Rick Owens, celebre fashion designer, ha scelto il Lido di Venezia come rifugio estivo e ha arredato la sua casa con busti futuristi di Thayaht e Bertelli. "Sono come dei teschi, dei memento mori che ci ricordano che tutto è vanità", afferma Owens, riflettendo sulla natura effimera della vita e dell'arte.
Un rifugio balneare di lusso
L'estate sul Lido di Venezia volge al termine, e mentre le spiagge si svuotano, si prepara l'arrivo delle star del cinema per la Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica. Rick Owens, residente del Lido, scherza sul passaggio dall'essere salutato come "Mister Owens" al diventare un volto sconosciuto durante il festival. Ma Owens non è qui per attirare l'attenzione: ha scelto questo luogo per la sua tranquillità e bellezza.
Nel 2014, Owens ha acquistato un appartamento all'ultimo piano di un edificio vicino all'Hotel Excelsior e lo ha trasformato in una versione balneare della Fortezza della Solitudine di Superman. Le vecchie piastrelle di ceramica sono state sostituite con ampi pannelli di pietra bianca siciliana, la cucina è stata ridotta all'essenziale per fare spazio a una palestra, e i bagni sono stati rivestiti di marmo onice. Tuttavia, la caratteristica più impressionante dell'appartamento rimane la vista a 360 gradi sul mare, sulla laguna e su Venezia, visibile dall'ampia terrazza in marmo.
Un omaggio al Futurismo
L'appartamento di Owens è un tributo al Futurismo, movimento che lo ha sempre affascinato per la sua natura utopica e le sue intenzioni iniziali onorevoli. Nel soggiorno, un busto di Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del Movimento Futurista, opera di Thayaht, domina lo spazio. Owens lo descrive come un memento mori modernista. "È la storia della vita," dice Owens, "dell'aspirazione, del fallimento e del rinnovamento." Un altro busto futurista, opera di Renato Bertelli, si trova nel bagno padronale, continuando il tema della vanità e della mortalità.
Il design dell'appartamento, ispirato al Cabanon di Le Corbusier, è minimalista e austero. Le superfici marmoree levigate e gli arredi essenziali creano un ambiente che favorisce la concentrazione e riduce le distrazioni. Questo spazio non è solo una fortezza, ma una tela su cui Owens traccia i contorni della sua vita vissuta splendidamente.
La palestra di Owens, tutta specchi, potrebbe sembrare un tempio della vanità, ma per il designer è l'opposto. "Si vedono tutti i difetti", afferma sorridendo. Allenandosi qui ogni giorno, Owens è in quella che considera la forma migliore della sua vita. Tuttavia, le sue estati al Lido non sono solo dedicate al lavoro fisico; viene qui per rilassarsi, godersi la spiaggia, leggere e sognare.
Un progetto personale
Su uno scaffale della libreria dell'appartamento, una targa con il nome del progetto artistico di Michele Lamy, moglie di Rick Owens, testimonia l'interconnessione tra arte e vita personale. Questo dettaglio riflette l'approccio di Owens alla sua casa: un luogo dove il design e la funzionalità si incontrano per creare uno spazio che è sia rifugio che espressione artistica.
L'appartamento di Rick Owens sul Lido di Venezia è un esempio perfetto di come il design può riflettere la personalità e le passioni del suo proprietario. Con una combinazione di estetica futurista e funzionalità minimalista, Owens ha creato un rifugio che non solo offre comfort e bellezza, ma anche un continuo promemoria della vanità della vita e dell'importanza di vivere pienamente.