Nel Giappone del periodo Heian (tra VIII e XII secolo) si sviluppa il linguaggio del modellato attraverso la “Piega”. Piega di carta sapientemente modulata al fine di creare forme e volumi riferiti a una poliedrica simbologia di carattere sacro legata alla religione Shintoista. Ciò di cui si parla è la nobile Arte dell'Origami che utilizzava in origine le strisce di carta geometricamente piegata per definire i luoghi sacri. Quest' Arte ha avuto nella sua valenza espressiva seguito in diversi ambiti. Su questa base la mostra Miyake + Kaufmann mette in relazione due mondi e li confronta.
Figlio del Sol Levante Issey Miyake ha fatto delle tradizioni del suo popolo lo strumento per affermare il linguaggio del corpo in una nuova proporzione. Con la moda Miyake ha parlato d'Arte facendo Arte. Il corpo vestito da Miyake è divenuto piega e volume in “quarta dimensione”.
Issey Miyake ha lavorato su materia, struttura, colore, per dare vita al movimento elastico della casa del corpo, l'“ABITO”. Elasticità data dai tagli del tessuto e dal tessuto stesso, ma su tutto dalla piega, elemento modularmente proposto in soluzione planimetrica, millimetrica. Tecnologia e tradizione dialogano nelle sue creazioni. L'Aria e la Luce divengono alleate di questa soluzione di meccanica scultorea del tessuto e dei materiali. La luce si spezza e si diffrange in mille traiettorie e colori. L'aria diviene alleata di un corpo veliero, la cui forma è ancora natura ma traslata sull'uomo nell'uomo.
I teutonici Martin e Ulla Kaufmann pongono nell'oggetto prezioso e nel gioiello d'Artista una riflessione volumetrico spaziale che sfrutta le dinamiche gravitazionali e le aderenze dei metalli attraverso la purezza della materia prima e l'essenzialità della forma. Figli della Repubblica Federale Tedesca hanno prodotto gioielli e oggetti preziosi che dialogano, in dinamiche espressive e contenuti, con i grandi dell'Arte contemporanea occidentale (ad es. Richard Serra) e che spiritualmente rispondono a un lessico che ben si allinea con le riflessioni poste dall'espressività nipponica nel creare l'oggetto in forma ed energia. Stupiscono nel donare alla plasticità delle superfici l'elasticità di un ginnasta e nel movimento metallico la forma. La foggia dei loro volumi diviene voluttuosa e avvolgente nell'abbraccio al corpo e allo sguardo. Dalla curvilinearità allo spigolo la “Piega” non si spezza. Ciò che a volte si spezza è la luce che passa sulle superfici come un velocista sino a divenire attrice di un testo i cui toni chiaro scurali si acutizzano scolpiti in pietra e colore. Gioielli, vasi e oggetti in genere, attraverso la lavorazione, divengono corpo atletico della loro Arte e suo sonoro.
La connessione tra Miyake e Kaufmann è quel + dell'Arte che li rende addizionabili per espressione e approccio alla materia. Quel senso accrescitivo dell'emozione per la purezza della forma e del contenuto e che fa della forza di una piega l'espressione elastica del moto creativo. Più che essere un gemellaggio tra celebri personaggi la mostra accoppia due concetti tra arte e design di origini lontane e diverse, dal Giappone all’Occidente. Un filo rosso associa i nostri protagonisti: il lavoro estetico d’impronta minimalista, d’incorruttibile purezza, di consapevole unione tra passato e moderno, d’innegabile eccellenza. Tutto ciò si nasconde in un gesto, un movimento delicato – in forma di piega o curva – in stoffa, oro, argento.
Mi piego ma non mi spezzo
Issey Miyake - Ulla + Martin Kaufmann
Mostra nell’ambito del ciclo di conferenze per la storia del costume del FAI (Fondo Ambiente Italiano)
a cura di Ellen Maurer Zilioli e Michele Venturini
Spazio Bernardelli
27, Corso Umberto I
Mantova (MN) Italia
3 - 18 Febbraio 2013
Orario di apertura:
Mercoledì – Domenica: 15.30 - 19.00
Per maggiori informazioni:
Ellen Maurer Zilioli: info@maurer-zilioli.com
Michele Venturini: michelev72@gmail.com
Conferenze del FAI:
Brigitte Bardot, a cura di Riccardo Vannetti: 20/01/2013 ore 16:00
Issey Miyake, a cura di Michele Venturini: 03/02/2013 ore 16:00
Burberry, a cura di Michele Venturini: 17/02/2013 ore 16:00
Sala Convegni dell’Associazione Industriali
Via Portazzolo 9
Mantova (MN) Italia
Allestimento: Stefano Gozzoli