“Pessimista con l'intelligenza ma ottimista per la volontà.” Un Monumento dedicato ad Antonio Gramsci nel Bronx di New York.
Una grande piattaforma di legno si estende a Forest Houses, quartiere del Bronx di New York, e si avvinghia come un serpente tra il verde del parco. All’entrata dei gran murales, dipinto da artisti locali, incuriosiscono a scoprire le numerose costruzioni sopra questo palco gigante. Il viso e il nome di Antonio Gramsci, politico, filosofo e giornalista sardo dipinto e sotto la scritta “The Gramsci Monument” sono illuminanti.
Cosa ci fa però un Monumento a Gramsci nel Bronx? E poi costruito da chi? E Perché? Thomas Hirschhorn, artista svizzero, è il “colpevole”. Piuttosto famoso nel suo ambiente per aver creato altri progetti simili dedicati a Spinoza (ad Amsterdam), Deleuze (ad Avignone) e Bataille (a Kassel), quest’anno si è avventurato nel quartiere più controverso di New York per creare un intero parco dedicato questo luminare Italiano. L’idea nasce dalla concezione dell’arte come elemento indispensabile per lo spazio pubblico. Visione che soprattutto in una città come New York, in cui regna una certa universalità, necessità di un applicazione particolare. Hirschhorn, infatti, intende l’universalità “non come un porto di sogni, ma come una bella e assoluta idea che si deve conquistare e riorganizzare tutti i giorni nuovamente”, proprio come il Gramsci Monument che sarà in continuo ampliamento fino alla fine del progetto previsto per il 15 Settembre.
La struttura, fatta di legno compensato, plexiglass, nastro adesivo e altri materiali poveri, ospita uno spazio espositivo, un’internet cafe, un ambiente di lavoro, una lounge, una libreria, il Gramsci Bar, una serie di sculture e addirittura la propria stazione radiofonica (accessibile anche dal web). Tutti i giorni è offerto un ricco programma culturale che va dai reading a lezioni di filosofia, laboratori didattici e concerti di musica, spettacoli teatrali e seminari sull’arte e la cucina; il bar serve un “aperitivo intellettuale“ tutte le sere. Dove non c’era niente, ora c’è un ricco polo culturale. Ed è esattamente quello che Hirschhorn voleva raggiungere. In un’intervista al New Times spiega: “Gramsci credeva nel valore della cultura e dell'insegnamento per liberare gli oppressi. Ecco, se riesco a far riflettere sulla potenza dell'arte e della letteratura, io sono felice. Ho ottenuto quel che volevo".
I visitatori possono, infatti, consultare più di 500 libri di e su Antonio Gramsci, accedere liberamente a internet, partecipare a workshop di vario genere, riposarsi o conversare nella lounge, vedere alcuni oggetti personali di Gramsci, incontrarsi a bar che offre cibo a buon prezzo cucinato dai residenti del posto o semplicemente passare un po’ di tempo a curiosare gli infiniti graffiti e striscioni allestiti per l’intero parco.
L’intento di Hirschhorn quindi non è una decisione politica ma artistica: offrire al grande pubblico la possibilità di sperimentare il valore dell’arte per il bene pubblico, di esplorare il pensiero di un politico e filosofo Marxista attraverso la partecipazione attiva e il coinvolgimento della comunità locale e di scoprire l’interazione come valore aggiunto alla vita comune. Alla fine del suo ciclo, il Gramsci Monument sarà smontato e regalato ai residenti di Forest Houses con la speranza di aver lasciato una traccia significativa e di entrare nella memoria collettiva, non solo in termini visivi, ma anche sociali.
Gramsci Monument
Forest Houses, Bronx
163 rd / 165th Street
New York 10456 Stati Uniti
Orario di apertura
Tutti i giorni dalle 10 alle 19, entrata gratuita