Tube Culture Hall è lieta di annunciare la sua nuova mostra I want you to be weak, as weak as I am, che presenta opere delle artiste Gill Button, Cecilia Fiona, Ellie Kayu Ng, Gal Schindler e Melania Toma.

Curata da Vittoria Beltrame, la mostra esplora tematiche di natura psicologica legate alla nozione della vulnerabilità vista come un punto di forza, dove esprimere i propri sentimenti è una forma di coraggio. Condividere i propri pensieri intimi può essere scoraggiante ed intimorire, ma mettersi in gioco ed essere vulnerabili di fronte al rifiuto è una delle più grandi dimostrazioni di audacia.

Il titolo della mostra è una frase tratta dal libro di Milan Kundera L'Insostenibile leggerezza dell'essere, dove l'intera storia contrappone la leggerezza d'animo dei personaggi alla loro "pesantezza".

Il libro evidenzia il complesso equilibrio tra queste due facce della stessa medaglia, ed al contempo esprime il complicato processo decisionale della vita, in particolare dell’amore. L’opera di Kundera sembra toccare argomenti inizalmente affrontati dal filosofo Friedrich Nietzsche, come il nichilismo, la cui idea di vivere un’esistenza senza senso è scoraggiante tanto quanto l'idea di vivere la stessa vita più e più volte. Ciò esorta il lettore a fare scelte ponderate senza lasciare spazio a rimpianti. Una specie di Carpe Diem mescolato ad un po' di Amor fati, dove possiamo affidare le nostre vite al destino, o ancor meglio generare il cambiamento che ci permetta di ottenere ciò che desideriamo veramente. L'unico modo per farlo è quindi essere vulnerabili, accettare i fallimenti ed imparare dagli errori.

Questa mostra, caratterizzata da un intricato mix di astratto, figurativo ed un tocco di surreale, vuole esplorare queste tematiche con opere altamente evocative create dalle cinque artiste esposte, riflettendo sulla “tenerezza” e la “durezza” che si vanno ad esaminare nella mostra. L’esposizione esplora l’idea che la comunicazione e l'autoespressione attraverso l'arte siano una dimostrazione di forza. Le artiste, consentendo al pubblico di ammirare le proprie opere che parlano delle loro emozioni e idee più profonde, sono aperte ad essere vulnerabili e quindi incredibilmente forti.