Non è nel tempo successivo
ma nei regni spettrali del ricordo […]
Siamo il nostro ricordo,
siamo museo immaginario di mutevoli forme
(J. L. Borges)
Dopo l’incontro con la metodologia creativa e la poetica dell’artista emiliano Giorgio Tentolini, che negli anni ha elaborato una metafora di quella indagine di scavo nel passato che ogni artista contemporaneo dovrebbe saper compiere, consapevole di essere figlio della storia e a essa ribelle e legato al contempo, sabato 29 marzo alle ore 17, il Museo Civico di Sansepolcro apre le porte al grande pubblico per l’incontro con Marco Baldicchi, l’artista umbro (Città di Castello, 1963) impegnato in un percorso di ricerca dal profondo significato civile, etico ed estetico.
In occasione della mostra al Museo Civico di Sansepolcro per il progetto Incontri al Museo. Dialoghi al presente con l’arte contemporanea, l’artista espone, nelle sale del Tesoro della Cattedrale, i bozzetti e due delle tele dell’installazione ogni sorriso, progettata e realizzata nel 2012 nella navata della ex-chiesa, ora museo, di Santa Croce dinnanzi alla Deposizione di Luca Signorelli, a Umbertide.
Un omaggio alle dodici vittime dell’eccidio nazista del giugno 1944 perpetrato a Penetola di Niccone, a sei chilometri a nord-ovest di Umbertide. Dettagli di labbra, estrapolati da una foto che mostra le persone scomparse quel 28 giugno, ingranditi e poi emulsionati su tela, per essere infine affidati alla cura delle mani di una ricamatrice del luogo che con filo d’oro ha proceduto a dare luce alla linea di separazione tra le labbra quasi a evocare delle ali dischiuse nell’aria e assumere una dimensione solenne. “I sorrisi che Baldicchi propone – afferma Massimiliano Marianelli – non vanno dal tempo all’eterno, ma creano uno spazio comune che ricorda, al tempo, la sua origine e destinazione nell’eterno. Quei sorrisi creano un luogo della memoria o riemergono forse da essa che è, propriamente, luogo dell’anima o anima del luogo. Leggiamo linee tracciate da un pittore invisibile o tracciamo dei segni per ricordare?”.
Quelle di Marco Baldicchi sono opere che come tasselli della memoria collettiva, evocano momenti, fatti storici, precisi, per farli rivivere come frammenti di eternità, testimonianza ineludibile per ogni coscienza. L’inclinazione che occupa e preoccupa più di ogni altra cosa l’artista, è, infatti, un’attitudine alla concezione della forma come valore testimoniale: la sua opera non ha cedimenti narrativi, condivide il destino dell’evento con cui si incontra, non emette sentenze, semplicemente celebra il sacro della vita e trasmette un messaggio di bellezza e di speranza. Memorabile l’azione L’ultima ombra (con la collaborazione della popolazione del paese) del 31 luglio 2009, a Sansepolcro: l’artista traccia sul selciato della piazza principale della città la sagoma geometrica col carbone che riporta la forma dell’ombra proiettata dalla Torre di Berta distrutta dalle truppe naziste sessantacinque anni prima.
Marco Baldicchi così commenta la sua scelta di essere parte del progetto: "Mi sono sentito onorato nel ricevere l'invito di Ilaria Margutti a partecipare a Il museo incontra il Contemporaneo, perché la trovo un'iniziativa importante e stimolante, un'idea forte che apre la tradizione di ieri con quella che si spera sarà la tradizione del domani. Inoltre la sede è tra le più prestigiose del mondo, ed è motivo questo di una seria riflessione sul proprio percorso. Tremano i polsi al solo pensare chi alberga in quelle sale".
Incontri al Museo, pensato e realizzato da Ilaria Margutti per creare una relazione tra pubblico e arte contemporanea, si inserisce nel progetto Sansepolcro Città del Contemporaneo ed è sostenuto dalla Regione Toscana e dal Comune di Sansepolcro insieme a Kilowatt Festival. "Questa quarta edizione – racconta la Margutti – conferma la volontà e la capacità del Museo Civico – museo che secondo l’osservatorio giornalistico internazionale è nono in classifica tra i musei più visitati e tra i più recensiti dai quotidiani di tutto il mondo – di promuovere e tutelare la lettura dell'arte contemporanea e portare avanti i concetti di luogo e memoria come mezzi per la comprensione del presente e strumenti di educazione dello sguardo. I risultati ottenuti in questi anni, la grande partecipazione di pubblico, confermano la necessità di creare questi dispositivi di osservazione e di relazione, strumenti che aiutino, come afferma Salvatore Settis, a capire un mondo come il nostro inondato da immagini senza subirle passivamente, sapendone smontare e ricostruire i meccanismi di persuasione".
Per maggiori informazioni:
Marco Baldicchi
www.marcobaldicchi.it
Museo Civico Sansepolcro (AR)
via Niccolò Aggiunti 65
Sansepolcro (AR) 52037 Italia
Tel. 0575 732218
museocivico@comune.sansepolcro.ar.it
www.museocivicosansepolcro.it
Immagini:
1. Marco Baldicchi, L’ultima ombra, 2009, Intervento a Sansepolcro, Torre Berta. Foto di Riccardo Lorenzi
2. Marco Baldicchi, ogni sorriso, 2012. Installazione con bozzetti delle 12 lenzuola. Museo Civico Sansepolcro, 2014
3. Marco Baldicchi, L’ultima ombra, 2009, Intervento a Sansepolcro, Torre Berta. Foto di Riccardo Lorenzi
4. Marco Baldicchi, ogni sorriso, 2012. Installazione con bozzetti delle 12 lenzuola (bozzetto). Museo Civico Sansepolcro, 2014
5. Marco Baldicchi, L’ultima ombra, 2009, Intervento a Sansepolcro, Torre Berta. Foto di Riccardo Lorenzi
6. Marco Baldicchi, ogni sorriso, 2012. Installazione con bozzetti delle 12 lenzuola. Museo Civico Sansepolcro, 2014