Nella giornata della passerella rosa di Vincenzo Nibali per la strepitosa vittoria ottenuta, il Giro assume un sapore agrodolce per Giacomo Nizzolo; in questa edizione della corsa rosa il corridore della Trek-Segafredo è riuscito spesso a ben figurare e a salire quasi sempre sul podio, ma mai sul gradino più alto. Ben tredici piazzamenti ai primi tre posti, nove volte secondo prima dietro Marcel Kittel, poi dietro ad Andrè Greipel, prima del loro ritiro, oggi sembrava la giornata giusta, e il corridore della Trek in effetti il primo posto lo aveva conquistato. Sul traguardo però al milanese della Trek-Segafredo è stato poi notificato il declassamento e l'assegnazione della vittoria è andata al tedesco della Giant-Alpecin Nikias Arndt, sembrerebbe a causa di un cambio di traiettoria irregolare di Nizzolo che avrebbe spinto Sacha Modolo contro le transenne ostacolandolo. Al lombardo rimane comunque la soddisfazione di aver conquistato la maglia rossa, la seconda consecutiva.
La tappa da Cuneo a Torino di 163 Km è l'epilogo di questa edizione del giro. Nonostante la tappa non abbia nulla da dire se non per i velocisti, una caduta mette fuori gioco Lars Bak per una frattura alla scapola, per il resto è il maltempo a farla da padrone. La pioggia incessante più o meno persistente semina insidie come al solito per tutta la tappa. Gli otto giri da percorrere sul circuito all'interno della città di Torino vengono neutralizzati per ragioni di sicurezza come era già avvenuto in qualche tappa precedente, quindi i tempi vengono rilevati solo al primo passaggio sul traguardo.
Non accade nulla di particolare fino a 6 Km dall'arrivo, poi il gruppo riprende i due battistrada della Lotto NL-Jumbo in fuga da diversi chilometri: prima Maarten Tjallingii, poi Jos Van Emden. Sonny Colbrelli intravede la possibilità e tenta lo scatto, ma dopo pochi metri il bresciano si avvicina eccessivamente al marciapiede urtando con il braccio uno spettatore andando rovinosamente a terra a velocità consistente. Bruttissima caduta, ma fortunatamente per lui senza conseguenze. I velocisti si portano in testa e si preparano alla volata: Sean De Bie prova ad anticipare, mentre Eduard Grosu salta sulla sua ruota. A 200 metri, Giacomo Nizzolo, esce dalla ruota di Arndt saltandolo, poi nell'allungo si sposta repentinamente proprio quando alle sue spalle c’è Sacha Modolo. Nizzolo spinge a sinistra verso le transenne l'uomo Lampre-Merida chiudendolo, e andando a tagliare per primo il traguardo.
La giuria si riunisce per analizzare le immagini, poi il verdetto dopo diversi, interminabili minuti di attesa è impietosa: la manovra di Nizzolo viene ritenuta scorretta, e il milanese viene declassato al 12° posto. La vittoria viene assegnata a Arndt (Giant-Alpecin), secondo Matteo Trentin (Etixx Quick Step), terzo Sacha Modolo (Lampre-Merida).