Massimo De Carlo è lieta di presentare Chorus, la prima mostra personale di Ruby Neri con la galleria e il suo debutto nel Regno Unito. Chorus si spiega come in un giardino surreale, a metà tra il rituale, la danza e l’evasione. Le opere scultoree di Neri e i disegni che le accompagnano evocano uno spazio vividamente animato e al contempo profondamente introspettivo.
Le composizioni compatte di Neri presentano figure accuratamente coreografate, scolpite come fossero bouquet: corpi femminili che si intrecciano, si fondono e sbocciano in composizioni floreali. Queste opere sono allo stesso tempo celebrative e catartiche, invitandoci in uno scenario emotivamente complesso che riflette la prospettiva dell’artista come donna nella società contemporanea.
Chorus possiede una sensibilità shakespeariana: un giardino inglese reimmaginato attraverso lo sguardo di un drammaturgo, dove artificio e intimità convivono. Le sculture in ceramica di Neri formano una sorta di “recinto formato da ragazze,” una coreografia di figure che contemporaneamente invitano e sorvegliano. Sfuggendo alla funzionalità tradizionale, questi vasi agiscono come barriere e passaggi, le loro forme proteggono racconti interiori. La postura, la smaltatura e i gesti di ogni figura indicano una certa vulnerabilità, mascherata da una facciata – un gioco di destrezza emotiva che oscilla tra difesa e rivelazione.
Le recenti sperimentazioni sulla tonalità rivelano un cambiamento nella palette di Neri. Le recenti sperimentazioni sulla tonalità rivelano un cambiamento nella palette di Neri. Le zuccherose tinte pop delle opere precedenti sono sostituite qui da toni più intensi e profondi, organici, terrosi e psicologicamente complessi. La stratificazione di smalti opachi crea una superficie strutturata che assorbe e riflette la luce, conferendo alle opere una profondità sottile, quasi malinconica.
Insieme alle sculture, i pastelli su carta di Neri ampliano il dialogo. Compatti e fortemente figurativi, i disegni rispecchiano i temi delle sculture. Mentre la qualità soffice e ariosa dei pastelli contrasta con la solidità delle ceramiche, entrambe le opere condividono un’energia dinamica e coreografata. Insieme, mappano un giardino psicologico in cui figure e natura si mescolano, incarnando la complessità degli stati d’animo, delle relazioni e della vita quotidiana.
Il movimento è un motivo ricorrente in tutta la mostra, rappresentato da simboli come cavalli e figure in azione – che danzano, si siedono o si fermano a metà gesto. Questi elementi evocano un senso di flusso perpetuo, catturando momenti di transizione e riflessione. Questa dinamica rispecchia anche il processo creativo di Neri, in cui disegni e sculture vengono sviluppati simultaneamente, influenzandosi a vicenda.
In Chorus, Ruby Neri ci invita a unirci alla danza catartica del suo giardino, uno spazio di evasione e riflessione. In un’atmosfera vibrante e meditativa, personale e universale. Le figure, con le loro personalità sfaccettate, riflettono i dialoghi interiori che noi tutti viviamo – audaci e assertive in un momento, interiori e ritirate in quello successivo. Attraverso questo corpo di opere profondamente introspettivo ma accessibile, Neri esplora le sfide e la bellezza della vita quotidiana, trasformando il banale in un terreno emotivo.