In Terzo mondo, la dimensione scoperta, la galleria espositiva dell'edificio Pina Contemporânea si trasforma nell'universo immersivo creato dall'artista Gabriel Massan, con le sue sculture, irregolarità e texture che rimandano all'esperienza all'interno delle tele.
Terzo mondo, la dimensione scoperta, progetto sviluppato in collaborazione con le Serpentine Galleries, è una mostra immersiva concepita in una prospettiva decoloniale, dalle teorie strano e strategie tecnologiche decentralizzate. Nel progetto, l'artista Gabriele Massa costruisce un videogioco ambientato in un universo fantastico che, basandosi su uno storytelling collaborativo, sfida il concetto coloniale di “sfruttamento” e invita il pubblico a ripensare le proprie azioni nel mondo.
In mostra, i visitatori potranno scegliere tra le quattro postazioni di gioco per iniziare il loro viaggio nel gioco del Terzo mondo oppure restare nello spazio per seguire in tempo reale l'esperienza dei giocatori, attraverso cinque schermi presenti nello spazio espositivo – come nei canali dedicati alla trasmissione delle partite in diretta.
Il primo livello del gioco è Igba Tingbo, che in lingua yoruba significa “lungo termine”. Caratterizzata dal lavoro dell'artista e psicologo clinico Castiel Vitorino Brasileiro, l'esperienza in questa fase si concentra su come il giocatore si relaziona con l'"alterità”. Sòfo, che significa "Vuoto" in yoruba, è il secondo livello in cui i giocatori vengono inviati come agenti HQ.
Ogni livello è stato creato in collaborazione con artisti e pensatori, che hanno contribuito alla costruzione di dialoghi, testi e narrazioni, anche prestando la propria voce ai personaggi. Hanno partecipato LYZZA, Castiel Vitorino Brasileiro, Novíssimo Edgar e Ventura Profana, gli ultimi tre inseriti nel programma culturale che si svolgerà al museo nella seconda metà del 2.
Il mondo è stato creato in collaborazione con l'artista e rapper Novíssimo Edgar, sulla base della sua esperienza a San Paolo, la sua città natale.
L’artista digitale multidisciplinare Gabriel Massan (Nilópolis, Rio de Janeiro, 1996), combina tecniche di narrazione e costruzione di mondi per creare ecosistemi virtuali e sculture digitali che simulano e raccontano storie dell’esperienza afro-indigena brasiliana.
Spinto dal desiderio di “rivelare i sistemi di disuguaglianza piuttosto che riprodurli”, il suo lavoro indaga come il cosiddetto Terzo mondo – una classificazione offensiva imposta alle nazioni non industrializzate e in via di sviluppo – viene immaginato e raccontato nell’Occidente sviluppato.
Il gioco del Terzo Mondo è stato commissionato e prodotto da Serpentine Arts Technologies, in collaborazione con la Julia Stoschek Collection e creato da Tezos. La Pinacoteca de São Paulo è responsabile dell'ottimizzazione e della traduzione del gioco in portoghese.
La mostra è curata da Lorraine Mendes e Tamar Clarke-Brown e sponsorizzata da Vivo, per la quota Platinum, Bloomberg e Iguatemi São Paulo, per la quota Silver.