Dopo la polemica uscita di scena di Roma, la corsa per aggiudicarsi l’organizzazione delle Olimpiadi Estive del 2024 entra nel vivo, con le prime presentazioni ufficiali delle tre città candidate rimaste: Budapest, Parigi e Los Angeles. A Doha, in Qatar, davanti alla platea dei quasi mille partecipanti all’assemblea annuale dell’ANOC, l’associazione dei comitati olimpici nazionali, le tre città rimaste hanno svelato le carte sulle rispettive candidature.
Budapest: piccolo e bello
Budapest è l’incognita di questa competizione, ma si presenta con argomenti accattivanti ed è pronta a sfruttare il successo organizzativo dei prossimi Mondiali di nuoto, che saranno in programma a luglio 2017 a solo due mesi dalla scelta del CIO. L’idea centrale del dossier della capitale ungherese è quello di essere “la città giusta al momento giusto”, come spiegato dal presidente del comitato promotore di Budapest 2024 Balazs Furjes: "Siamo una città in crescita e abbiamo tutto quello che serve, perché anche città di medie dimensioni come Budapest possono offrire una vera esperienza olimpica, organizzando Giochi con dimensioni e costi ragionevoli. Questi Giochi trasformeranno la città e lasceranno un’eredità tangibile. I Giochi a Budapest mandano il messaggio di un Olimpiade come evento destinato non soltanto alle megalopoli”.
Parigi per la storia
Se venisse scelta, la capitale francese ospiterebbe i Giochi Olimpici per la terza volta, dopo le edizioni del 1900 e del 1924, anche se le ultime candidature, nel 1992 e nel 2008 hanno fallito. Per lanciare la candidatura olimpica di Parigi, di fronte all’assemblea generale dell’ANOC ha preso la parola anche il sindaco della capitale francese, Anne Hidalgo, che ha cercato di toccare le giuste corde emotive tra i presenti nella platea che decreterà la città vincitrice nella corsa olimpica del 2024. “A Parigi 2024 nuoteremo nella Senna, viaggeremo in automobili senza pilota e apriremo le nostre porte e i nostri cuori al mondo, per condividere il nostro amore per la vita e per gli altri. E io so ognuno di voi ha una storia unica con Parigi”.
Los Angeles, la favorita
Los Angeles 2024 prova a riportare i Giochi Olimpici negli Stati Uniti a 28 anni di distanza dalle Olimpiadi di Atlanta 1996. A detta di molti è la favorita e sarebbe stata probabilmente la rivale di Roma in un ipotetico testa a testa finale. Di certo, la candidatura americana ai Giochi Olimpici del 2024 appare al momento la più pragmatica e mette al centro il fattore sportivo, unito alla sostenibilità dei costi: per ospitare le gare si punta a utilizzare impianti già esistenti, senza costose cattedrali nel deserto da costruire ex novo. Il concetto che guida il progetto della metropoli californiana è quello di “Giochi che si adattano alla città” e non viceversa, in linea con la famigerata Agenda 2020 del CIO, per Olimpiadi più compatte nelle distanze, nei costi, e possibilmente nelle speculazioni che da sempre fanno parte di questo e di qualunque altro grande evento.
Le tre città rimaste si (ri) presenteranno ancora due volte: a luglio del 2017 a Losanna, in una seduta speciale del CIO, e poi il 13 settembre 2017, in occasione dell’assemblea dello stesso Comitato Olimpico Internazionale che sarà chiamata a votare la vincitrice.