Un articolo pubblicato sulla rivista Geology Today riporta i risultati dell'esame di fossili appartenenti al cosiddetto Biota di Waukesha, l'insieme di organismi scoperti nella Formazione Brandon Bridge, un deposito di fossili nello stato del Wisconsin, negli USA. Un team di ricercatori ha esaminato nuovi fossili risalenti a circa 437 milioni di anni fa, durante il periodo Siluriano, che offrono uno spaccato dell'ecosistema esistente in una laguna dell'epoca. Il loro eccellente stato di conservazione, che in vari casi include la fossilizzazione dei tessuti molli, offre nuove informazioni sulla fauna dell'epoca, anche se si tratta di specie già conosciute. Si tratta soprattutto di artropodi, tra cui varie specie di trilobiti, ma sono stati trovati fossili appartengono ad altri phylum come, ad esempio, una specie assegnata ai conodonti, un gruppo estinto dei cordati.
Il Siluriano è il periodo più breve dell'era Paleozoica dato che è durato "solo" 25 milioni di anni scarsi. A volte non è considerato interessante quanto il Cambriano, che vide il più grande evento di diversificazione nella storia della vita sulla Terra. Tuttavia, nel Siluriano emersero le prime forme di vita che occuparono la terraferma e vi furono altri eventi evolutivi tra gli animali marini, ad esempio tra i pesci, significativi per i successivi sviluppi che portarono anche i cordati a occupare la terraferma.
L'annuncio della scoperta del Biota di Waukesha venne pubblicato nel 1985 e da allora sono stati condotti molti scavi alla ricerca di fossili risalenti al Siluriano. Molti di quei fossili sono di trilobiti, un gruppo di artropodi dominanti nel corso di praticamente tutta l'era Paleozoica. Alcuni di questi fossili sono stati assegnati a nuove specie e il fatto che i paleontologi continuino a identificare nuove specie di trilobiti conferma il loro successo. Le varie scoperte mostrano però una notevole diversità nel Biota di Waukesha, anche per i fossili descritti nello studio pubblicato su Geology Today.
Tra gli artropodi descritti ci sono fossili di Venustulus waukeshaensis, una specie già conosciuta appartenente ai chelicerati, uno dei gruppi più grandi che include anche gli aracnidi. Questa specie è fisicamente più simile ai limulidi, un gruppo esistente ancor oggi, e ai crostacei, che pure sono loro parenti più lontani.
L'Acheronauta stimulapis è un altro artropode la cui classificazione è ancora incerta anche se i suoi fossili sono tra i primi scoperti tra quelli del Biota di Waukesha in 23 esemplari. Ciò perché questi animali lunghi sotto attorno a 6 cm sono stati studiati solo recentemente. Potrebbe trattarsi di una specie appartenente al gruppo Mandibulata, che include insetti, millepiedi e crostacei.
Il Parioscorpio venator è stato descritto in origine come un possibile scorpione primitivo che mostrava la transizione dalla vita marina a quella sulla terraferma. Tuttavia, successivi studi hanno offerto diverse interpretazioni e quello pubblicato su Geology Today lo indica come artropode primitivo.
Oltre ai tanti artropodi, tra i fossili esaminati in questo studio ce n'è uno assegnato al genere Panderodus, parte della classe dei conodonti. Si tratta di un gruppo estinto circa 200 milioni di anni fa che potrebbe far parte dei vertebrati o almeno essere affine ad essi. Si tratta di un caso in cui la scarsità di fossili ha generato discussioni tra i paleontologi per la difficoltà di ricostruire la struttura anatomica completa di questi animali. Per questo motivo, ogni ritrovamento, soprattutto se si tratta di un fossile ben conservato, può offrire informazioni importanti sull'intero gruppo.
Il Biota di Waukesha mostra come la fauna del Siluriano fosse davvero diversa da qualsiasi ecosistema esistente oggi. Anche fossili frammentari e microfossili di batteri, difficili da studiare e a volte lasciati senza una classificazione precisa, mostrano la diversificazione delle forme di vita di quel periodo geologico. Depositi di fossili come questo offrono davvero uno spaccato importante per la ricostruzione di un periodo della vita sulla Terra.