L'edizione invernale di Pitti Uomo, la più importante delle due sessioni che si svolgono ogni anno, è stata presentata, a gennaio 2018, all’interno della Fortezza come se fosse un film festival, con cartelloni che hanno tradotto in immagini visionari e innovativi reparti quali Touch, Unconventional, L’altro Uomo, Open, My factory, Futuro Maschile, per facilitare la comprensione di ciò che era presente in ogni sezione. Non solo: la scritta Pitti live movie ha fatto intendere che la fiera stessa, nel suo svolgersi, fosse un film dal vivo e in cui fossero i visitatori a giocare un ruolo importante.
Molti espositori hanno guardato più allo sport che al cinema: sport estremo per l’ospite di Roberto Ricci allo stand RRD, il kiteboarder olandese Jerrie Van DeKop, che viaggia per tutto il mondo inseguendo il vento. Jerrie ha portato l’attenzione sul tema del riscaldamento globale e in particolare sulla desertificazione del suolo che ha colpito gravemente le regioni intorno al Kilimangiaro. “Non toglietemi il vento... Io sono disposto ad andare a cercarlo perché lui mi porterà dove è nascosta l’acqua. Se siamo riusciti a riscaldare la terra sono convinto che riusciremo anche a raffreddarla”. Così nasce la sua avventura green, per la quale utilizza le attrezzature tecniche da kitesurf firmate RRD - Roberto Ricci Design. Questo brand ha realizzato per 25 anni tavole da surf e il patron che condivide gli obiettivi della lotta alla siccità ha costruito per lui sei diversi mezzi di trasporto azionati dal vento, da terra e da mare. Jerrie, come si vede in un video, ha pattinato, rotolato, camminato e sorvolato la Tanzania, dall'arcipelago di Zanzibar fino alla punta del Kilimangiaro, percorrendo una distanza di oltre 400 km.
Dopo esserci goduti il filmato dell’avventura, ci guardiamo intorno e vediamo giubbotti e vestiti appesi alle pareti, dove campeggiano foto di onde sovrumane di Ray Collins, un altro sportivo che riesce a fotografare questi muri d’acqua prima che si infrangano, e ogni volta con un tempismo che dà i brividi. Ma, trovandoci a una fiera di moda, ci interessa anche saperne di più sulla produzione dei capi d’abbigliamento. RRD, da oltre cinque anni, sperimenta nel mondo fashion un materiale tecnologico, la Lycra, che ha utilizzato da più di 25 anni per realizzare le mute da surf. Spiega Iacopo Rigoli, lo stilista, che l’uso della Lycra gli ha permesso di abolire le cuciture, sostituite da incollature con termonastratura, connessioni che, senza sovrapporre i lembi, producono un effetto di elegante aderenza e di minimalismo raffinato. Questo tessuto, in costante evoluzione, è la cifra stilistica del brand. Per una maggior consistenza, i capispalla sono foderati con due strati, uno dei quali traspirante.
Un altro testimonial sportivo l’abbiamo trovato da Rude, che produce soprattutto felpe dove la scritta è limitata al marchio a severi caratteri gotici bianchi, su fondo nero o colorato. Questa volta si tratta di un surfista ligure molto speciale perché, volendosi esercitare nel nostro mare, è andato in cerca delle onde più adatte. Niente a che vedere con le onde oceaniche, ma la soddisfazione nell’usare la tavola, per esempio, sulla costa nord ovest della Sardegna.
Un altro argomento per il quale hanno lavorato i produttori è l’ecosostenibilità. Grande attenzione è stata posta alle nuove strategie di filling dei piumini. Blauer usa le recycled, piume post consumo, tutte made in UE ed ecofriendly, che una volta assemblate vengono ricondizionate, lavate e sterilizzate in Italia garantendo altissimi standard igienici oltre, ovviamente, all’eccezionale isolamento termico e la traspirabilità che non vanno perduti nel procedimento. Blauer utilizza anche la piuma ecologica/sintetica sustans, morbidissima imbottitura sintetica, che conserva la qualità di essere traspirante, termica e all’avanguardia. Di ecosostenibilità si parla pure da Ecospirit, che ha abolito le pellicce nella bella collezione FW 2019, dal titolo Terra Acqua Aria Fuoco. Le piume provengono unicamente dai macelli e sono cruelty free. I colori sono declinati in sfumature e disegni variegati, partendo, per ogni elemento, dal colore standard che gli si attribuisce.
Due sono state le inaugurazioni di questa affollatissima fiera. La tradizionale, fastosa inaugurazione della vigilia è stata celebrata nei palazzi dell’Arte, a cura del Centro di Firenze per la Moda Italiana. Per Pitti Immagine Uomo 93 la serata è iniziata con la visita alla mostra Tracce, al Museo della Moda e del Costume, seguita da una cena di gala alla Sala Bianca di Palazzo Pitti, luogo in cui, nel lontano 1948, si svolse la prima sfilata di Alta Moda d’Italia. Il mattino dopo il Ministro Calenda, alla seconda inaugurazione tenutasi alla Camera di Commercio, ha caldeggiato un rilancio della Moda come forma d’Arte, perfettamente in linea con la serata inaugurale, che scaturisce da un sodalizio sull’esecuzione di grandi eventi all’apertura di Pitti Uomo, già da tempo instaurato fra il Direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt e il Presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana, Andrea Cavicchi,
Gli ospiti più illustri di questa edizione sono stati i Brooks Brothers, il più antico brand USA (a gennaio 2018 compie 200 anni), cui è stato attribuito il premio Pitti Immagine 2018, per aver innovato, plasmato e definito lo stile americano. Per celebrarli, Pitti Uomo, di cui sono stati ospiti per la prima volta, ha messo a disposizione il salone dei '500 a Palazzo Vecchio, e la Sala d’Arme ha ospitato una mostra con materiali tratti dai leggendari archivi. I prestigiosi capi di vestiario da sempre vestono i Presidenti degli Stati Uniti, tanto che circola una battuta: allo scambio di consegne all’indomani dell’esito del voto, si disse che l’unica cosa che il nuovo presidente Trump aveva in comune con Obama era il solenne cappotto blu dei Brooks Brothers, indosso a entrambi alla cerimonia del passaggio delle consegne. La sfilata ha mostrato abiti dai colori talvolta inediti ma con forme ben disegnate che si appoggiano al corpo senza costringerlo o deformarlo. Ben diversi i concetti ispiratori dei Brooks Brothers da quelli degli orientali, come si è visto alle sfilate dei giapponesi Jun Takahashi e Takahiromiyashita the Soloist.
Il progetto speciale Guest Nation, promosso da Fondazione Pitti Immagine Discovery ha richiamato i nomi più promettenti della nuova scena fashion finlandese. Otto brand e designer finlandesi sono stati selezionati per presentare le loro collezioni alla Fortezza da Basso: Formal Friday, Ikla Wright x Turo, Mannisto, Maria Korkeila x R-Collection, Nomen Nescio, Rolf Ekroth, Saint Vacant, Vyner Articles. A parte l’ultimo, che mostra uno stile composito con influenze italiane e svedesi, gli altri hanno in comune colori forti, riconducibili alla tradizione russa, e disegni grandi. Abiti disegnati per difendersi dal clima rigido, resi volutamente pesanti e strutturati per essere anche totalmente waterproof.
Jeans. Mi chiedevo quali variazioni fossero state apportate allo storico tessuto Denim (così chiamato perché proveniva da Nimes) per chiamarlo Denham. Perché proviene da Amsterdam? Scopro invece che questo marchio di culto prende il nome dal cognome del disegnatore Jason, che festeggia i 10 anni, con un libro sulla storia sua e del marchio, sempre favorevole a trasformazione e contaminazione. L’olandese Jason presenta nell’occasione tre esclusivi modelli di jeans creati con Candiani, illustre ditta italiana di tessuti. Athlovers, nuova dimensione del vivere sportivo, collabora alla Polveriera con Reda - storico lanificio biellese, che per la prima volta partecipa al salone. I brand protagonisti vogliono rappresentare una nuova dimensione del vivere moderno, la athleisure. I brand protagonisti del progetto sono: 42.54, Aeance, Dyne, Gr1ps e Isaora.
Il sodalizio tra MINI e Pitti Immagine continua. MINI, un ramo dell’azienda BMW group, persegue la sostenibilità ecologica e sociale in tutta la catena, la responsabilità globale del prodotto e un chiaro impegno a preservare le risorse; nella sua collaborazione con Pitti condivide gli stessi obiettivi anche in campo fashion. In particolare il brand ha selezionato quattro talenti emergenti, che sapessero interpretare i principi fondamentali in creazioni dal carattere unico ed emozionante. Hanno vinto, per Inventive Spirit, Iconic Design, Creative Use of Space e Minimal Footprint, rispettivamente, Vìen, Rebecca Langebaek, Kristian Guerra e Bav Taylor. Nella location Mini, in Fortezza da Basso, rinnovata e concepita come laboratorio creativo di idee, sono stati ospitati i quattro vincitori con le loro creazioni, dando loro l’opportunità di illustrarle a un pubblico di esperti, giornalisti e businessmen, secondo un dialogo vivace e fruttuoso che riconosce il merito e insieme reindirizza questi giovani creativi verso nuovi traguardi.
Le iniziative fuori Fortezza
Al Cinema La Compagnia, è stato proiettato in anteprima il film Se vuoi, puoi arrivare ovunque. Anche in Italia. Uninvited – Marcelo Burlon, scritto da Andrea Batilla e diretto da Mattia Colombo. Apprendiamo dal documentario che lo stilista, argentino di Patagonia, sostiene una visione originale della moda; è un outsider, che proviene dal mondo della finanza, ed è animato dal desiderio di aprire le porte dorate a tutti, democraticamente e senza venerazione per i maestri. Il regista si concentra sul personaggio e le sue dichiarazioni, mostrandolo circondato da numerosi fan, molto giovani - alcuni anche presenti in sala alla proiezione -. L’immagine si completa con episodi di sciamanesimo, in luoghi immersi in una natura infinita e affascinante, ripresa durante i ritorni di Marcelo nella sua terra.
Cuoio di Toscana, consorzio leader nella produzione di cuoio da suola (con quote di mercato pari al 98% di quello italiano e oltre l’80% di quello europeo), torna a Pitti Immagine con un nuovo progetto a sostegno dell’alto artigianato italiano: una capsule collection di calzature totalmente personalizzabili grazie al configuratore virtuale, sviluppato dal marchio Bemer, che permette oltre ottomila combinazioni per personalizzare la scarpa, scegliendo tra modelli, materiali, cuciture e colori e rendendone l’immagine fotografica. Poi una serata di gala al Cinema Odeon, trasformato in un lussuoso ristorante con ballerini che danzano fra i tavoli, presenta il progetto e, insieme, la seconda puntata del cortometraggio nel cui cast figura Caterina Murino, brand ambassador per Cuoio di Toscana. A coronare la serata, l’esibizione di Patty Pravo, la cui voce è sempre in grado di evocare il rigore e insieme di infrangerlo, con risultati di grande emozione.
Il Bisonte, che produce borse, portafogli, agende, cinture prodotti interamente in Toscana e realizzati con la pelle più pregiata, naturale e a concia vegetale, inaugura i nuovi uffici e lo showroom all’interno di Palazzo Corsini a Firenze. Per l’occasione, il brand ha esposto, all’inizio della sequenza di sale da percorrere fra modelli delle sue creazioni gipsy style, una mappa che illustra il raggio d’azione, solo una trentina di km, in cui è contenuta tutta la filiera dei suoi artigiani. Il suo benvenuto agli ospiti è consistito in un’offerta di unicità gastronomiche del “suo” territorio, con un cocktail celebrativo, molto apprezzato, e con uno spumeggiante cartone proiettato nella corte del Palazzo, sulla facciata opposta allo showroom.
Infine, Pola Cecchi, la nota stilista fiorentina, instancabile creatrice di formule vincenti nell’avvicinare la Moda al quotidiano, ha partecipato a una serata di Cinema e Moda, al Cinema della Compagnia, dove ha parlato della nuova proposta Couture à porter, da lei realizzata per l'A/I 2018/19 in edizione limitata e artigianale: un’Alta Moda per tutti i giorni.