Li chiamano “I luoghi dell’anima” e, ammirando Artimino, si capisce perché. Anche se l’Italia è piena di luoghi dell’anima, chi arriva ad Artimino, antico borgo medievale tra Firenze e Prato costruito sul crinale delle dolci colline toscane che dominano la valle dell’Arno, rimane attonito, sorpreso da tanta luce, da tanta maestà e non lo scorda più.
Il primo a restarne affascinato fu Ferdinando I de’ Medici che qui volle far costruire la sua tenuta di caccia, divenuta poi nota come Villa di Artimino o "La Ferdinanda" o anche come "La villa dei cento camini". La Villa di Artimino fa parte delle dodici dimore medicee, tra le quali la più famosa è Poggio a Caiano, che quest’anno l’Unesco ha insignito del titolo di Patrimonio dell’Umanità. Fu realizzata dall’architetto Bernardo Buontalenti in soli quattro anni, tra il 1596 e il 1600, come richiesto da Ferdinando I che gli ordinò «un palazzo che sia sufficiente per me e per tutta la mia corte; or pensaci tu e fa’ presto». Massiccia come una fortezza, con quattro torrioni laterali in pietra serena che sporgono dalle mura lisce e bianche e una scalinata imponente (che però è un’aggiunta del 1930 eseguita studiando i disegni originali) ha come unica nota creativa il tetto pieno di fiabeschi comignoli, uno diverso dall’altro, e corrispondenti ai 57 camini interni, ed è questo il motivo per cui la dimora è conosciuta con il nome popolare di "Villa dei Cento Camini".
La magnificenza dei Medici si nota soprattutto negli interni, affrescati e impreziositi da stucchi, opere e arazzi. I soffitti dei grandi saloni erano decorati con i simboli delle virtù; nella Sala delle Ville 17 lunette ritraevano con grande precisione tutte le dimore medicee sparse per la Toscana, così come, nella Sala delle Guerre, altre opere (andate perdute) dovevano celebrare altrettante battaglie. Oggi restano da ammirare solo alcuni affreschi delle grandi sale e lo straordinario boudoir di Cristina de’ Medici, interamente dipinto (uno dei tanti gioielli nascosti dell’Italia delle meraviglie), mentre la maggior parte delle opere e degli arazzi sono andati dispersi o custoditi in diversi musei. Ma al piano terra, un tempo destinato alla servitù e alla guarnigione, si trova una cucina con un gigantesco camino che conserva la riproduzione di un girarrosto inventato da Leonardo da Vinci, che era nato da queste parti, tanto che gli abitanti della zona dicono che le colline circostanti sono quelle ritratte alle spalle della Gioconda.
Una breve camminata lungo un viale alberato e si arriva al borgo medievale di Artimino, e sembra di vivere in una favola... un luogo affascinante e fuori dal tempo, un luogo delle novelle, quelle che ci raccontavano da piccini, con le fate, la principessa e il castello... in questi luoghi c'è una storia antica, c'è l'arte e il mistero, le grandi stanze dove vissero i granduchi di Toscana, i saloni con le pareti affrescate, la cappella privata, la particolare scalinata all'ingresso, fino ai camini che sovrastano il tetto.
Qui si è appena celebrato un evento dedicato al genio italiano con un occhio alla solidarietà, il Tribute to Versace: in scena la moda griffata Versace lungo la scalinata della Villa dei Cento Camini, un evento unico che ha riportato ai tempi in cui lo stilista faceva sfilare le sue top model, Linda, Naomi, Claudia, Daniela... Oltre 250 persone hanno ammirato gli abiti vintage indossati da una decina di modelle, 35 abiti vintage provenienti da una preziosa collezione privata, unica al mondo, degli anni Ottanta e Novanta, inclusa la giacca indossata da Lady Gaga durante i concerti del suo ultimo tour mondiale. La sfilata, con la direzione artistica di Cristina Egger, ha avuto come protagonisti i capi della collezione di Antonio Caravano, con gli abiti da sera indossati dalle top model di quegli anni, da Liz Hurley a Linda Evangelista, Naomi Campbell, Claudia Shiffer, e le coloratissime camicie della collezione Miami. Per l’occasione sono state proiettate alcune foto inedite di Gianni Versace, scatti realizzati dal fotografo storico della famiglia, Roberto Granata. Alcune immagini sono state messe all’asta dalla Fondazione Roberto Granata e il loro incasso devoluto a Telethon.
Crediti fotografici della sfilata: Edoardo Tranchese Fotografi, Hair and Make up, HM Make-up Italy