Siamo fatti di “sensi” e tra questi uno in particolare non ha bisogno di essere guardato, toccato, ascoltato, né sentito.
È un senso che non ha un nome. È fisico, psichico, emozionale, indicibile. Lui esiste a prescindere.
È la quint’essenza del principio volatile di un profumo senza nome. È quella vibrazione che nessuno può imitare. Fa parte della nostra vita e ti viene donato da Dio per farti conoscere il profumo dell’amore.
Quando lo incontri provoca emozioni che non possono essere descritte ed è solo lì che lo puoi sentire con l’olfatto, il gusto, la vista, il tatto e ti regala sensazioni senza nome.
È la sostanza del sogno, la parte più intima che ti penetra e giunge dall’amore. È la parte più pura dell’origine di un tempo, di un luogo senza nome dove nemmeno i Santi hanno un nome ma che contiene il messaggio della perfezione della bellezza, il livello assoluto di un carattere, di una dualità, del due, due, due che alla fine diventa Uno. È l’espressione di un valore assoluto, è la quint’essenza della vita.
Non si può creare, si genera da solo e non si può descrivere perché sarebbe come spiegare che sapore ha l’arancia a chi non l’ha mai mangiata.
Ci provi e vai alla ricerca di chi quel profumo può creare. Entri dentro un percorso dove le note di testa non sono gli oli essenziali più leggeri e volatili ma il pensiero di lei che diventa lo Zahir, che non evapora in pochi minuti ma si ferma nella testa. Recepisce le note del cuore, la vera parte centrale, quelle che lo caratterizzano. Sono la vibrazione del profumo delle rose, delle calle che non hanno nessun profumo percepibile all’olfatto umano, del neroli, della zagara, dell’Eden.
Sono quelle delle emozioni del cuore che fuse con quelle della testa creano quel legame di fondo che si inizia a percepire prima lentamente e poi sempre più intensamente fino a diventare un’unica cosa con te.
Sono l’espressione dell’anima che eleva un canto profumato che solo in questo caso si può sfiorare, ascoltare, gustare, percepire anche a distanza perché porta il suo nome e si chiama amore. Sei Amore!
Si può fare propria la vibrazione di questo principio volatile del profumo senza nome attraverso il sogno dove tutte le cose prendono vita dentro il sogno. Si manifesta nel giorno più lungo dell’anno, nel solstizio d’estate quando il sole raggiunge la sua massima declinazione positiva per toccarti e compiere una magia.
Quella solenne dove, come fosse un rito, percepisci la quint’essenza del profumo e non lo senti soltanto, ma inizi anche a vederlo quel profumo senza nome.
La guardi e ti perdi dentro quella vista. Distogli lo sguardo, come a volerti svegliare da quel sogno e guardi il fiume dell’amore che scorre silenzioso sotto di te.
Percepisci quella magia che ti trasporta dalla realtà che sembra distante da lei a quella del sogno dentro il desiderio infinito di sfiorare la sua mano per leggerne la poesia profumata che illumina quella sera che da inizio al solstizio d’estate.
Non ci sono le parole per poter dire ma solo il profumo dell’amore per leggersi dentro le emozioni profonde che nascono e si trasformano in sorrisi, silenzi, in note ascoltate e con il bisogno di sentirne il profumo insieme alle cose che non si possono dire per paura che l’incantesimo sparisca in un baleno. In storie da raccontare su come nasce un profumo senza nome ma che in quel momento si scopre avere un nome: il suo nome.
Alla fine quella mano che desideravi accarezzare la sfiori per sentire che anche le sue dita hanno quel profumo con il suo nome, che sono poesia da fermare ancora per qualche istante e dirle: aspetta, voglio respirarti ancora e inebriarmi dentro uno sguardo, indicibile, divino, dentro il tuo essere il Sacro Femminino.
È chiara la percezione del profumo dell’amore, è chiara la quint’essenza della vita.
È l’arte di mettere in perfetto equilibrio, le note di testa, quelle del cuore, quelle di fondo, vivere e amare.
È entrare in risonanza con la sensualità, fisicità, con la sessualità.
Dentro questo profumo di una notte dell’inizio dell’estate non incontri solo lei e il profumo che porta il suo nome ma anche la tua essenza e non ti resta altro bisogno se non quello di indossarlo, respirarlo, farlo tuo. Anzi, di più!