La manifestazione è nata nel 1995, da un’idea di Neri Torrigiani, promossa dalla principessa Giorgiana Corsini, principalmente per rivalutare e dare nuovo impulso alla figura dell’artigiano e del suo lavoro, considerandolo alta espressione di qualità e di tecnica, insistendo sull’idea di un artigianato che si modernizza, senza con questo dimenticare la tradizione. Il verde e l’oro dominano questa edizione di Artigianato e Palazzo 2019, la venticinquesima, che si svolge al Giardino Corsini a Firenze.

Ha un sottotitolo, Memorie di Russia a Firenze, che ci indica la ragione di questo splendido abbinamento di colori, lo stesso che troviamo sulla locandina della manifestazione. Verde è il colore della malachite, splendida pietra che, accostata all’oro, adornava molte suppellettili del palazzo dei Demidoff. Acquistate in seguito da Stibbert, arricchiscono la sua collezione, ora Museo. Notevole un grande tavolo di malachite, che necessita di essere restaurato.

Giusto Manetti Battiloro cura la mostra principe della 25ma edizione, mettendo in scena questo metallo prezioso e la sua trasformazione in foglia d’oro tramite il talento degli artigiani e la macchina di Leonardo da Vinci, di cui quest’anno si celebra il cinquecentesimo anniversario dalla morte.

Leonardo per primo pensò di meccanizzare il mestiere del battiloro. Arte antichissima che raggiunse nella Firenze rinascimentale la sua massima importanza. Egli progettò una macchina capace di ridurre notevolmente lo spessore del prezioso metallo (da 500 a 30 micron). L’intento era quello di migliorare le condizioni di lavoro degli artigiani e di aumentare la produttività delle botteghe.

Basandosi sui disegni del Codice Atlantico la famiglia Manetti - che da quindici generazioni pratica quest’arte - ha ricostruito la sua celebre macchina: un capolavoro di ingegneria meccanica pensato per la produzione di lamine da sbalzo da cui trarre la foglia d’oro, medaglie e monete.

Come molti altri progetti, da Leonardo disegnati ma mai realizzati, questa macchina raggiunge perfettamente lo scopo. E permette al pubblico di penetrare nei segreti di un mestiere che da migliaia di anni produce bellezza, affascina e conquista.

Nei giardini di Villa Corsini al Prato viene mostrato il processo produttivo complesso che in dieci ore di lavorazione porta l’oro (fuso a oltre 1000 gradi) ad assottigliarsi progressivamente fino a ridursi a una lamina che il respiro solamente fa corrugare. La foglia d’oro così ottenuta è quindi usata da artigiani esperti per dorare legno, stucchi, arredi ed elementi architettonici. Le mani sapienti di Simone Benforti ricreano sotto gli occhi dei visitatori l’Uomo Vitruviano di Leonardo.

La foglia d’oro prodotta a Firenze da Giusto Manetti è impiegata nei più prestigiosi edifici del mondo, da Versailles all’Ermitage; dal Cremlino alla Chiesa del Santo Sepolcro; dal Rockefeller Building alla Fondazione Prada.

Tante le altre iniziative di questa venticinquesima edizione, legata a tutto ciò che è il “sapere fare con le mani”, in festa per le cosiddette “nozze di vermeil”, dal nome di una raffinata tecnica di doratura dell’argento ideata in Francia alla metà del Settecento. Oltre a riunire nel seicentesco Giardino una nuova selezione di circa 100 artigiani italiani e stranieri che saranno al lavoro nei loro angoli di laboratorio con dimostrazioni dal vivo di lavorazioni manuali, c’è anche il sostegno per le Memorie di Russia a Firenze, sotto forma di raccolta fondi per il recupero e la conservazione, da parte dell’Associazione Villa Corsini, di alcune opere d’arte fra quelle rimaste a testimonianza del forte legame culturale tra Firenze e la comunità russa nel corso dell’800 e fino ai primi del ‘900. In particolare, l’obiettivo, quest’anno, è raggiungere oltre 308.000 euro per sostenere gli urgenti interventi di restauro dell’Emiciclo del Cimitero Evangelico agli Allori, il completamento dei restauri della Chiesa della Natività di Nostro Signore Gesù e San Nicola Taumaturgo e la conservazione dei capolavori della Collezione Demidoff conservati al Museo Stibbert.

Partecipando alla campagna, i donatori diventeranno parte attiva della storia di Artigianato e Palazzo, ma anche di Firenze, poiché i loro nomi rimarranno iscritti in questi importanti luoghi della memoria, testimoni della storia fiorentina e dei profondi scambi culturali della Città con la comunità russa.

Sono, inoltre, proposti appuntamenti quotidiani di Ricette di famiglia della cucina tradizionale russa. Gli chef e le cuoche di Desinare, nella cucina allestita da Riccardo Barthel, propongono le ricette della tradizione russa legate ai ricordi familiari di personaggi internazionali. Il liveshow cooking è seguito all’interno della mostra da degustazioni nel Giardinetto delle Rose, offerte al pubblico su piatti in porcellana inediti, risultato di un lavoro congiunto di due storiche prestigiose aziende del territorio fiorentino, la Richard Ginori e la Manetti Battiloro. Tornano quest’anno tutti i giorni anche gli appuntamenti con i libri di cucina.

A raccontare la contemporaneità del mondo artigiano, dieci Blogger internazionali under 35, vincitori del format Blogs&Crafts, alla sua quarta edizione. Questo concorso seleziona dieci artigiani under 35, scelti tra i migliori talenti per la loro capacità di innovare la tradizione con tecniche avanzate. Al lavoro durante la manifestazione, espongono le loro creazioni in una Limonaia del Giardino Corsini. I bloggers documentano in tempo reale questi artigiani al lavoro, ma anche la mostra, le sue curiosità e i tanti appuntamenti che si svolgono qui.

Premiazioni

La mostra prevede, inoltre, l’assegnazione del “Premio Perseo – Banca CR Firenze” all’espositore più apprezzato dal pubblico; e del Premio del Comitato Promotore per lo stand più interessante che si aggiudicherà uno stand omaggio nell’edizione del 2020.

Tavole Rotonde

Quando a Firenze si parlava Russo: al Giardinetto delle Rose, nell’ambito della raccolta fondi per le Memorie di Russia a Firenze, chairman Francesco Giani (Console Onorario della Federazione Russa a Pisa) venerdì 17 maggio, e sabato 18, “Dall’Housekeeping al restauro scientifico: un universo al servizio del patrimonio artistico delle dimore storiche”, chairman: Cristina Acidini.

Concludiamo con la fondamentale caratteristica che differenzia questa mostra di Artigianato da altri eventi simili, anch’essi prestigiosi.

È vincente perché denota la grande passione della principessa Corsini per l’Artigianato, insignita quest’anno, come riconoscimento, del fiorino d’oro dal Sindaco Nardella: avere aperto casa, il suo prestigioso palazzo con giardino, per fornire uno scenario di bellezza entro il quale far esibire, valorizzandone così l’operato, valenti Artigiani italiani e stranieri. Uno scambio di generosità, in cui i proventi di questa manifestazione ricadono sulla conservazione di architetture, spazi verdi e manufatti usurati dal tempo che richiedono una cura costante per essere preservati dal degrado.