Anche in un piccolo spazio, un balcone e perfino un ballatoio, è possibile dare sfogo alla passione per il verde e ricavarne grande soddisfazione e piacere. Ci sono molte piante adatte alla situazione, con le quali giocare, provare, sperimentare. Tra gli aspetti da prendere in considerazione, c’è innanzitutto il peso che la soletta del balcone o ballatoio può sopportare: chiedete delucidazioni a riguardo all'amministratore del vostro condominio, tenendo conto che molto dipende se il terrazzino si affaccia sul vuoto o se invece si trova sopra un'abitazione, e le posizioni vicino ai muri della casa sopportano pesi maggiori. I vasi, pieni di terra e una volta bagnati, pesano molto, ma molto più del previsto. Un paio di anni fa ho provato a pesare i miei, disposti lungo il lato esterno del ballatoio e sono rimasta basita: vasi larghi 20-24 centimetri, pesavano 10-15 chili e una grande fioriera di 100x40x40 centimetri ben 30!
Altrettanto importante, l'esposizione con cui avete a che fare: quelle a Nord, Nord-Est ed Est sono, per le piante in vaso, le migliori, perché risentono meno del riscaldamento dovuti ai muri, e offrono quindi condizioni ambientali più costanti. Le esposizioni a Sud e Ovest e quelle miste sono invece le più difficili, soprattutto se si possono utilizzare solo vasi di piccole-medie dimensioni, nei quali terriccio vi si asciuga molto rapidamente. In questo caso sarete costretti a bagnare spesso, anche due volte al giorno, a meno di scegliere piante che arido-resistenti anche in vaso, come i sedum. Ricordatevi che un po' di sete in realtà fa bene e rende le piante più robuste, però evitate i colpi di secco, per alcune fatale. Ricordatevi di concimare ogni anno, un paio di volte da fine inverno, con concimi organici o chimici a lenta cessione e aggiungere un po’ di terriccio fresco in tutti i vasi: le piante cresceranno più rigogliose.
Come porre rimedio ai limiti
Guadagnare spazio
Disponete le piante in un angolo, lungo il muro, appendetele oltre la ringhiera o appoggiatele sul davanzale, ovviamente con gli opportuni sostegni e bloccaggi: anni fa feci realizzare dal fabbro e inserire nel muro subito sotto a due finestre, altrettante piattaforme di ferro, di 100x 50 centimetri, che mi hanno permesso di divertirmi molto con vasi e vasetti. Cercate di sfruttare i vasi presenti al massimo mescolandovi più piante, sia per ottimizzare lo spazio, sia perché assieme si aiuteranno a vicenda, creando un micro ambiente migliore, sia perché l'effetto sarà più allegro e selvaggio. Un arbusto o un piccolo albero, per esempio, possono fare da sostegno a un rampicante leggero o a un pomodoro. Create, insomma, più livelli di vegetazione, che poi è quanto accade in natura. Inoltre, scegliete bene i vasi, facendo attenzione a forma, colore, decorazioni, in moda da abbinarle alle piante in base alle loro forme, tessiture e sfumature. Inserite nei vasi anche qualche piccolo elemento decorativo, come uccellini, altri piccoli animali e forme in zinco o cotto. Seminate le piante annuali direttamente nei vasi e rinunciate a naturalizzare i bulbi.
Libertà di movimento
Quando lo spazio è piccolo, con qualche accorgimento si agevolano i lavori di giardinaggio. Quando dovete potare e trapiantare, stendete sul pavimento un telo di plastica o aprite un sacco della spazzatura per condominio, per raccogliere il terriccio, i rami e le foglie che cadranno: farete meno fatica a pulire. Se ne avete la possibilità, eseguite rinvasi, divisioni, talee e semine in casa, su un tavolo protetto con un telo impermeabile. Per quanto riguarda le piante, evitate quelle spinose, per non graffiarvi nel passar loro vicino, e quelle troppo vigorose, come i glicini.
Carico limitato
Ricordate che posizioni vicino ai muri della casa sopportano pesi maggiori. Utilizzate vasi di plastica, magari inserendoli in cesti di vimini, di zinco o altro materiale leggero, oppure vasi in lamiera di metallo, ferro, corten. Appendete alcuni vasi al muro. Utilizzate terricci alleggeriti, come quelli per il verde pensile, o alleggeriteli aggiungendo pomice e polistirolo.
Esposizione troppo soleggiata
Ovviamente scegliete le piante giuste. Però potete anche ombreggiare il terrazzo o ballatoio o parte di essi con una tenda o meglio ancora una cannicciata che lasci passare l’aria, oppure con una stuoia da assicurare alla ringhiera. Meglio evitare comunque azalee, camelie e altre acidofile, amanti del fresco e dell'ombra. Attenzione però anche con le piante mediterranee, che in vaso tollerano male colpi di secco, cisti e lavande in particolare.
In definitiva
Accettate il fatto che dovrete, nella maggior parte dei casi, rinnovare le piante spesso: la loro vitalità è infatti messa a dura prova dai vasi piccoli, dal microclima, dai colpi di secco e talvolta di freddo. Sfruttate i vasi al massimo, piantando su più livelli, cosa del resto accade in natura: un piccolo albero-arbusto, rampicante, erbacee, ricadenti e bulbose. Assecondate le piante spontanee che dovessero spuntare da sole (ambrosia a parte): ottenete delle belle sorprese. Puntate sulle piante profumate e sui fiori annuali, accostate piante basse e alte, fiori leggeri e fiori grandi, forme e tessiture diverse dei fogliami. Per evitare l'effetto confusione, di anno in anno scegliete, per quanto riguarda annuali, bulbose e piccoli arbusti da rinnovare spesso, una palette di colori dominante.
Le piante più adatte
Devono essere resistenti, facili, adatte al clima, poco soggette a parassiti e malattie; avere apparati radicali contenuti, non possedere spine, avere chiome leggere. Vale la pena avere alcune piante “spalla”, che perdurano negli anni, e poi giocare con le altre, acquistandole anche d'impulso, già in fiore, per poi godersele fino a che resistono.
Piccoli alberi e grandi arbusti
Evitate quelle che producono polloni e quelle che hanno radici troppo vigorose. Ottimi, per esempio, i nespoli giapponesi (Eryobotrya japonica,) da ottenere anche seminando i noccioli, i meli da fiore, tipo Malus 'Red Sentinel', 'Evereste' e 'Golden Hornet’, Magnolia stellata, tra le più magnolie piccole e lente a crescere, Cotinus coggygria e Euonymus alata, molto decorativi in più momenti dell’anno.
Arbusti medio-piccoli e suffrutici
La scelta dipende da esposizione, clima, spazio. Cercate di mescolare sempreverdi e caducifoglie, e di distribuire fioriture e motivi di interesse tutto l'anno. In generale: ortensie e camelie crescono assai bene in vaso, avendo apparati radicali ridotti, ma richiedono esposizioni fresche. Le rose in città tendono ad ammalarsi e perlopiù sono in genere spinose: scegliete quelle più sane, di piccolo ingombro e con poche spine. Lavanda, cisti e richiedono vasi molto capienti e attenzione nelle irrigazioni. I pelargoni, compresi quelli a foglia profumata, funzionano bene, ma dove fa molto freddo in inverno ma vanno ritirati o protetti, così come i limoni e i gelsomini (Jasminum) più delicati.
Tra i sempreverdi, raccomando in particolare, per il sole, l’arancio del Messico (Choysia ternata), Convolvolus cneorum, Pittosporum tobira e 'Nanum', Escallonia macrantha, le abelie, Loropetalum chinensis, (Myrtus communis) per il sole. Per la mezz’ombra, le gardenie (Gardenia jasminoides, G. grandiflora, G. ‘Heidi’s Klum’, G. j. Radicans e altre, ma attenzione all'acqua di irrigazione, se è calcarea dovete somministrare sali di ferro o concimi acidi, altrimenti vanno in sofferenza), le sarcococche e Iberis semperflorens, dai profumati fiori invernali, le mahonie non spinose (come Mahonia confusa ‘Narahiri’. Per l’ombra, Fatsia japonica risolverà tanti problemi. Fra gli arbusti a foglia caduca, che sono un’infinità, sono facili gli Abutilon, gli Hibiscus syracus, il suggestivo Hibiscus palustris dalla fioritura tardiva, Edgeworthia papyrifera e Corylopis pauciflora, a fioritura invernale, e le ortensie in generale.
Rampicanti leggeri
Attenzione a quelli che si attaccano da soli con ventose e radichette: possono rovinare l'intonaco o comunque se si vuole ridipingere andranno grattate via. I sempreverdi sono molto utili, ma se non fioriscono possono risultare noiosi, e soprattutto vanno lavati perché accumulano polvere. In ogni caso, per un buon risultato, date loro vasi alti, anche di quelli a mezza luna, che occupano meno spazio, bagnateli e concimateli bene. Eccone alcuni di sicuro successo: il falso gelsomino (Trachelospermum jasminoides) si adatta ad ogni esposizione ed è profumatissimo e molto robusto, però va tenuto ordinato e ogni tanto è bene lavarne il fogliame; inoltre, i suoi rami contengono lattice, per cui, se spezzati, possono sporcare vestiti, mani e pavimentazioni; le sue vigorose radici riempiono in fretta il vaso, fino a mandare la pianta in sofferenza, ma si rimedia tagliando parte della zolla e delle radici a fine inverno. Per cambiare, ci sono T. asiaticum e la sua varietà ’Luteum’, a fiore giallo chiaro, dal profumo più lieve e delicato, capaci di rifiorire un poco anche a settembre.
Ottime anche le clematidi, sempreverdi e foglia caduca, da potare diversamente a seconda della categoria a cui appartengono. Ricordate che richiedono “i piedi all'ombra e la testa al sole”. In vaso evitate però la C. armandii, oggi molto di moda, ma troppo pesante e vigorosa.
Vastissima la scelta fra i gelsomini (Jasminum), delicati o rustici, sempreverdi o a foglia caduca, fra i caprifogli, molto robusti, optando però sui meno vigorosi, come Lonicera sinensis e L. x hechrottii, sempreverdi, e L. maackii, a foglia caduca, e passiflore, ideali specialmente per le esposizioni calde (per esempio, Passiflora edulis molto rustica, P. caerulea, nei climi caldi sempreverde, nei freddi semi-sempreverde. Le ipomee: Ipomea alba, semirustica, erbacea, perenne al caldo, annuale al freddo, apre i fiori di notte, mentre Ipomea purpurea, annuale, li apre di giorno.
Deliziosi, ma delicati e quindi da ritirare in inverno, Gloriosa superba, erbacea a radice rizomatosa, Sandersonia aurantiaca, tuberosa dai fiori simili a lampioncini giallo-arancio, Tropaleolum peregrinum, dai buffi fiori irregolari gialli, Petrea volubilis, dai piccoli fiori viola in grandi grappoli, Thunbergia alata, a fiore giallo zucca con occhio nero, e T. grandiflora, dalle grandi corolle azzurro violetto.
Piuttosto rustico, Solanum crispum è rapido, carino, leggero, semi-sempreverde. Fra le rose, scegliete quelle di piccolo ingombro, poco spinose e poco sensibili alle malattie fungine, come 'New Dawn', 'Iceberg' e 'Dorothy Perkins’ (le ultime due esistono anche in versione arbustiva).
Se il problema della ventose che si attaccano ai muri non vi disturba, puntate, nei climi miti, su Ficus pumila, e su quelli freddi, sulle viti americane Parthenocissus quinquefolia, P. tricupidata) e sull’ortensia (Hydrangea petiolaris), perfetta contro i muri rivolti a Nord, ma lenta a crescere e con la necessità, come per le rose, di un vaso alto.
Perenni toste
Fra quelle di sicuro successo in vaso, vi sono, per esempio, per l’ombra-mezz’ombra, le tradescanzie, le felci, Farfugium japonicum, le violette, le primule e le pervinche (Vinca minor), a fiore violetto, bianco, rosa o porpora e anche a foglia variegata, deliziose come tappezzanti e ricadenti, per nascondere parte dei vasi.
Per il sole, Erigeron karvinskianus, Centrathus ruber e la sua verità ‘Album’, bianca, Verbena bonariensis, Sedum spectabile, i garofani, purché ben nutriti e ben bagnati, le viole da montagna (Viola cornuta), Helicrysum italicum, le santoline, Euphorbia characias wulfenii e altre euforbie, graminacee piccole come Pennisetum alopecuroides e Stipa tenuissima.
Bulbose di ogni tipo
Nei giardini, trovo siano preferibili le bulbose facili e in grado di naturalizzarsi, come muscari, oxalis, narcisi e tulipani botanici, gladioli selvatici, topinambur, ciclamini e crochi. Per ballatoi, balconi e davanzali vale invece il contrario: quasi tutti, una volta che le foglie sono appassite, vanno lasciati all'asciutto, cosa praticamente impossibile se sono piantati in vasi assieme ad altre piante e d'altro canto manca lo spazio per dedicare loro vasi tutto per loro. Ci ho provato, ma i risultati sono molto scarsi, anche se con muscari e tulipani talvolta si hanno piccole sorprese (ma fiori molto piccoli). Il mio consiglio è dunque di piantarne a bizzeffe, in tutti i vasi, molto fitti, lasciarli fiorire e poi estrarre; in alternativa, se avete un giardino vostro o di un amico, lasciare appassire le foglie, intanto concimarli, estrarli e regalarli.
I risultati migliori, secondo me, si ottengono puntando su un genere e poi declinandolo in tante varietà, tenendo conto che non fioriranno tutte nello stesso momento: per esempio, da due anni mi diverto con i tulipani, variegati, a pappagallo, con i tepali dentellati. Li scelgo in modo che abbiano un colore o una sfumatura in comune, li mescolo tutti e aspetto.
Ortaggi
Meglio partire da piantine già pronte. Le mente vanno bene in ombra-mezza ombra. Al sole potete invece coltivare basilici, pomodorini, peperoncini ed erbe aromatiche (origano, timo, maggiorana, salvia anche variegate e porpora, camomilla), borragine, rucola, melanzane, e, purché in vasi o mezzi vasi profondi, fagiolini, piselli, zucchette rampicanti e cetrioli.
Fiori annuali e biennali
Nei piccoli spazi sono indispensabili, perché regalano sorpresa e movimento. sorprese. Alcuni si autodisseminano: lasciateli fare, semmai diradando e ridistribuendo le piantine, ma anche raccogliete una parte dei semi, puliteli, metteteli in sacchetti di carta, scrivendo il nome sopra, e riseminateli voi stessi a primavera. Fra i migliori: i tagete (sui terrazzi non gelivi vanno avanti fino a Natale), le calendole, le cosmee, fiordalisi, lino (Linum narborense, che in realtà è una perenne cespitosa di breve durata, trattata come annuale), la nigella, i nasturzi (lasciate andare a seme solo i fiori più tardivi, altrimenti la pianta si esaurisce troppo presto), belle di notte (attenzione, però, diventano infestanti), le phlox, e le zinnie (non si autodisseminano).