Suona strano il titolo di quest’articolo, vero? In realtà non dovremmo scandalizzarci più di tanto, perché l’egoismo caratterizza ogni essere vivente sulla Terra ed è proprio l’egoismo che ci permette di prenderci cura di noi stessi. Attenzione però: l’egoismo, in questo caso, non esclude l’amore per gli altri. Una cosa è chi mette prima se stesso degli altri, senza rispetto e con soli scopi personali; un’altra è chi si ama pienamente, pone comunque il suo benessere prima del resto, ma riconosce importanza e valore delle esigenze altrui. Ancora ti sembra brutto ritenersi egoisti?
Ok, guardiamo anche l’altro lato della medaglia: cosa succede se non si riconosce il proprio valore? Subentra l’insicurezza, il ritenere che gli altri abbiano sempre e comunque ragione; si inizia a dubitare delle proprie capacità, o anteporre le esigenze di qualcun altro sempre e comunque prima delle proprie… e a volte capita che poi “l’altro” si allontani e tutto quello che si era costruito crolli. Ti ho fatto un esempio più comune di quanto si possa pensare. Il punto fondamentale è: ti ami e ti accetti per quello che sei?
Non rispondere subito “Sì”, senza pensarci. Anzi, ti invito a una riflessione. Quando diventi genitore, tendi ad amare così tanto quel bambino, che anche i suoi piccoli difetti – per quanto da te razionalmente riconosciuti – siano comunque benevolmente accettati; non perché vadano bene per forza, ma perché ami lui a tal punto che provi a migliorare quei lati (magari educativi) senza per questo disprezzarlo.
Con te fai la stessa cosa? Sei disponibile ad accettarti – pur volendoti migliorare – sempre in modo amorevole, o sei il peggior giudice di te stesso? A volte capita anche questo; non a tutti-tutti, ma molti sono troppo severi con se stessi, tanto da svalutare il loro reale valore. Insomma, volersi bene nel giusto modo non solo ci salva letteralmente la vita, ma ce la rende più bella. Non sempre si è abituati a farlo ed è per questo che oggi voglio darti qualche dritta per renderti il compito molto più facile:
a) Tu sei tu. Non serve a nulla paragonarti agli altri. Puoi prendere spunto da chi ritieni essere migliore di te per imparare qualcosa; ma le tue caratteristiche – da quelle comuni a quelle più “strambe” – sono tue e non vanno soppresse per conformarti. Certo, se sei un “tipo da spiaggia” in calzoncini e infradito nell’anima, ma hai un’importante riunione di lavoro, dove è richiesto un determinato abbigliamento, forse sarebbe il caso di valutare almeno una scarpa chiusa; ma il senso del discorso penso sia chiaro. Puoi apprendere, ma abbandona il giudizio e smetti di paragonarti agli altri.
b) Quanto tempo dedichi a te stesso? Attenzione, definisco meglio: quanto tempo dedichi solo ed esclusivamente a te stesso? Bene, se ritieni non sia sufficiente a farti rilassare e ricaricare le batterie, organizza la tua agenda o il tuo planning per ritagliartene di più, perché ne gioveranno anche le altre attività.
c) Smettila di crocefiggerti. Hai commesso un errore? Hai chiesto scusa e fatto del tuo meglio per riparare? Ok, basta. Lasciarsi affossare dai sensi di colpa proprio no, non va. Piuttosto impara da quell’esperienza e fai assolutamente meglio la prossima volta… e se la “prossima volta” temi non ci sarà più, fattene una ragione e avrai messo nello zaino delle tue esperienze, una grossa lezione che ti ha reso migliore.
d) Frequenta gente positiva. Guarda che essere circondati da musoni è un disastro! È come l’influenza: la negatività si attacca. Però la buona notizia c’è: anche la positività è contagiosa tra persona e persona… Quindi a te la scelta.
e) Ora qualcosa di più impegnativo: rifletti bene e tenta di trovare – se c’è – qualcosa in ciò che fai abitualmente, magari anche per il tuo partner, tuo figlio, il tuo datore di lavoro, i tuoi amici… che non ti piace, che non ti fa sentire a tuo agio. Se hai trovato una risposta, vuol dire che forse già sai cosa dovresti cambiare. Il problema, lo so, è che tra il dire e il fare c’è di mezzo un mondo di dubbi e a volte pigrizie e/o difficoltà. Ti invito per questo a riflettere se tu possa trovare una “via di mezzo” che ti permetta di stare meglio e poi magari, con il tempo, liberarti del tutto da quella “abitudine” dannosa. Provarci è uno dei modi migliori per capire che funziona!
Ehi, bada bene: amarsi e accettarsi, non significa affatto giustificarsi a prescindere e dare la colpa agli altri per mancanze proprie, sia chiaro! Devi essere pienamente consapevole dei tuoi punti di forza, ma anche di debolezza; devi assumerti comunque la responsabilità di ciò che fai, in positivo come in negativo; devi amarti e migliorarti con amore… e poi sì, sarai il migliore alleato di te stesso.