È Marco Ragini, tecnico UEFA “Pro”, che nella stagione 2018 guiderà l’Ulanbaator FC, squadra di calcio del paese di Gengis Khan.
Per Ragini, sammarinese di nascita, che ha acquisito la licenza da tecnico UEFA-Pro a Coverciano nel 2012, questo è solo l’ultimo di una lunga serie di incarichi in giro per il mondo. Dal 2008 a oggi Marco Ragini ha allenato in Svizzera (Locarno, Chiasso e in massima serie Bellinzona), Lituania (Fk Dainava), Slovacchia (Dolny Kubin), Congo (Ac Ujana) e Nigeria, dove nel 2017 è stato alla guida del Garden City Panthers.
Ora è arrivato per lui il momento di una nuova avventura, in un nuovo continente, quello asiatico. In Mongolia Ragini prende il posto del giapponese Jun Fukuda sulla panchina dell’Fc Ulanbaator, con un contratto annuale. Prima di partire per la nuova avventura, alla tv sammarinese Ragini ha mostrato ottimismo e voglia di far bene in questa nuova esperienza.
"È un’altra sfida. Un campionato non molto lungo, perché dura solo sette mesi, ma ci sarà il modo, spero, di mettersi in evidenza e soprattutto raggiungere l’obiettivo di vincere. La dirigenza sta allestendo una squadra che possa avere le carte in regola per vincere il campionato o almeno arrivare fino alla fine tra le prime tre".
L’obiettivo dell’undici di Ragini, per il campionato che inizierà a fine aprile, è quindi lo scudetto, anche se nella scorsa stagione i biancorossi di Ulan Bator hanno lottato fino all’ultimo per non retrocedere e si sono salvati solo grazie alla vittoria nei playout.
Nel campionato mongolo però la fa da padrone un’altra squadra di Ulan Bator (in totale sono ben sette le compagini della capitale mongola), nata nel 1948 come collettivo sportivo della centrale elettrica della città. È l’Erchiim, che tradotto significa “energia”, vincitore degli ultimi tre scudetti consecutivi e anche il primo (e unico) club mongolo ad essere arrivato alla fase a gruppi dell’AFC cup, secondo torneo continentale dell’Asia, giocando i propri incontri casalinghi nello storico stadio all’ombra della centrale elettrica dove iniziò la sua storia. Un particolare esotico in più nella collezione di Ragini, che nel 2016 si trovò costretto ad abbandonare il suo incarico di mister dell’Ujana a causa della guerra civile scoppiata nel paese africano.
In Mongolia la situazione è decisamente più tranquilla e l’unico pericolo, per il momento, è quello climatico, visto che Ulan Bator è la capitale più fredda del mondo. Il massimo campionato calcistico mongolo, la Mongolian National Premier League, si disputa da aprile a ottobre e conta 10 squadre. L’edizione del 2018 sarà speciale, perché la cinquantesima nella storia.
La squadra prima classificata oltre a fregiarsi del titolo di campione nazionale si qualifica ai playloff di qualificazione alla fase a gruppi dell’ AFC Cup, il secondo torneo asiatico per club. Le ultime due squadre retrocedono in prima divisione, mentre la terzultima classificata disputa lo spareggio con la terza classificata di quest’ultima per l’ultimo posto nel massimo campionato.