Il maestro Igor Boza Borozan, già ospite di Toledo per il 400 anni dalla morte del grande maestro El Greco nel 2014, torna in Italia con una mostra sobria e matura che evidenzia il suo intenso studio e la sua profonda ricerca artistica rivolta alla spiritualità e al misticismo di un grande maestro del colore come appunto El Greco. La particolarità che Borozan intende evidenziare in questa esposizione è il connubio tra El Greco e Caravaggio, due maestri del 'tenebrismo' in pittura che Borozan ha saputo sapientemente unire in un confronto di forte impatto visivo.
Sarà inaugurata l'11 settembre alle ore 18:30 la tanto attesa personale di Igor Borozan. Le opere inedite realizzate a Toledo ed esposte già presso il prestigioso Museo di El Greco saranno visibili a Perugia nella splendida cornice dell'ex chiesa della Misericordia. L'esposizione è stata voluta dal Comune di Perugia nella persona dell'assessore alla Cultura, Turismo e Università dott.sa Teresa Severini e patrocinata dal sindaco di Perugia il dott. Andrea Romizi.
Il curatore della mostra, il dott. David Orsini della Ipso Art Gallery ci racconta: "Con il maestro Igor Borozan si è instaurato ormai da anni un rapporto di collaborazione e di amicizia consolidata, tra i vari eventi che abbiamo organizzato insieme, non posso non menzionare la splendida Notte in colore da Terni a Perugia che si svolse nel 2006 presso la Ipso Art Gallery. L'evento, svoltosi sotto l'egida del Ministero dei Beni Culturali, diede modo a dei giovani e valorosi artisti, di poter esprimere le proprie capacità artistiche durante una lunga ed avvincente notte dedicata all'arte, per poi lasciar esposte le opere l'indomani. Oppure, la collaborazione per la mostra del maestro Nino Nikola Perovic, che espose sempre alla Ipso Art Gallery nel 2007, le sue monumentali sculture incise sul legno d'ulivo, che sembravano quasi dei Barbalberi usciti fuori dal libro di Tolkien, crearono un'atmosfera davvero suggestiva.
Il maestro Borozan, una persona eclettica e davvero speciale, oltre che un caro amico, possiede un'innata sensibilità artistica, si nutre di essa, complice anche il fatto di esserne stato permeato sin dalla sua giovane infanzia. È un piacere e un onore per me condividere questa nuova avventura, questo confronto ideato e voluto da lui, che vede contrapposti e al tempo stesso uniti nell'arte due mostri sacri quali Caravaggio ed El Greco. Un'avventura lontana dei luoghi comuni, piena di sorprese che attendono tutti i fruitori, a partire sin dal giorno dell'inaugurazione dove si terrà una coinvolgente quanto unica performance teatrale dal vivo".
Il vernissage infatti, sarà allietato e arricchito dalla performance artistica dell'attore teatrale Stefano de Majo, Il riflesso del Genio, ispirata proprio all'esistenza controversa del grande maestro Caravaggio. Uno spettacolo multisensoriale di teatro pittura e video art, scritto e interpretato appunto da Stefano De Majo, un atto unico e violento tra '600 e '900 che ci trasporta dentro la pittura moderna e disturbante di Caravaggio attraverso la poesia profetica di Pasolini e l'ironia di Petrolini.
El Greco è senza ombra di dubbio uno dei maestri del "tenebrismo", lo stile drammatico ed espressionistico di El Greco era guardato con perplessità dai suoi contemporanei ma è stato molto apprezzato e rivalutato nel corso del tempo. Definito da alcuni studiosi moderni come un artista assai singolare e difficilmente inquadrabile nelle scuole pittoriche tradizionali, è famoso per le sue figure umane sinuosamente allungate e per i colori originali e fantasiosi di cui spesso si serviva, frutto dell'incontro tra l'arte bizantina e la pittura occidentale. La sua personalità e le sue opere sono diventate fonte di ispirazione per poeti e scrittori come Rainer Maria Rilke e Nikos Kazantakis e pittori come Eugène Delacroix, Eduard Manet e lo stesso Picasso.
Borozan riprende questo filo, lo interpreta e lo trasforma rendendo l'opera d'arte una sorta di crisalide che attraversa il tempo e si rigenera con elementi sempre nuovi e intriganti.
Le immagini dipinte dal maestro Igor Borozan sono allo stesso tempo sia segno e gesto, il segno è il modo in cui rende la sua autenticità, ricca di contenuti e di espressione. Seguendo la tecnica dello schizzo, costruito con un deciso ed immediato gesto, l'artista vuole collegarsi, con il gesto contenuto e allo stesso tempo traboccante, al modus operandi di El Greco così come alla profondità criptica delle opere del maestro Caravaggio.
Le opere presentate a noi in questa mostra temporanea sono la prova di questo percorso creativo che Borozan è riuscito a sperimentare magistralmente. Reinterpretando gesti e segni, dei due grandi maestri, caricati con contenuti semantici, esegue una metamorfosi di aprire linee e colori in una nuova dinamica, creando la propria sintassi. Il percorso pittorico di Borozan, che potrebbe sembrare una provocazione pura, mostra un sobrio lirismo, linee che danno movimento, che hanno la loro propria vita e sembrano tenere il passo con venti marini. La sua particolare visione di alcuni elementi iconici ci racconta le chiare tracce lasciate da Caravaggio e El Greco nell'arte contemporanea, maestri della passione, emozione e colore, riflettendo una spiritualità trascendente e emozionale.
Igor Borozan cerca le sue opere e installazioni un'astrazione di emozioni che porta lo spettatore a comprendere intuitivamente personaggi e stati d'animo che si celano nelle camicie, in tessuti senza corporeità apparente. Attraverso l'osservazione si giunge al dolore, alla sorpresa, ai desideri e alle passioni dei suoi 'personaggi' che stabiliscono magicamente un canale di interazione tra lo spettatore e l'opera.