Antonio Colombo è lieto di ospitare nello spazio della sua galleria dedicato ai progetti speciali, Little Circus, la mostra itinerante dedicata ai Lari, gli spiriti protettori della casa, ideata e curata da Alessandro Guerriero con la collaborazione di Antonio Zuiani e Franco Raggi.
Pensata nel 2016 per celebrare i quarant’anni dalla fondazione di Alchimia, la mostra, nella sua prima versione, è stata costruita come il risultato di un laboratorio in fieri nel 2017 alla Triennale di Milano all’interno di 999 Una collezione di domande sull’abitare contemporaneo e successivamente, nel 2018, presentata al Superstudio durante il Salone del Mobile e poi alla Design Week di Mosca. Ora, nella sua completezza e arricchita di nuovi elementi realizzati appositamente per questa nuova tappa, approda negli spazi della galleria di Antonio Colombo.
Alchimia alla fine degli Anni Settanta ha dato vita ad un’avventura creativa tra le più significative degli ultimi decenni, introducendo in Italia e nel mondo il progetto neomoderno, con il coinvolgimento, accanto ad Alessandro Guerriero, di architetti e designer del calibro di Andrea Branzi, Michele De Lucchi, Alessandro Mendini, Paola Navone, Franco Raggi, Lapo Binazzi, Trix u. Robert Haussmann e Ettore Sottsass.
I protagonisti di questa mostra sono stati invitati a proporre la loro moderna versione dei Lari, gli antichi spiriti protettori della casa, traendo ispirazione dal celebre Modulor di Le Corbusier, scala di proporzioni basata sulle misure dell’uomo e inventata come linea guida per un’architettura che fosse veramente a misura d’uomo. Alessandro Guerriero rilancia la sfida ai “compagni di sempre” alfieri del neomoderno, e la estende anche a tanti altri creativi che, misurandosi con l’unicità della misura del modulor lecorbusieriano di un tempo ormai andato, propongono nuove misure non più solo metriche ma simboliche, come l’uomo connesso di Raggi, il panteista di Mendini, il preistorico di Branzi, il positivo di De Lucchi, la scaramantica di Puppa, il fantasmatico di Binazzi, e così via.
Come Alchimia offrì, in passato, una casa alla libertà creativa che superava le rigidità delle vie rette e monocromatiche moderniste, così questa mostra persegue l’ideale di far convivere metodi di ideazione e di produzione diversi dove si mescolano artigianato, industria, informatica, tecniche e materiali attuali e inattuali, rispondendo al sempre valido spunto della de-specializzazione.
Ne sono nati dei nuovi oggetti con un’anima, la cui “bellezza” consiste nell’amore e nella magia con cui vengono proposti. Flebili e puntiformi presenze estetiche che offrono appigli: contrapposti a tutto, sono oggetti che ci consentono di allargare il respiro, dopo attimi di trattenuta meraviglia: sono nuovi oggetti che fanno ricordare spazi più ampi, che sono capaci di frantumare l’angustia di una casa a cui sono consegnati. Testimonianze di un “pensiero sentimentale”, lari per ogni focolare.
Gli artisti in mostra: Stefano Albini – Maurizio Armellin – Lapo Binazzi – Paola Bobba – Mario Bobbio – Stefano Boeri+Anastasia Kucherova – Andrea Boyer – Denise Bonapace – Andrea Branzi – Aldo Cibic – Matali Crasset – Alessandra (Tt) Cusatelli – Michele De Lucchi – Isidro Ferrer – Gabriele Fiocco – Andrea Forges Davanzati – Formafantasma – Duilio Forte – Ghigos – Massimo Giacon – Bruno Gregory – Alessandro Guerriero – Robert u. Trix Haussmann – Daniele Innamorato – Angelo Jelmini – Yumi Karasumaru – Anton Kobrinetz – Kazuyo Komoda – Guda Koster – Flavio Lucchini – Roberto Marcatti – Massimo Mariani -Alessandro Mendini – Ludovica+Roberto Palomba – Gianni Pedone – Antonio Perotti – Gianni Pettena – Luca Pignatelli – Ton Pret – Daniela Puppa – Franco Raggi Thomas Raimondi – Karim Rashid – Marzio Rusconi Clerici – Stefano Sabatè – Denis Santachiara – Gianfranco Sergio – Annarita Serra – Peter Shire – Fred Stonehouse – Franco Summa – Tarshito – Nanda Vigo – Olimpia Zagnoli – Carmelo Zocco – Maurizio Zorat – Giulia Zorzella – Antonio Zuiani.