avvenga, è necessario educarsi a comunicare con se stessi e poi con l’altro in modo nuovo e cioè lento, riservato, calmo, attento, libero, curioso. Ciò significa aver acquisito la padronanza a gestire i nostri cambiamenti di umore e ricercare dentro di noi le risposte agli eventi della vita. Significa aver cambiato verso: dall’interno e all’esterno e non viceversa… come siamo generalmente abituati a fare. Più autoreferenzialità che eteroreferenzialità!
Ecco regole semplici ed efficaci che possono conferire allo stile comunicativo italiano quella sensibilità educante necessaria a fare della nostra innata empatia una dote esclusiva, caratterizzante e non invasiva. Il valore aggiunto apportato dal Focusing allo stile di vita italiano, può permettere di:
• Osservare il proprio modo di parlare;
• Sentire il proprio corpo e le sue sensazioni, mentre ci relazioniamo con l’altro;
• Stare su di sé e non sull’altro, pensare di più a sé stessi!
• Saper dire di no!
• Limitare il giudizio;
• Acquisire una modalità più lenta di ascoltare e di parlare, per migliorare le relazioni;
• Sforzarsi prima di capire e poi di parlare;
• Diventare più riservati e assertivi;
• Capire le nostre affermazioni “automatiche”…
Ecco, quindi, che all’espansivo modo di fare italiano, grazie al Focusing, si aggiunge una qualità impersonale e riservata che conferisce autorevolezza alla comunicazione. Essendo più concentrati su di noi, senza sacrificare l’innata empatia italiana, possiamo lasciare spazio a un'osservazione creativa necessaria a riappropriarci dell'orgoglio nazionale in un momento di crisi. L'Italian Style of Focusing Life ( Stile di vita italiano basato sul Focusing) potrebbe rappresentare una nuova modalità espressiva, appassionata, riservata e creativa, da sempre peculiare del nostro popolo di intellettuali, artisti, artigiani, professionisti e imprenditori, testimoni di una cultura antica che ha fatto la storia dell'Europa.