Tube Culture Hall è lieta di presentare Booth un progetto pop up, nomade che intende esporre le proprie iniziative in diverse sedi italiane ed estere. I progetti speciali legati a giovani artisti selezionati dalla galleria milanese verranno presentati di volta in volta in città e luoghi diversi.

Per la sua seconda esposizione, Booth inaugurerà il 30 Gennaio nel quartiere Isola di Milano in via L.P. Lambertenghi, 6 con la mostra personale Divining the darkness di Zayn Qahtani (1997 Bahrain), che vive e lavora a Londra.

Le 7 opere esposte conducono in un intimo viaggio nel paesaggio psicologico dell’oscurità, attraverso pratiche magiche e rituali. Con l’uso del disegno, della pittura e della scultura l’artista sfida e medita sui sentimenti segreti ed intensi che sovrastano la psiche umana quando è immersa nel buio. Piangere, dormire, pregare e toccare fisicamente sono atti personali di divinazione, finalizzati a catalizzare riflessioni, dolore e guarigione alla ricerca di barlumi di luce.

Il cuore del lavoro di Zayn è uno sforzo diligente di archiviazione sinestetica. Le opere appaiono come scoperte archeologiche e non creazioni alludendo ad una vita oltre l’autore. Questo diventa evidente nell’uso della materia: carta realizzata da alberi di dattero del Bahrain, bioplastiche derivate da canna da zucchero, pigmenti provenienti da cristalli, metalli, piante e terra. Tutto si mescola per formare oggetti animistici di divinazione criptografata e narrazione illusoria.

Zayn Qahtani ha un master in Scultura al The Royal College of Art (UK) e termina The Drawing Intensive alla Royal Drawing School (UK) dopo la laurea in Fashion Design alla Royal University for Women (BH).