Come sempre cerchiamo di analizzare le risorse che lo yoga ci mette a disposizione per migliorare la nostra pratica, maturare a livello psico-emotivo e far crescere la coscienza collettiva. Tra queste risorse vediamo in particolare quali sono quelle che possono aiutarci a gestire lo stress nei momenti più difficili, ma anche sul lungo termine.
Il cambio di stagione, il ritorno alla routine, agli impegni, alla frenesia, ma anche il periodo storico ed economico ancora difficile che stiamo vivendo, con gli strascichi e le paure che ne conseguono sono solo alcuni dei fattori che potrebbero farci sentire in sofferenza in questo periodo dell'anno. Lo stress lo sappiamo è sempre in agguato e imparare a gestirlo è diventata una necessità comune, sempre più imprescindibile. Lo yoga può aiutarci sotto vari punti di vista. Vediamo quali.
1. Poni attenzione al respiro
Facile a dirsi e difficile a farsi, ma non impossibile. Come abbiamo visto il respiro è la chiave per ritrovare equilibrio nel modo più efficace e veloce possibile. Per aiutarti puoi provare a lavorare per periodi ciclici con esercizi di respirazione (prāṇāyāma) sotto la guida di un insegnante, o praticare kundalini yoga. Nel frattempo, anche solo fermarti nei momenti clou, ascoltarti e concentrarti sul respiro ripentendo mentalmente (in)-lascio/ (es)-andare o recitare un piccolo mantra, o una piccola frase significativa per te, potrà fare la differenza per superare il momento difficile. “Sat Nam” che viene tradotto con “vera identità” è uno dei più famosi mantra, proprio del kundalini yoga. La vera identità individua il vero senso di se stessi e il vero significato della vita per ognuno di noi. La ripetizione di questo mantra (anche solo mentalmente) aiuta in molti modi, ma nell'immediato a radicarci al qui e ora, a ricordarci chi siamo e a tornare in fretta alla nostra centralità.
2. Osserva i tuoi pensieri
Se impari ad osservare cosa pensi e come ti senti, tanto più nei momenti stressanti, sarà anche più facile, col tempo, prendere le giuste distanze da qualunque pensiero-situazione. Meditare anche pochi minuti al giorno significa questo. Allenarsi a osservare se stessi da fuori e con occhi non giudicanti. Significa allenarsi a lasciar andare. Indipendentemente da tutto e da tutti. Significa imparare a trovare il proprio centro, in primis quando ce ne è più bisogno, come nei momenti di stress. Significa dominare i pensieri-scimmia che ci affliggono e che possono diventare una vera tortura se non impariamo a gestirli. Non a caso yoga significa fermare le attività della mente, diceva Patanjali nel suo più celebre aforisma (sutra): “yogaś citta vṛtti nirodhaḥ”. Quindi per calmare e stabilizzare le vṛtti ovvero i nostri pensieri, le fluttuazioni della coscienza, bisogna innanzitutto osservarli senza giudizio.
3. Pratica tutti i giorni (6/7)
Alternando pratiche più o meno intense. Non ci riesci? Per me la pratica quotidiana è stata la salvezza da un lavoro iper-stressante. Scappavo dall'ufficio per fiondarmi in uno studio di yoga dove mi aspettava un'ora e mezza di pratica intensa condotta in un clima di pace e relax. Esattamente quello che mi ci voleva per buttar fuori le energie negative accumulate. Iniziai a inserire anche una lezione di kundalini a settimana, che presto divennero due e via via a fare anche delle brevi meditazioni al mattino prima di andare al lavoro. Sentivo che anche solo pochi minuti al risveglio facevano la differenza sulla qualità della mia intera giornata. Crearmi uno spazio di silenzio tutto per me in cui riconnettermi e riflettere sulle mie azioni-reazioni mi ha sempre aiutata ad affrontare lo stress e a vivere il quotidiano in modo meno drammatico, indipendentemente da ciò che accadeva.
4. Scegli cibo sano
Mai come nei momenti di stress siamo in preda ad attacchi di fame nervosa. C'è chi mangia troppo, chi niente, chi in velocità, chi cibi spazzatura, chi si fissa su un alimento. Ognuno di noi ha le sue. Per questo bisogna trovare stratagemmi per ingannare la mente. Ti sembrerà un'impresa impossibile all'inizio, ma prova a sostituire o inserire nella tua dieta, piano piano, sempre più cibo sano, anche in grandi quantità. Scegli ricette facili veloci ma gustose e sfiziose, anche da asporto. Abbi sempre qualche snack leggero a base di verdure crude, frutta fresca o secca a portata di raptus. Bevi tanta acqua e tisane. Mangia ponendovi attenzione e masticando a lungo. Dì sempre al tuo cervello che ti senti sazio/a a fine pasto e che non risolverai più con il cibo i problemi che ti logorano. Quando hai attacchi di fame può essere utile cercare di fare un'attività ad alta concentrazione, meglio se di movimento. Prenditi una responsabilità con te stesso/a e già ti sentirai meglio. Avrai la meglio sui tuoi impulsi. Sarà solo l'inizio perché l'alimentazione yogica è qualcosa che verrà naturale prediligere man mano che manterrai la tua pratica costante.
Questo perché più si fa yoga e più si pone attenzione a come il corpo risponde a tutto e in primis al cibo. E più si diventa consapevoli di cosa lo nutre davvero e cosa no. L'intuitive eating parte da qui. Dal sapersi ascoltare e donare al proprio corpo sempre più ciò di cui ha davvero bisogno. Si tratta di ascolto. Per quanto sia difficile scardinare meccanismi mentali di vecchia data o abitudini sbagliate sappi che lo yoga può aiutarti anche in questo e in modo molto dolce e naturale.
5. Scegli di nutrirti a 360 gradi
Non in senso strettamente alimentare, ma imparando a conoscere ciò che ti fa star bene e a farlo sempre di più. A volte sapere come nutrirsi al meglio è qualcosa che nessuno ci ha mai insegnato, ma non per questo non vale la pena mettersi in viaggio alla scoperta di noi stessi. Dalle piccole cose a quelle più importanti cerca cosa davvero ti fa sentire appagato/a e in pace con te stesso/a. Se non hai tempo, rubalo. Se non sai da dove cominciare, sperimenta, gioca. L'importante è che ti dia importanza anche solo pochi minuti al giorno. Crea uno spazio di ascolto per te nel momento e nella modalità che più ti aggrada e coltivalo come si fa con le piante, nutrendolo. Non a caso il primo articolo di questa rubrica, la nostra prima lezione di yoga insieme è stato sull'importanza di dare ascolto a noi stessi. Possono essere dieci minuti di meditazione, la tua lezione di yoga, ma anche qualsiasi altra attività creativa appagante per te. Da lì si tratterà poi di sviluppare sempre più lo spazio creato e far crescere il tuo personale senso di appagamento.
6. Fai un check delle cause del tuo stress
E cerca di estirparle alla radice. Sembra sempre impossibile. Mettiti il cuore in pace. Non saranno due lezioni di yoga a svoltarti la vita. Saremo sempre tutti in cammino per superare gli ostacoli che più spesso derivano da noi stessi, anche quando pensiamo sia il mondo contro di noi. Una delle tante cose che lo yoga insegna è che “l'Universo ci ama”, o comunque non ha motivo di ostacolarci. Se ai nostri occhi succede è perché c'è qualche lezione che dobbiamo imparare sul cammino della nostra crescita. Quindi al prossimo ostacolo, alla prossima crisi di rabbia... fermati e chiediti: perché la tal cosa o il tal tizio mi fa così arrabbiare, stressare... che cosa rievoca in me lei/lui? Sono emozioni già provate? Ritrovo uno schema mio che ripeto perché è l'unico che conosco? Mi sento abbandonato/a, non capito/a, visto/a, non mi sento abbastanza... da tutta la vita? Non dimenticare mai che gli altri sono solo lo specchio di noi stessi e dei nostri irrisolti e finché non ci mettiamo mano ripeteremo sempre gli stessi schemi. Nessuna paura. Siamo tutti sulla stessa barca. La scelta o meno di intraprendere un percorso di cura sta solo a noi. E questa è la bella notizia.
Lo stress non solo è curabile, ma può essere gestito sempre meglio, volendolo. E sarà il viaggio a meritare più che la meta, quindi non aver fretta di arrivare, come lo yoga sempre ci insegna a partire dal tappetino.