“Il processo di lavorazione inizia partendo da un’unica pietra, intorno alla quale sono creati dei disegni particolari, naturalmente tutte le mie creazioni sono realizzate a mano da artigiani che si tramandano, generazione dopo generazione, i propri segreti ma per le decorazioni più complesse utilizzo anche la tecnologia digitale come il programma CAD”. Architetto per professione ma designer per passione, Sherezad è conosciuta nel mondo internazionale per le creazioni scultoree dei suoi gioielli, vere e proprie opere d’arte, realizzate principalmente in oro, dai ventidue ai diciotto carati a seconda delle esigenze di progettazione.
Passionale, meticolosa e intraprendente, abbiamo incontrato la designer pakistana durante la Fashion Parade Show a Londra e siamo rimasti subito stregati dal fascino magico sprigionato dai suoi gioielli: “Creare significa potermi ispirare liberamente ai viaggi che faccio, alle città che ho visitato e alle opere d’arte che, come collezionista, sono solita comperare. Traggo ispirazione dallo stile tradizionale e contemporaneo. Il sub continente ha una ricca tradizione in gioielli e design artistici, dalle corti di Mughal al Nizam di Hyderabad agli intricati intarsi nel Taj Mahal allo Shish Mahal di Lahore, negli ultimi anni c’è stata una buona fusione delle arti orientali e occidentali non solo nel tessile e nei tessuti ma anche nei gioielli”.
Pietre preziose, intagli particolari, selezione dei materiali sono alla base di ogni sua creazione, per la quale si riconosce l’alta qualità degli standard di lusso, unita all’esclusività e all’unicità del suo prodotto: “Quando creo un gioiello immagino che ad indossarlo sia una donna esigente per la quale la qualità e il design siano fondamentali come anche l’acquisto del prodotto. Sono nel settore da oltre ventisei anni e ho avuto tantissime soddisfazioni come la possibilità di lavorare con le celebrità più importanti e sono felice che la maggior parte di loro indossi o abbia indossato uno dei miei gioielli”.
Tra le soddisfazioni ricevute, sicuramente la Pakistan Fashion Week, susseguitasi a quella milanese, ha rappresentano per Sherezad un evento importante per raccontare al mondo la storia delle sue origini e la realtà emergente del fashion nel suo Paese.
“Il Pakistan fa parte della civiltà dell'Indo, una delle più antiche civiltà di fronte a Mohenjo-daro, la città più moderna e sviluppata del suo tempo. Questa è una terra di integrazione culturale grazie ai vari insediamenti succedutisi in quello che oggi è noto come il Pakistan, un territorio molto ricco di arte, cultura e letteratura. La nostra eredità ha contribuito a plasmare e sviluppare artigiani con eccellenti capacità e attraverso l'uso delle loro mani siamo in grado di creare prodotti squisiti e magnifici. Purtroppo a causa della "Guerra al terrore" ai confini del Pakistan, negli ultimi tempi il Paese ha subito l'isolamento e questo si è rivelato un contrattempo nel costruire la consapevolezza della sua unicità ma fortunatamente c'è stato un netto miglioramento e le persone iniziano a essere consapevoli della grandezza e della opportunità in Pakistan”.
Un esempio recente è stata la collaborazione della stilista italo haitiana Stella Jean, che ha realizzato la sua nuova collezione, presentata alla Fashion Week di Milano a settembre, con le donne artigiane della remota area di Kalash, Chitral, Hunza e Gilgit, grazie al progetto “Laboratorio delle Nazioni. In questa occasione Sherezad ha partecipato alla serata evento del Green Carpet a Milano e ha avuto modo di mostrare all’Italia e al mondo la sensibilità locale del proprio Paese, rendendo unica ogni sua creazione.