Il nostro mondo è malato e l’uomo ha, all’interno di questo mondo, un grande spazio di azione.
Il pianeta non riesce più a gestire la quantità di plastica che viene prodotta, il tema della plastica è diventato parte di una nuova consapevolezza, soprattutto nelle nuove generazioni.
È bene dirlo: il packaging così come lo concepiamo oggi è ormai un concetto non sostenibile.
A dire il vero, non pensiamo soltanto alle confezioni di plastica, ma più in generale all’eccesso di confezionamento, che comunque sia richiede un dispendio di produzione e di lavorazione di altri materiali, per creare cose inutili.
Perché tutti questi imballaggi inutili? Perché utilizzare dei materiali per avvolgere, proteggere, coprire, oltre lo stretto necessario?
La lean economy, che è una visione del mondo che punta all’essenziale e all’annullamento degli sprechi, è il nuovo paradigma, che gradualmente andrà a sostituire la visione di un’economia a crescita perenne, centrata sul consumismo, decisamente non sostenibile.
I Millennials si sono attivati, in tutto il mondo, hanno creato una rivoluzione nel piatto consumismo, hanno inventato forme di manifestazione innovative, con reazioni a catena sul web. Questa rivoluzione è rapida, si muove in maniera agile, non aspetta i tempi lunghi tradizionali, non sopporta più di aspettare. I giovani rivendicano il loro presente, il loro futuro, il mondo che è e deve essere di tutti, esigono il rispetto dovuto a loro ed al pianeta.
La diffusione della cultura della sostenibilità passa certamente attraverso il plastic free, ma anche attraverso l’eliminazione degli orpelli inutili.
Sì, perché tutto ciò che è inutile, che è in eccesso, è anche dannoso, non è sostenibile, non lo è mai stato e non lo sarà mai.
Tutta questa rivoluzione ora porta a delle conseguenze, a livello di scelte e di comportamenti.
Sono necessarie scelte comportamentali forti, precise, logiche. È necessario abolire tutti quei comportamenti che non sono rispettosi del nostro mondo, tutte quelle azioni che comportano un danno ambientale.
L’uomo ha la possibilità di operare scelte differenti, nuove, antiche, innovative o tradizionali, ma comunque in decisa antitesi rispetto allo spreco di materiali di imballaggio non strettamente necessari.
Le scelte d’acquisto sono un potente strumento nelle nostre mani: noi possiamo decidere - lo facciamo ogni giorno - che prodotti comprare, di quali servizi fruire, quali scelte compiere. Diciamo no oggi stesso:
- No agli imballaggi inutili: no alla frutta nel polistirolo e nella plastica, no alle confezioni singole monoporzione, quando possiamo scegliere un prodotto analogo non imballato
- No agli acquisti on-line, che hanno un impatto ambientale fortissimo
- No alle consegne a casa di oggetti che potremmo acquistare in negozi vicini a noi o facilmente raggiungibili.
Diciamo si ad altre scelte:
- Compriamo nei negozi delle nostre belle città e dei nostri bellissimi paesi, andiamo al mercato la mattina presto, andiamo direttamente nel negozio, scegliamo i gruppi di acquisto solidale, il km zero, i produttori locali, gli artigiani e soprattutto non utilizziamo senza motivo gli acquisti on-line.
Compiamo tutti, anche i non Millennials, la nostra rivoluzione nell’acquisto, muoviamoci in maniera attiva, consapevole, usciamo allo scoperto con scelte forti, coerenti.
Mandiamo un segnale, il più potente oggi, quello economico. Noi possiamo moltissimo con le nostre scelte, con i nostri acquisti, noi possiamo orientare il mercato, dirigere la produzione.
Non dimentichiamo mai il potere che è nelle nostre mani.