Cominciate col fare ciò che è necessario,
poi ciò che è possibile.
E all'improvviso,
vi sorprenderete a fare l'impossibile.(San Francesco d'Assisi)
Le persone sono abituate a pensare che, per fare dei cambiamenti importanti che portino risultati eccellenti e ben visibili a tutti, sia necessario prendere decisioni drastiche che, dall’oggi al domani, modificano la loro vita.
- Da lunedì mi metto a dieta…
- Mi iscrivo in palestra così mi rimetto in forma…
- Da domani terrò la casa e la scrivania in ordine…
- Dal prossimo mese prenderò nota di tutte le spese, così evito di andare in rosso e finalmente risparmierò per comprarmi l’auto nuova...
- Il prossimo anno ricomincio a studiare…
Se questi pensieri ti risuonano famigliari e ti sei rispecchiato, almeno una volta nella vita, in una di queste situazioni, questo articolo è per te. Pensare ai grandi progetti (perderò 10 kg) è una cosa esaltante e gratificante. Al contrario ridurre il consumo quotidiano di zuccheri raffinati sembra un progetto troppo piccolo o difficile o triste. L’essere umano ama pensare in grande, però fa fatica a portare a termine con costanza piccoli impegni quotidiani.
Questo è quanto ho scoperto nelle esperienze di trasformazione con i miei clienti: le diete - ahimè! - falliscono dopo qualche mese o addirittura settimane; le palestre spesso vengono disertate e, per quanto riguarda l’arte di tenere in ordine, tutti vorremmo che venisse la fatina buona (o una capace domestica!) che sistemasse tutto quanto, dai libri al cambio di stagione nell’armadio. E va a finire che l’auto - complici le fantastiche e pressanti offerte su televisione e social network - la compri a rate, con il risultato che il tuo conto corrente andrà in rosso ancora più spesso di prima.
Come ho scritto nel mio primo libro Spaceclearing, le grandi svolte avvengono quasi sempre per caso e iniziano con piccoli avvenimenti, quasi insignificanti. Ad esempio, il cambiamento nella mia vita è iniziato quando ho regalato alla biblioteca di zona alcuni scatoloni di libri e ho donato la gran parte dei vestiti che avevo nell’armadio ad un ente benefico perché avevo bisogno di fare spazio e ordine intorno a me. E ho scoperto che, con lo spazio e l’ordine creato intorno a me, a poco a poco, tutta la mia vita si è trasformata. Dando l’avvio ad una realtà inaspettatamente diversa.
Queste azioni - all’apparenza semplici - fatte con la giusta consapevolezza innescano una trasformazione così profonda che oggi mi sento di affermare che, al posto delle cianfrusaglie, ognuno di noi può fare spazio alle cose che desidera di più. La mia realtà è diventata molto più ricca proprio nel momento in cui ho fatto a meno di tante cose. E la mia vita ha cominciato ad essere piena di armonia perché l’armonia che ho creato nella mia casa è lo specchio di un’armonia che sono riuscita a creare dentro me stessa.
Questo approccio al cambiamento vale per ogni ambito. Imparare a praticare lo yoga - ad esempio - o a suonare uno strumento o qualunque altra disciplina, implica impegno e dedizione. È la decisione interiore di mettere tutto te stesso per portare a termine il tuo progetto che ti fa arrivare al compimento dell’impresa. Fino a quando arriva un giorno in cui senti che ce la stai facendo. Sali sulla bilancia e hai perso i chili che desideravi.
È interessante notare che la parola cambiamento deriva dal greco “cambein”, “dare una svolta”. Puoi cambiare te stesso e tutta la tua vita: è semplice.
Inizia dalle piccole cose. Smetti di crogiolarti negli alibi e nelle lamentele e, partendo dal momento presente, dai inizio al cambiamento, fai svoltare la tua vita. Anche rimettendo in ordine un semplice cassetto. Perché, come dice il proverbio cinese: “Possiamo scegliere quello che vogliamo seminare. Ma siamo obbligati a mietere quello che abbiamo piantato”.