La mostra Disegnare la Città presso la Pinacoteca Albertina di Torino è stata prorogata fino al 27 giungo.
Una delle esposizioni italiane più riuscite del 2021 ci accompagnerà, quindi, ancora per qualche mese, insieme alle visite guidate tematiche (rivelatesi vincenti), le quali promettono di stupirci ancor di più per una ulteriore serie di sabati, fino ad inizio estate.
Vario il programma, il quale spazia da Francesco Gonin, alle Donne nell’Arte, ai Grandi Maestri dell’Accademia, fino alle Gibson Girls ed al finissage in musica.
La storica dell’arte e bibliotecaria dell’Accademia, Barbara Stabielli accompagna i visitatori in un’esperienza unica, insieme all’associazione storica Le Vie del Tempo, chiamata ad animare - ulteriormente - le visite. I sabati esclusivi, tuttavia, non si sviluppano solo all’interno dell’Albertina, ma volgono lo sguardo anche a quella che fu la dimora di Gonin, a Giaveno (TO).
Il 10 aprile, infatti, Stabielli racconterà la dimora e l’artista scelto dal Manzoni per illustrare I Promessi Sposi, nonché autore di grandi decorazioni, come quelle per il Treno Reale del 1853 e per la Sala d’attesa Reale di Porta Nuova (TO), affrescata nel 1864. Enfant prodige dell’Accademia Reale, nella quale entrò a soli 12 anni, Gonin è personaggio di spicco della Torino ottocentesca, mentre con Giulio Casanova, punta di diamante della mostra in Pinacoteca, entriamo già nel periodo Belle Époque.
La visita sarà un magico viaggio a ritroso, sulle dolci noti dell’arpa di Katia Zunino, accompagnate dalle superbe opere della paper artist Chiara Tripodi (artista formatasi presso l’Accademia). Evento esclusivo a cura dell’associazione culturale Scealta-si in collaborazione con l’Accademia Albertina di Torino, grazie alla quale verrà distribuita ai partecipanti una piccola pubblicazione dedicata a questo scrigno di arte e storia.
Ma le sorprese non sono finite! Sabato 8 maggio, infatti, si terrà una visita guidata presso la Fondazione Mazzonis di Torino, presieduta da Silvia Pirracchio, sua Musa Ispiratrice.
Ottavio Mazzonis (1821-2010), allievo prediletto di Nicola Arduino (a sua volta discepolo di Giacomo Grosso) è cicerone in absentia della Fondazione a lui dedicata, all’interno della quale è possibile intraprendere un incantevole viaggio alla scoperta della sua pittura e delle straordinarie collezioni di Casa Mazzonis.