Da laboratorio a conduzione familiare a brand di successo specializzato nella produzione di capi in pelle per uomo e donna, Gimo’s ha sempre puntato su materiali e produzione di alta qualità, garantendo il giusto comfort senza rinunciare alla contemporaneità degli stimoli che provengono dal mondo della moda. Abbiamo incontrato Sabrina e Massimo Girardin, i figli del fondatore Renzo Girardin, rispettivamente CEO e coordinatrice della collezione donna e CEO e designer del brand.
Gimo's nasce nel 1968 come laboratorio a conduzione familiare specializzato nella produzione di capi in pelle per uomo e donna. Il successo per arrivare al 2022?
La perseveranza di creare innovazione nel mondo del capospalla senza perdere l’identità Gimo's ci ha permesso di arrivare con successo nel 2022. La creazione di quella che nel 2008 era una capsula è oggi brand a tutti gli effetti con le su collezioni, come GMS75, una collezione fashion in pelle per uomo e Gimo's Fabric una collezione di capispalla in tessuto per uomo e donna, che comprende un’ampia gamma di tessuti e modelli raffinati ma facili da indossare. Nel 2011, nell’ottica di rendere la proposta più ampia e di conseguenza più appetibile per un pubblico più esteso, abbiamo infatti inserito il tessuto, oltre la pelle, il montone e shearling, troviamo dunque nelle collezioni lane e fibre tecniche, ma anche cotoni e mischie alte.
Cosa significa per voi portare avanti l’azienda di famiglia?
Con orgoglio e gratitudine portiamo avanti l’eredità ricevuta da nostro padre Renzo. I suoi insegnamenti, la sua passione e la sua completa dedizione sono stati e sono ancora oggi d’ispirazione per noi figli, per continuare con gli stessi valori e la stessa energia. La responsabilità è grande ma non ci ha mai pesato.
Difficile per voi lavorare insieme?
Lavorare insieme non è facile, è necessario trovare il giusto equilibrio. La suddivisione dei ruoli permette di lavorare senza sovrapposizioni. Il vantaggio è il diretto scambio di comunicazione che ci porta a risolvere le difficoltà in modo veloce.
Cosa significa per te Massimo essere brand designer?
Essendo coinvolto in prima persona in tutte le fasi aziendali, dalla ricerca delle materie prime come nel rapporto con la clientela finale, cerco di cogliere tutte le sfumature e riesco a trasferire le esigenze della clientela nelle nuove collezioni.
La difficoltà principale nel tuo lavoro, Sabrina?
Come coordinatrice della collezione donna, il mio scopo è quello di proporre un prodotto contemporaneo senza dimenticare l’aspetto commerciale. Presentare un prodotto in linea con l’estetica e senza essere troppo di nicchia è una mission. Tra i miei ruoli rientra anche la gestione delle vendite estero e vendite donna in generale. Questo ruolo mi permette di essere in diretto contatto con la forza vendite e di leggere eventuali criticità o potenzialità.
Il connubio tra classico e contemporaneo possibile?
Questo connubio è il nostro obiettivo, in quanto cerchiamo di creare dei capi che durino nel tempo senza passare di moda.
Qual è la vostra mission e la vostra clientela?
Diventare brand di riferimento nel capospalla uomo e donna, è la nostra mission. I nostri clienti, invece, sono uomini e donne con uno spirito contemporaneo e capaci di apprezzare quel touch classico al passo con i tempi per quanto riguarda Gimo’s. Chi sceglie GMS75 è senza dubbio amante di una estetica più rock e rough.
Come produzione siete attivi anche nel mercato estero?
Il nostro mercato di riferimento è principalmente fuori dall’Italia, l’80% del fatturato aziendale arriva proprio dall’estero. Il cliente estero è molto attento alla qualità dei materiali scelti, alla cura per i dettagli e l’artigianalità rappresenta senza dubbio un plus. Mentre il cliente italiano è attento sicuramente ai materiali, ma la sua scelta cade sui capi più puliti e minimal.
In cosa si riconosce il vostro Made in Italy?
Il nostro Made in Italy si riconosce nella selezione dei materiali più prestigiosi come anche delle lavorazioni e finiture più particolari. Materiale d’elezione per noi è la pelle la cui caratteristica principale è la leggerezza, la morbidezza, la capacità di durare nel tempo, senza tralasciare i tessuti lanieri dalla mano calda e morbida. Naturalmente come azienda siamo attenti anche al tema dell’impatto sull’ambiente, abbiamo installato un impianto fotovoltaico e per quanto riguarda la materia, verifichiamo la provenienza delle pelli, materiale a tutti gli effetti parte di un’economia circolare.
Utilizzate il digitale nella vostra produzione?
A Marzo 2022 è stato attivato l’e-commerce Gimo’s. In merito alla produzione, quest’anno è stato fatto un investimento molto importante per l’acquisto di nuovi macchinari all’avanguardia e formazione del personale, il tutto per migliorare la produttività mantenendo alti gli standard qualitativi. Nonostante i due anni di pandemia siano stati molto difficili, la nostra proposta di nuovi prodotti non si è mai fermata. Questo messaggio è arrivato ai clienti e nel 2022 siamo stati premiati con un notevole recupero di fatturato.
La vostra clientela tipo?
La nostra clientela è attenta ai dettagli, ama la qualità e l’artigianalità e per questo il nostro prodotto è distribuito nelle boutique multibrand di alto livello.
L’outfit che non deve mai mancare nel vostro armadio?
Il capo in pelle da portare anche indoor come anche il cappotto in montone che permette un’ottima traspirabilità e dà un calore naturale.
In una vostra capsule vi siete lasciati ispirare dal mondo dell’arte moderna, come mai?
Il mondo dell’arte dei grandi pittori del 500, come Giorgione, Tintoretto, Veronese e Tiepolo, ha preso vita in una capsule collection che ci ha permesso di raccontare l’essenza del bello proprio attraverso l’amore per l’arte e per la tradizione culturale italiana. Sono nati così capi che rappresentano proprio uno dei nostri valori, la commistione tra presente e passato.
Lusso, per voi è?
Sentirsi a proprio agio in un capo durevole e che indossato sappia trasmettere estrema leggerezza e comfort.
Progetti futuri?
Il prossimo passo sarà l’apertura di uno showroom direzionale a Milano. Abbiamo trovato uno spazio che inaugureremo nella prima parte del 2023. Una tappa importante che finalmente diventa tangibile.