Carlo Maria Mariani. Arte oltre il tempo è il titolo della mostra ospitata a Palazzo Pitti.
L'esposizione è composta da sedici opere del pittore italiano, considerato uno dei Maestri contemporanei riconosciuti a livello internazionale, scomparso nel 2021 all'età di 90 anni a New York, ed è curata da Clayton Calvert, direttore esecutivo della The Carlo Maria Mariani and Carol Lane Mariani Foundation di New York e dal critico d’arte Vittorio Sgarbi.
La mostra abbraccia un arco temporale di oltre 50 anni della produzione dell'artista dal 1968 al 2019 e raccoglie contributi dalla Fondazione che porta il suo nome, dal MART di Trento e Rovereto, dalla Collezione Galleria d'Arte Moderna Achille Forti di Verona, dal Museo del Novecento di Milano e dalla Collezione Antonio Martino di Roma.
“È integro e implacabile, posizionandosi tra Canova e Winkelmann, il ritorno in Carlo Maria Mariani, il nostos: non è più un ritorno all'ordine, è la ricomposizione di un mondo perduto, una anastilosi nella pittura. – afferma Vittorio Sgarbi - Mariani va oltre David e non concede nulla al presente. Il suo neoclassicismo è ricostruito alla luce del Surrealismo, in una continua proiezione del sogno [...]. Il suo neoclassicismo non è ideologico, è sentimentale, è l’Italia veduta da un viaggiatore che viene da lontano, nel suo caso che si allontana per rivederla”.
“E’ una mostra che nasce nel segno della continuità della Storia dell’Arte e della bella e intelligente Pittura, che si relaziona con i capolavori del passato presenti a Palazzo Pitti, instaurando un dialogo potente nel segno dell’immortalità e soprattutto dell’eterna contemporaneità della sublime pittura senza età, ed esteticamente e filologicamente intellettuale – è il commento di Clayton Calvert a proposito di "Arte oltre il tempo" - Quindi Palazzo Pitti e Firenze rappresentano per Carlo Maria Mariani la sua ideale Costellazione del Leone, dove ricongiungersi medianicamente ai Maestri che lo hanno accompagnato per tutta la vita, da Raffaello, Tiziano, Tintoretto, Veronese, Caravaggio, Gentileschi... al suo amato neo classicismo con Canova, Mengs e Kauffmann”.
Carlo Maria Mariani ( Roma, 25 luglio 1931 – New York, 20 novembre 2021) a 18 anni è invitato alla Terza Mostra Annuale dell’Art Club presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma; nei primi anni ‘50 partecipa a varie mostre collettive che si svolgono a Roma, come la Mostra d’arte giovanile , gli Incontri della Gioventù e la Mostra d’Arte del Lazio e consegue il diploma presso l'Accademia di Belle Arti di Roma nel 1955; nel 1958 e 1959 si trasferisce a Copenaghen dove partecipa alla Rassegna Internazionale Kunstnernes presso la Galleria Den Frie; riceve importanti commissioni per opere sacre: mosaici, affreschi e opere su tela. Ha esposto nelle migliori gallerie private italiane ed internazionali e nelle sedi istituzionali più prestigiose del mondo: Documenta, Kassel; Biennale di San Paolo; Centre George Pompidou, Paris; Hirshhorn Museum & Sculpture Garden Washington, D.C. ; Museo Rufino Tamayo Mexico City; National Museum of Modern Art Tokyo; Hirshorn Museum, Washington D.C.; Museum of Modern Art, New York; San Francisco Museum of Modern Art; Mathildenhohe Darmstadt; Stadtische Kunsthalle Düsseldorf; Los Angeles County Museum of Art; Frankfurt Kunstverein; GNAM Roma; Palazzo delle Esposizioni Roma; Palais des Beaux Art, Charleroi; Biennale di Venezia; California Center for the Arts; Frye Museum, Seattle; Ostende Museum of Modern Art; Quadriennale di Roma; Art Center Moscow e Leningrado; Philadelphia Museum of Art; Museo di Palazzo Te, Mantova; Smithsonian National Portrait Gallery, Washington: Temple University Rome.
Ha vissuto a New York dal 1993 fino all’anno della sua scomparsa. Tra i diversi premi conseguiti nel corso della sua carriera, c’è quello dell'Accademia dei Lincei che gli ha conferito il Premio Feltrinelli per la Pittura nel 1998, per la sua idea mentalmente incorruttibile di bellezza.