Le montagne e gli altopiani della Castilla-La Mancha sembrano voler proteggere uno dei tesori più autentici della Spagna, una città piccola e invitante, splendidamente arroccata sulle pendici di uno sperone roccioso tra due fiumi. Cuenca si trova a poca distanza da Madrid, ma sembra di allontanarsi anni luce dalla capitale quando ci si perde tra le stradine medievali e ci si affaccia sulle impressionanti pareti a picco sulle vallate sottostanti.
I fiumi Jucar e Huecar formano due maestosi canyon prima di unirsi ai piedi di una piccola altura che ospita la parte antica della città. Cuenca si fonde con l'aspro paesaggio che la ospita, che ne caratterizza passato e presente in un importante ruolo di fortezza naturale. Fondata dai romani ed occupata dagli arabi, la strategica Cuenca venne riconquistata dal re di Castiglia Alfonso VIII solo nel 1177.
Arrivando da Madrid la città si materializza quasi inaspettata, nascosta com'è dalle sue montagne. La parte moderna, adagiata in prossimità della confluenza dei due fiumi, fa da contorno al centro storico, che domina la vista dall'alto delle scoscese pareti delle gole. Tutto intorno, una natura forte, fiera, selvaggia, a tratti incontaminata.
Un ottimo modo per approcciare l'ardita Cuenca è risalire dall'esterno la valle del rio Huecar fino al ponte di San Pablo, che penetra i fianchi della città dall'alto. Il ponte è anche uno dei punti migliori per osservare le tipiche “Casas Colgadas”, letteralmente “Case Sospese”, abitazioni tipiche del luogo, straordinariamente aggrappate ai margini del precipizio. Con i loro balconi a strapiombo, questi piccoli miracoli architettonici rappresentano uno dei simboli di Cuenca e sono inseriti da oltre vent'anni nella lista dei siti patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.
Superato il ponte, inizia il centro storico, un dedalo di stradine e piazze pittoresche circondate da antichi edifici in stile tipicamente spagnolo. Il cuore religioso della città è la spettacolare Cattedrale di Santa Maria e San Julian, edificata a partire dal 1196 sul luogo in cui sorgeva l'antica moschea. Si tratta di uno dei primi esempi di architettura gotica in Spagna, anche se l'edificio che vediamo oggi è il risultato di numerosi interventi successivi che hanno inserito elementi barocchi e modificato la struttura originale.
Dalla cattedrale si può continuare a salire fino a raggiungere il quartiere “Castello”, il più alto della città, da cui si ammirano viste strepitose dell'abitato abbracciato dai suoi enormi canyon. Il tramonto da uno dei punti panoramici situati lungo i sentieri che si diramano sulle montagne è uno spettacolo unico, con le strane formazioni rocciose che si colorano di rosso mentre cominciano ad accendersi le luci della città.
Il centro di Cuenca è rappresentato dalla bella e colorata Plaza Mayor, con il palazzo governativo che costituisce al tempo stesso limite inferiore e principale accesso allo spazio pubblico. Da qui si può partire alla scoperta dei numerosi locali e ristoranti che animano le serate. La cucina locale, semplice e decisa, è considerata una delle migliori della regione e dell'intera Spagna.
Immersa nel parco naturale “Serrania di Cuenca”, la città è una base ideale per cimentarsi in attività all'aria aperta tra scenari meravigliosi. Percorsi di trekking ben segnalati e adatti a tutti permettono di esplorare le montagne e le vallate, mentre i più avventurosi possono scalare le pareti delle gole partecipando a escursioni organizzate. Situata a circa 30 chilometri da Cuenca, la “Città Incantata” è da inserire tra le mete imperdibili del parco. Si tratta di una vasta area caratterizzata dalla presenza di bizzarre formazioni rocciose scolpite da acqua, vento e ghiaccio nel corso dei secoli. Le forme ricordano oggetti, animali e persone, risvegliando l'immaginazione del visitatore.
Cuenca è una città vivace tutto l'anno, ma in due occasioni le strade e le piazze si riempono dell'atmosfera tipica delle feste popolari spagnole. Molto attesi sono i riti della Settimana Santa, che culminano nella processione del Venerdì, definita “Las Turbas”. In questo periodo la popolazione raddoppia, come durante i giorni che precedono il 21 settembre, giorno di San Matteo, in cui si celebra la riconquista della città dal dominio arabo.
Non lontana da Madrid ma ancora poco conosciuta a livello internazionale, la “città che domina i canyon” non manca di sorprendere e ammaliare chiunque si avventuri da queste parti. Cuenca è un'esperienza di Spagna vera, un luogo dove storia, arte e natura si fondono dando vita a scenari da favola, tradizioni secolari e un'atmosfera vivace e coinvolgente.