Il lavoro impegna l’individuo mediamente otto ore al giorno e, quindi, una parte consistente della sua giornata. Quante persone si svegliano al mattino cariche e felici di recarsi sul proprio luogo di lavoro? Quante invece lo fanno già stanche e stufe al solo pensiero?
Molti studi hanno dimostrato quanto risulti fondamentale il benessere psico-fisico di un dipendente per la produttività di un’azienda.
Già nel 1948 l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) sosteneva che la salute era “lo stato di completo benessere fisico, mentale e sociale” considerando quindi la salute dell’individuo in maniera olistica.
Se ciascun datore di lavoro decidesse di investire del tempo, energie e denaro nella cura dell’equilibrio psico-fisico dei propri dipendenti, noterebbe un deciso miglioramento del clima lavorativo e un maggior rendimento sul proprio operato.
Scegli un lavoro che ami e non dovrai lavorare nemmeno un giorno della tua vita.
(Confucio)
Ma cosa s’intende per investire nel benessere dei propri dipendenti?
Un datore di lavoro, prima di decidere di avviare un’attività lavorativa, dovrebbe pensare a quali caratteristiche psico-emotive e sociali dovrebbero avere i propri dipendenti, oltre alle competenze specifiche per la mansione richiesta.
Tra le caratteristiche psico-emotive, ad esempio, vi è quella relativa alla soddisfazione dell’individuo per il lavoro richiesto, risulta necessario comprendere se il dipendente risulti appassionato e propositivo nello svolgere il proprio lavoro.
Tra le qualità sociali vi è la predisposizione alla cooperazione e collaborazione con il proprio gruppo di lavoro.
Inoltre, è necessario anche pensare all’ambiente lavorativo in cui l’individuo sarà inserito per diverse ore al giorno.
Si pensi, ad esempio, a coloro che lavorano in ufficio, in studi medici, commerciali; operatori che svolgono le loro mansioni seduti, per lo più, di fronte ad un computer e con diverse pratiche sulla scrivania da concludere. In quanti uffici si è potuto riscontrare un ambiente grigio, disordinato e di conseguenza teso dal punto di vista emotivo?
La cura per l’ambiente lavorativo risulta uno degli elementi fondamentali per un buon rendimento dei dipendenti.
Al posto del bianco o il grigio, per le pareti si potrebbe pensare alla scelta di colori tenui ma allegri; organizzare scrivanie, armadi e materiali in modo ordinato e funzionale per ciascun dipendente; ciò, infatti, potrebbe aiutare questi ultimi nell’organizzazione e nello svolgimento della propria mansione; scegliere piante allegre e colorate da porre su mobilio e scrivanie le quali, oltre a fornire un ambiente più sano e rigenerante dal punto di vista fisico, lo renderebbe anche più piacevole da osservare e da vivere.
Importante è anche pensare ad un’area destinata alla pausa pranzo/caffè.
Spesso negli ambienti di lavoro si può notare la presenza di una macchinetta del caffè, a volte quella delle merendine, un microonde e un tavolo con qualche sedia; questo perché non si dà adeguata importanza al momento della pausa.
In molti casi sembra ci si dimentichi che i lavoratori siano esseri umani che necessitano di riposo, ristoro e rigenerazione. Quindi, ove non vi è la possibilità di uscire dal luogo di lavoro per la pausa pranzo/caffè, risulterebbe utile e funzionale una stanza adibita esclusivamente per questo scopo. Non è necessario un grande budget da investire, bensì attenzione e cura nella scelta di oggetti e dettagli utili a fornire comfort e relax ai propri dipendenti.
Per quanto concerne le relazioni interpersonali sul luogo di lavoro, non sempre si ha la fortuna di avere a che fare con colleghi disponibili e collaborativi e, di conseguenza, può accadere di lavorare nervosi, infastiditi e magari non si riesce a dare risultati perfetti come si vorrebbe e/o potrebbe.
Un investimento importante, quindi, sarebbe quello di attivare periodicamente percorsi educativi utili a promuovere la cooperazione e collaborazione tra colleghi. Risulterebbe necessario che il datore di lavoro si impegni a non creare o fomentare forme di competizione tra i dipendenti e a valorizzare l’operato di ciascuno di essi motivandoli a dare il meglio di sé. All’interno di questi percorsi risulterebbe utile, inoltre, fornire occasioni per gli impiegati di esprimere le proprie idee e opinioni, difficoltà, dubbi e necessità.
Il talento ti fa vincere una partita ma l’intelligenza e il lavoro di squadra ti fanno vincere un campionato.
(Michael Jordan)
Tutto questo trasmetterebbe ai lavoratori la sensazione di essere valorizzati dal proprio datore di lavoro prima di tutto come individui, con le proprie esigenze emotive e psico-fisiche; infine, mostrerebbe nel tempo maggiore efficienza da parte del personale e quindi un incremento generale della produttività.