Roberto Savio è un giornalista nato a Roma ma di nazionalità argentina, ha studiato Economia all’Università di Parma, con ulteriori corsi di perfezionamento in Economia dello Sviluppo, Storia dell’Arte e Diritto Internazionale. La sua carriera inizia come assistente di ricerca in Diritto Internazionale, e successivamente si orienta verso il giornalismo.
Ha lavorato per il quotidiano italiano Il Popolo e come direttore dei servizi giornalistici per l’America Latina alla RAI, dove ha vinto premi per i suoi documentari, incluso il Premio Saint-Vincent per il giornalismo, il più prestigioso in Italia.
Negli anni Sessanta, Savio sviluppa una forte sensibilità verso l’enorme divario informativo che caratterizzava le relazioni tra paesi del Nord e del Sud del mondo, soprattutto in America Latina. Questa convinzione lo porta, insieme al giornalista argentino Pablo Piacentini, a fondare nel 1964 l'agenzia di stampa Inter Press Service (IPS), inizialmente chiamata Roman Press Agency. L'obiettivo era dare spazio agli esuli latinoamericani in Europa affinché potessero raccontare la situazione dei loro paesi. Formalmente fondata presso il centro conferenze Schloss Eichholz della Fondazione Konrad Adenauer, IPS è stata concepita come una cooperativa di giornalisti senza scopo di lucro, con due terzi dei membri provenienti dal Sud del mondo. L’obiettivo principale di IPS, espresso attraverso la missione “dare voce a chi non ha voce”, era rappresentare i diritti e le prospettive dei paesi più poveri e promuovere un nuovo ordine dell’informazione.
Negli anni Settanta e Ottanta, IPS cresce rapidamente e diventa uno strumento importante per la cooperazione Sud-Sud e per gli scambi di informazioni Sud-Nord. Grazie alla guida di Savio, l’agenzia ottiene lo status consultivo di ONG (categoria I) presso l'ECOSOC delle Nazioni Unite, e si afferma come servizio di informazione fondamentale per la società civile globale, arrivando a contare 30.000 ONG abbonate e milioni di lettori online. Dopo la caduta del Muro di Berlino e la fine della Guerra Fredda, IPS si orienta verso la copertura della globalizzazione, con l’obiettivo di dare maggiore rappresentanza alle questioni dei paesi in via di sviluppo.
Durante la direzione di Savio, IPS riceve numerosi riconoscimenti, tra cui il premio dell’Institute of Population di Washington come “servizio di notizie più coscienzioso” per nove anni consecutivi negli anni ‘90, e il premio giornalistico A.H. Boerma della FAO nel 1997, per il suo contributo alla copertura dell’agricoltura sostenibile e dello sviluppo rurale in oltre 100 paesi. Nel 1985, Savio istituisce il Premio Internazionale di Giornalismo per onorare i giornalisti che rischiano le proprie vite per denunciare le violazioni dei diritti umani, e nel 1991, questo premio viene ampliato e ribattezzato International Achievement Award, per riflettere le nuove sfide mondiali post-Guerra Fredda.
Nel 2008Ha fondato *Other News, un servizio di notizie alternative mirato a fornire informazioni escluse dai grandi media commerciali. Questo servizio online pubblica rapporti, analisi e opinioni da centri di ricerca e think tank, per offrire ai lettori prospettive diverse da quelle mainstream.
Altre iniziative: National Information Systems Network (ASIN) per l’America Latina e i Caraibi; Agencia Latinoamericana de Servicios Especiales de Información (ALASEI) sponsorizzata dall’UNESCO; Women's Feature Service per dare voce alle questioni delle donne nei paesi in via di sviluppo; Technological Information Promotion System (TIPS), un programma dell’ONU per promuovere la cooperazione tecnologica e commerciale tra paesi in via di sviluppo. Nel campo della comunicazione per il progresso delle donne; WINNER, un progetto di formazione per le piccole e medie imprenditrici nei paesi in via di sviluppo.
Ha collaborato con numerose agenzie delle Nazioni Unite, inclusi UNDP, UNEP, UNESCO, UNICEF, UNFPA e UNITAR. Ha anche contribuito all’elaborazione di programmi di scambio informativo tra regioni, come tra ALASEI e l’Organizzazione delle agenzie di stampa asiatiche (OANA), e tra la Pan African News Agency (PANA) e la Federation of Arab News Agencies (FANA). È stato determinante nell’inserire il concetto di una tariffa per il Servizio di Bollettino Stampa per lo Sviluppo all’ordine del giorno della Commissione MacBride dell’UNESCO.
Nel corso della sua carriera, ha ricevuto diversi premi internazionali, tra cui l’Hiroshima Peace Award e il Joan Gomis Memorial per il giornalismo di pace nel 2013, il Premio Salvador Allende al Festival del Cinema Latinoamericano di Trieste nel 2016, e un diploma speciale dalla Presidenza del Cile per il suo sostegno ai diritti umani durante la dittatura cilena. Nel 2021, è stato nominato Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana dal presidente Sergio Mattarella, e ha ricevuto una laurea honoris causa in Scienze Politiche dall'Università per la Pace delle Nazioni Unite.
Parallelamente alla sua carriera giornalistica, ha mantenuto un forte impegno per la pace, la sostenibilità e la governance globale. È stato presidente di varie organizzazioni, come Alliance for a New Humanity, fondata con Deepak Chopra e Balthazar Garzon, e vicedirettore del consiglio scientifico del New Policy Forum, creato da Mikhail Gorbaciov. Inoltre, è attivamente impegnato come relatore in numerose conferenze internazionali e nella produzione di articoli e saggi su giustizia sociale e climatica.
Dimostrando una dedizione costante all'informazione globale inclusiva, alla diffusione di notizie dal Sud del mondo e alla promozione di una società civile consapevole e impegnata, ha contribuito a rendere l'informazione un diritto per tutti, mantenendo la visione di un mondo più equo e solidale e promuovendo la partecipazione globale su questioni di importanza critica, come la giustizia sociale, il cambiamento climatico e la pace.