L’autunno può essere per giardini e terrazzi una stagione piena di fascino e di grande bellezza, anche maggiore di quella delle stagioni precedenti, traboccanti fiori e colori. L’autunno è più discreto, ma regala emozioni improvvise, quando il fiammeggiare di certi fogliami squarcia il grigio del cielo, sbocciano i fiori tardivi, dai colori più dolci e nebulosi, maturano bacche e altri frutti. Le piante particolarmente suggestive in autunno sono molte, anzi moltissime, dagli alberi alle erbacee perenni, e quindi adatte ad ogni tipo di spazio. Conviene iniziare a pensarci, poiché i prossimi mesi sono il periodo giusto per cominciare a programmare i nuovi impianti, e anche, nei luoghi dove il terreno non gela, mettere a dimora alberi e arbusti, dopo aver controllato che le caratteristiche del proprio clima e terreno, nonché lo spazio a disposizione, siano adatti alle specie e varietà prescelte. Ricordate inoltre che l’effetto migliore si ottiene quando i fogliami autunnali - gialli, rossi, arancio e porpora - si stagliano contro le chiome dei sempreverdi, come cipressi, tassi, ginepri e altre conifere, mahonie, mirti, cotoneaster, osmanti e agrifogli, per cui se ne possedete già, cercate di inserire le nuove introduzioni nelle loro vicinanze, altrimenti, se potete, aggiungetene almeno uno o due. Il troppo stroppia: troppi fogliami autunnali vicini, senza un sempreverde come sfondo o inserito in mezzo, rischiano di creare troppa confusione, perdendo di incisività. Per lo stesso ragionamento, è possibile dar vita a un angolino autunnale anche negli spazi più ristretti (un cortile, un balcone, perfino un davanzale): può per esempio bastare anche solo una vite canadese e un sempreverde, anche piccolo, per ottenerne l’atmosfera.
Cominciamo, per chi invece non ha problemi di spazio, dagli alberi più belli per i colori che assumono le foglie in questa stagione: tra quelli di maggiori dimensioni, riservati ai giardini sufficientemente grandi, vi sono per esempio Liquidambar styraciflua e le sue varietà, il meno noto ma meraviglioso Liquidambar orientalis, l’albero dei tulipani o Liriodendron tulipifera, il carpino bianco (Carpinus betulus), i tigli, le querce americane e Gingko biloba, come pure, meno noto, Cercidiphyllum japonicum, detto “albero del cioccolato” perché le sue foglie arrotondate quando in autunno si fanno di mille colori profumano di vaniglia o caramello: a passarvi accanto, soprattutto dopo una pioggia, sembra di trovarsi in pasticceria. Vasta la scelta fra aceri, dalle specie più grandi, come l’acero saccarina (Acer saccharum) e l’acero rosso (Acer saccharinum), due specie nordamericane, ai piccoli aceri giapponesi; fra gli alberi di taglia media o piccola, suggerisco Parrotia persica, Cercis siliquastrum, dalla ricca fioritura rosa violetto in primavera, Melia azedarach o “albero dei coralli”, che però richiede climi miti; poi i sorbi, perfetti per la montagna, i ciliegi e i meli da fiore, che oltre al bel fogliame presentano piccoli frutti rossi, arancio, gialli o porpora, molto decorativi e al tempo stesso apprezzati dagli uccelli, oltre a essere incantevoli in primavera, quando sono in fiore. Anche un albero di caco non dovrebbe mancare, perlomeno in un giardino di campagna: una volta cadute le foglie, i suoi frutti rotondi brillano sui rami spogli come tanti piccoli soli arancioni.
Numerosi gli arbusti dall’intensa colorazione autunnale: i cornioli, splendidi anche in aprile-maggio, gli evonimi, i noccioli, gli Amelanchier, dalla candida fioritura in aprile, i berberis decidui, le amamelidi, dalla profumata fioritura invernale, alcuni viburni (Viburnum opulus, V. opulus ‘Fertile’, Viburnum plicatum)…senza scordare le camelie sasanqua e hiemalis: ma non per il colore delle foglie, sempreverdi, bensì per la miriade di corolle - semplici o semidoppie, dai petali leggeri nei toni del bianco, rosa e rosso, intorno a un ciuffo di stami dorati -, di cui si ricoprono in autunno e inverno.
In autunno fioriscono ancora molte rose, arbustive e rampicanti, mentre altre si caricano di bacche (cinorrodi) rosse, arancio e nere: fra queste ultime vi sono tutte le rose botaniche e le loro varietà a fiore semplice o semidoppio, le rose da paesaggio, le rose rugose, che in genere portano fiori e frutti assieme fin dall’estate. Producono bacche che in questa stagione maturano e si colorano - di rosso, arancio, giallo, bianco, rosa e violetto a seconda della specie e varietà - anche le callicarpe, le sinforine, i cotoneaster, i piracanta e tanti altri arbusti.
Le ortensie, invece, in autunno diventano magnifiche sia per le foglie gialle, arancio o rosse, sia per le infiorescenze che, seccando, si fanno verdoline, rosate, rosso porpora: in particolar modo le macrophylla, le quercifolia (Hydrangea quercifolia), le cui grosse foglie lobate diventano rosso-arancio-porpora quanto più sono al sole (sono fra le ortensie che lo reggono meglio), le arborescens, le panicolata, tra cui Hydrangea paniculata ‘Limelight’, dalle infiorescenze verdoline e leggere. Tra i rampicanti, indossano foglie autunnali sfolgoranti i glicini, le passiflore, il caprifoglio invernale (Lonicera fragrantissima), la graziosa Akebia quinata, le viti americane (Parthenocissus quinquefolia, P. robusta e P. tricuspidata) e le viti ornamentali (Vitis coignetiae e sue varietà).
Sono invece spettacolari soprattutto in autunno, quando le loro infiorescenze leggere danzano alla prima brezza, le graminacee ornamentali, in particolare i miscanthus, i penniseti, Muhlenbergia capillaris, una nuvoletta rosa-porpora, da piantare in bordure o distese, inframmezzate da macchie di fiori tardivi, perenni e annuali, come dalie (di ogni forma, altezza e sfumatura), emerocallidi, nerine bianche o rosa, zinnie e tagete, aster nei toni del bianco, rosa e viola, anemoni giapponesi rosa e bianchi, echinacee e rudbeckie, dalle tinte vivaci e belle anche una volta seccate; e, ancora, l’esuberante topinambur (Helianthus tuberosus), che siamo abituati a vedere fiorire lungo i fossi e negli orti, e i graziosi Tricyrtis (T. hirta, T. formosana), simili a piccole orchidee tigrate. Tra le bulbose più piccine, perfette per sottobosco e prati, ma anche per ciotole e cassette, potete scegliere fra i ciclamini, anche profumati, i colchici, i crochi, la scilla autunnale, Zephyranthes candida, e Sternbergia lutea, non facilissima da accostare, tuttavia, essendo di un giallo molto vivace, quasi aranciato, con foglie verde lucido. Si mettono a dimora fra la primavera e la fine dell’estate, quindi pensateci per tempo.