“Per capire meglio Milano bisogna tuffarvisi dentro. Tuffarvisi, non guardarla come un’opera d’arte”.
Percorrendo i camminamenti del Duomo di Milano
si ha davvero l’impressione che le parole dello scrittore Guido Piovene riecheggino a ogni passo.
Considerata la chiesa gotica più famosa in Europa, l’imponenza della cattedrale milanese si percepisce a primo impatto. Il verticalismo delle centotrentacinque guglie, erette tra il quindicesimo e il diciottesimo secolo, ci costringono a innalzare lo sguardo verso la sua spirituale bellezza. Ogni dettaglio architettonico e decorativo testimonia una tradizione scultorea che merita sicuramente una visita alle terrazze. L’unicità del Duomo risiede infatti soprattutto nella suggestiva passeggiata che è possibile percorrere tra le guglie: un’esperienza davvero straordinaria.
La visita dall’alto mostra una visuale su Milano completamente nuova, ma soprattutto permette a tutti gli esperti e gli appassionati dell’arte di poter ammirare da vicino questo autentico capolavoro. Attraverso l’ascensore costruito nel contrafforte est del braccio nord del transetto, i visitatori si preparano a godere di una magnifica vista tra i ricami di statue, guglie, pinnacoli e archi rampanti. La prima statua con la quale si familiarizza è quella di Marco Carelli, ricco mercante di tessuti che devolse la maggior parte dei suoi averi alla Fabbrica del Duomo. Considerato il capostipite di tutti i donatori, tra il 1397 e il 1404 venne innalzata, in suo onere, la guglia Carelli, la più antica della cattedrale.
Percorrendo la zona dell’abside si rimane sorpresi dalla guglia che raffigura la statua del martire Hermes: a differenza di tutte le altre statue, questa è infatti l’unica ad avere lo sguardo concentrato sulla colomba, che il santo raffigurato ha tra le mani, simbolo di pace e dello Spirito Santo. Opera di un concorso bandito dalla Veneranda Fabbrica del Duomo nel lontano 1952, il progetto di questa statua era stato vinto da una giovane ragazza siciliana cresciuta sotto i maestri di Brera.
Naturalmente la guglia che desta maggiore interesse tra i visitatori è quella Maggiore, dove viene portata in trionfo la scultura in lamina dorato della Madonnina, che chiede al cielo la benedizione della città di Milano. Costruita tra il 1765 e il 1769, questa guglia ha decretato i 108,50 metri di altezza del Duomo, coronando il tiburio del lanternino in maniera eccelsa. La Madonna, realizzata dallo scultore Giuseppe Perego, dall’intagliatore Giuseppe Antignani e dall’orafo Giuseppe Bini, è circondata da quattro gugliotti, sui quali si pongono quattro figure: Gioacchino suo padre, l’arcangelo Gabriele suo messaggero, San Quintiliano che rappresenta i martiri della Fede, un santo guerriero che rappresenta i difensori della Fede. In particolar modo, le figure dei vari angeli, che circondano e vegliano sulla Vergine, scolpiti in svariate pose, rappresentano i messaggeri e i custodi di un luogo simbolo dell’arte italiana.
Da questa prospettiva è possibile ammirare anche la varietà cromatica che il marmo di Candoglia, utilizzato per la costruzione del Duomo, riflette alla luce del sole. La dimensione imponente della cattedrale con il suo color bianco/ grigio, percepita dalla visuale della Piazza, diviene infatti quasi impercettibile, osservata dalle terrazze, dove ben si osservano le striature rosa del marmo, dovute alla presenza diffusa di ossido di ferro entro il marmo stesso.
Per tutti coloro che vogliano contribuire a custodire questo tesoro, è possibile anche adottare una guglia, selezionandola direttamente dal sito online. Una scelta davvero unica che rimarrà scolpita nella pietra.