Molte donne, soprattutto quelle che mi danno il piacere di leggermi, mi chiedono se e come è possibile risvegliare il Sacro Femminino e se questa frequenza è dentro ogni donna. La risposta è Si! La frequenza divina è dentro ogni essere umano.
Quella del Sacro Femminino è quella che prevale in ogni donna e, in lei vi è anche la presenza della vibrazione maschile. È chiaro che ci sono donne che sentono questa presenza in modo molto concreto, altre meno e chi non sa nemmeno di avercela. Poi ci sono le Dee-Donne che sono quelle che sono pronte al risveglio ma hanno solo bisogno di chi questo Sacro Femminino lo aiuti a risvegliare. Hanno bisogno di chi racconti loro la favola che hanno dentro.
Questo vale anche per noi uomini che abbiamo bisogno di ri-svegliare il Sacro maschile e non perdere la vibrazione femminile che è in noi. Ne parlerò in un articolo successivo per riflettere su quello che è l’Unione “Sacra” o il “Matrimonio Sacro” che crea la fusione delle anime attraverso i sette corpi in ognuno di noi. Sovente, perdiamo di vista il concetto dello Yin e dello Yang dove gli opposti diventano uno, perché l’uno non può esistere senza l’altro. Il microcosmo nel macrocosmo e viceversa. Il Sacro Femminile nel Sacro Maschie e viceversa diventa il flusso vitale che negli opposti trova l’equilibrio.
Sono gli opposti che Carl Gustav Jung sintetizzava con il “Non si può vedere la luce senza l’ombra, non si può percepire il silenzio senza il rumore, non si può raggiungere la saggezza senza la follia”. Quegli aspetti femminile e maschile che nell’Induismo vengono individuati in Shakti e Shiva hanno bisogno di mantenersi in armonia per sbocciare nell’evoluzione del cammino spirituale a cui gli esseri umani, pronti al risveglio, sono destinati per illuminare sé stessi e gli altri. Bisogna, quindi, iniziare ad armonizzare questi due aspetti ed è possibile farlo con vari metodi energetici.
Bisogna innanzitutto verificare se esiste questa disarmonia, da dove questa arriva, ecc. La scintilla divina che fa nascere la nostra vita è sempre perfetta ma a renderla imperfetta ci pensano, inconsapevolmente, coloro che ci generano, coloro che ci circondano mentre cresciamo. Quando la Scintilla Divina esplode nel momento dell’incontro tra lo spermatozoo e l’ovulo e lì si installa, i due elementi che contribuiscono a dare vita alla vita sono carichi oltre che della catena genetica dei due genitori anche di tutte le informazioni energetiche e di ogni altro elemento vibrazionale. Nel mio articolo è possibile approfondire meglio questo aspetto.
Se le informazioni energetiche che riceviamo al momento del concepimento sono autolimitanti perché magari uno dei due genitori in quel momento non si sentiva pronto a procreare o altro, va da sé che nel nascituro si installa un programma che nel corso della vita lo farà sentire incapace, non idoneo a fare alcune cose. Insomma, il soggetto sarà condizionato inconsciamente da ciò che gli è stato trasferito e da tutte le cose che nel corso del suo percorso iniziale di vita gli sono stati dati come modelli.
Nel caso specifico, sente di avere delle qualità particolari ma pensa di non poterle esprimere ed alimentare, anzi, sovente è portato a boicottare e se ne guarda bene di parlarne in giro per evitare di essere deriso. Eppure, quando ci parlano di Dio ci dicono che siamo stati fatti a sua immagine e somiglianza ma allo stesso tempo ci vietano di far esplodere proprio quel somigliare a Lui. Di poter essere capaci di andare oltre gli schemi che qualcuno ha deciso devono essere quelli da seguire e che nessuno può superare.
Moltissime donne hanno frequenze energetiche così potenti che sanno di averle ma non sanno cosa sono, da dove provengono, come gestirle e come svilupparle. Sentono che possono aiutare gli altri, che possono andare oltre con la visione del materiale ma si fermano davanti alla razionalità fatta di schemi limitanti. Una volta le chiamavano streghe, guaritrici, maghe, ma prima ancora, queste donne erano semplicemente chiamate Dee perché giungevano a noi dalla frequenza generatrice della Dea Madre. Sono sempre quelle che in questo mondo “evoluto” non si sa più cosa sono. Ma noi lo sappiamo: Sono Donne-Dee!
Amo molto Albert Einstein che secondo me è stato tra i più illuminati scienziati. Grazie a lui la scienza ha saputo allargare gli orizzonti e, allo stesso tempo, dare la svolta per parlare in termini più concreti e scientifici di energia. Einstein, più cercava dentro la materia più si rendeva conto che c’era dell’altro. Anche per lui in molte occasioni è stato necessario abbandonare gli schemi della razionalità. Se così non avesse fatto, a distanza di un secolo da quando lui le ipotizzò, oggi non verrebbero confermate che le onde gravitazionali, i buchi neri, l’entanglement, ecc. che già allora per lui non erano delle supposizioni ma delle certezze.
Nel caso delle nostre vibrazioni energetiche è necessario mettere da parte la logica e la razionalità ed entrare nel mistero del “sentire” e del lasciarsi andare al flusso e riflusso che avvertiamo dentro senza, all’inizio, ritenere necessario capire. Devi semplicemente sentirti dentro. Sentire la ri-chiamata, sentire che è arrivato il momento della ri-connessione alla Fonte Divina e far diventare la Scintilla Divina che siamo nella Luce Divina che attraverso noi si propaga in tutto ciò che viviamo e in tutto ciò che viene a noi.
In molti articoli precedenti ho sempre sottolineato che il corpo è il Tempio dimora del Divino. È l’estensione Sacra in cui avviene la magia alchemica perché la donna dà vita alla vita e dove avviene la trasformazione e si entra in contatto profondo, intimo con quella fonte di Luce che prima potevamo solo immaginare che esistesse. È questa la Via Imperiale per l’illuminazione, pregna di un amore per tutti coloro che sapranno riconoscere quella Luce.
La Donna-Dea incarna l’Amore e diventa colei che lo sparge a piene mani solo attraverso il linguaggio dell’amore perché sa amare ogni cosa. È quel canale energetico che unisce tutte le vibrazioni per farti arrivare al Divino e tornare a te ed è colei che ri-sveglia l’uomo che arriva a lei. Noi uomini sappiamo che qualcosa di grande e meraviglioso che si chiama Amore è presente da qualche parte ma, sovente, lo confondiamo con tante altre cose. Poi arriva il giorno in cui anche noi dobbiamo iniziare a ri-svegliarci ed è lì che incontriamo la Donna-Dea pronta a farci conoscere l’Amore. Nel mio libro “La Vita nella Vibrazione dell’Amore” si trova un capitolo il cui titolo è Sei Amore che inizia così: “Ti capiterà che incontri qualcuno che ti fa perdere il respiro...è lì che costruisci il ponte che ti fa arrivare a te…”.
Il ponte è proprio quella Donna-Dea che aiuta a conoscere l’amore ed arrivare a Dio. È da questo incontro che fa perdere il respiro che si inizia a inspirare e intraprendere la trasmutazione dell’incontro non più fra una donna ed un uomo ma fra due forze energetiche che diventano uno. Che insieme trovano l’Unione Sacra, Divina.
Non esiste religione più grande e capace dell’amore che può trasformare l’uomo. Lei, la Donna Dea diventa la religione che non indica ma è, come detto prima, quel ponte di collegamento che si lascia attraversare affinché l’uomo che deve ri-svegliare possa avere la vera percezione della sua essenza cambiando la coscienza prima intrappolata in schemi, prescrizioni, azioni. Lo libera e lei stessa vola nell’Oltre. S’incontrano sulla stessa Via Imperiale dove la gentilezza non è in un gesto ma nel cuore e quindi in tutto. Diventa uno stato dell’ESSERE che conduce alla consapevolezza sempre più profonda di sé stessi.
Spesso dimentichiamo che l’anima fin quando siamo su questa frequenza terrena è strettamente in simbiosi con il corpo fisico. Parla con il linguaggio delle vibrazioni che l’anima dell’altro può sentire, parla anche con il linguaggio del corpo. Quel corpo che ho sempre definito “Tempio” ma nel quale spesso si rimane incastrati facendolo diventare una gabbia che per arrestare l’evoluzione non ha bisogno di avere le sbarre. Quante donne pur avendo percezione che possono andare oltre i confini dei confini si fermano ai confini del proprio corpo fisico facendo diventare solo quella l’esperienza da vivere su questa dimensione terrena? Tante, troppe.
Il corpo è il Tempio che se non viene liberato dagli auto-boicottaggi, dagli schemi limitanti, ecc. non potrà mai liberare il Divino che ha dentro di sé. Tutto questo ha bisogno di essere preparato. Vanno allora verificati ed eliminati eventuali conflitti (inversioni psicologiche – stati switch) o “traumi” che diventano impedimento all’evoluzione. È necessario armonizzare i Meridiani Energetici, i Chakra, i Corpi Sottili e procedere a creare il flusso e riflusso affinché l’Energia Sacra possa sprigionarsi e manifestarsi. Bisogna far risalire la Kundalini.
Bisogna che colei che ha consapevolezza di avere dentro di sé questa Forza Divina tiri fuori il massimo della propria autostima, il voler veramente fare di questa vita terrena l’esperienza ascetica dove l’elevazione si raggiunge con l’unità tra il corpo e l’anima. Deve entrare in connessione consapevole con la propria Essenza Divina. Da giovanissimo, intorno ai vent’anni scrissi il mio primo libretto di poesie “L’altra metà del cielo” edito dall’Antigruppo Siciliano e dalla Cross Cultural Communication di New York, convinto che la Donna-Dea fosse l’altra metà del cielo.
Oggi, ai miei cinquantotto anni, ho acquisito una nuova consapevolezza: quella Donna Dea nel suo essere la manifestazione della Dea Madre non è solo l’altra metà del cielo ma l’intero cielo che si manifesta per diritto divino con il sigillo di quell’amore che tutto può, anzi, …di più!