Previsto per il prossimo 8 settembre, immersi nelle antiche cisterne romane nella bellissima cornice della città medievale di Amelia in Umbria, il progetto Water Memory del maestro Igor Borozan.
Il Progetto nasce con il Patrocinio e il sostegno del Comune e Sistema Museo per valorizzare non soltanto il patrimonio culturale del luogo, ricco di storia e di fascino, ma anche per porre l’accento sull’elemento acqua, peculiarità d’eccellenza della zona nonchè simbolo stesso della vita.una forza primordiale che regge l’esistenza e anima tutto il creato. Essa è il divenire, il caos, la vita, l’istinto, l’impulso. Tale forza coincide con l’animalità e l’irrazionalità che è in ciascun essere umano. Si tratta della volontà del corpo, della vita biologica, dello spirito di sopravvivenza. Tutto il creato risponde a questa forza primordiale e nessuna cosa le può sfuggire. Le emozioni, le abitudini, le convinzioni invincibili e irrazionali, le inclinazioni, la sessualità, le passioni sono tutte sue manifestazioni.
Al via dunque i preparativi che fervono per la realizzazione di questo evento unico nel suo genere, per il quale si sta progettando anche un “tour” che toccherà diverse lottino di prestigio storico culturale sul territorio nazionale. Il maestro Borozan, già noto per le sue innumerevoli art performance realizzate in terra d’Umbria, propone uno spettacolo unico, ricco di suggestioni che mescolano il suono al colore attraverso il suo straordinario modus operandi. Ricordiamo le sue presenze all’estero per eventi di rilievo come la personale tenuta presso il Museo di El Greco a Toledo dove nel 2016 espone opere inedite e allestisce una delle camicie più grandi d’Europa, dedicata appunto a maestro cretese. Le sue camicie odorano di colore, sono consunte, stropicciate, una sorta di "pelle dell'artista", un racconto intimo e stupefacente di una cammino spesso tortuoso e ricco di emozioni, quelle che solo un grande artista sa trasmettere. Ma le camicie di Borozan sono anche eteree, fluide, luminose; ricordiamo a tal proposito il saio più grande del mondo “JAN MMXIII” realizzato in occasione della prima visita di Papa Francesco ad Assisi nel 2013.
Dopo un lungo peregrinare Borozan torna in Umbria e lo fa in grande stile presentando una opera unica: Water Memory. Borozan sceglie dunque l’acqua come fulcro di questa nuova affascinate avventura ispirandosi alle ipotesi del ricercatore giapponese Masaru Emoto, secondo il quale esiste una interazione tra la memoria dell’acqua e la musica. Il titolo scelto vuole sottolineare l’elemento acqua nel contesto di un territorio dall’ineguagliabile bellezza paesaggistica, ma vuole anche riportare l’attenzione dello spettatore sul concetto di “memoria dell’acqua” e sulla sua proprietà di mantenere un "ricordo" delle sostanze con cui è venuta in contatto.
L'acqua agisce come un recettore, essendo in grado di ricevere le frequenze d'onda e di memorizzarle (memoria); l'acqua agisce come trasmettitore, trasmettendo le frequenze delle onde memorizzate (informazione). La memoria-informazione dell’acqua può inoltre essere sfruttata per energizzare l’acqua. Borozan si inserisce in questo filone di pensiero donando la vita alle antiche Cisterne romane attraverso l’esecuzione in diretta di un’opera dalle titaniche dimensioni. Pennellate di colore sulla tela come una sorta di risveglio della memoria per riportare alla luce il tempo della grande Roma che ci ha lasciato le sue stratificazioni calcaree sulle pareti.
L’opera può essere definita uno spettacolo teatrale in tre atti dove il pubblico sarà protagonista in primis interagendo con l’artista attraverso i suoni opportunamente scelti da un altro grande nome dell’arte del video mapping, Paul Harden, che presenterà in esclusiva un'installazione sonora progettata per raccontare l’acqua in maniera inconsueta e contemporanea. Drammaturgia e emozionalità sono i punti di forza del suo approccio verso queste produzioni e nuove sperimentazioni.
La performance di questi due giganti Visual Artists performers prevede un incipit introduttivo con la lettura del brano latino magistralmente recitato da Mario Cordova una delle più significative voce del mondo del cinema, doppiatore di personaggi come Richard Gere, Jeremy Irons, Patrick Swayze. Musiche di intervallo a cura di Stefano Ensabella, video maker David Sciarrini. Per la fotografia e il light design Andrea Boccalini, attivo come fotografo per campagne pubblicitarie e di corporate tra cui Huawei, Samsung, Pirelli, Galbani Francia, Ducati e Lavazza. Da cinque anni è Ambassador Leica e docente della Leica Akademie Italy, nonché consulente scientifico per il programma di Sky Arte “Master of Photography”.
La società cooperativa Sistema Museo che ha voluto e sostenuto l’iniziativa, dal 1990 fornisce servizi e competenze specializzate per la gestione e la valorizzazione di musei e beni culturali. In quasi trent’anni di attività l'azienda è diventata una tra le prime realtà italiane di settore e un solido punto di riferimento per molte amministrazioni e per un significativo numero di utenti e visitatori. Le cisterne sono situate sotto l'attuale piazza Matteotti, corrispondente alla piazza pubblica di età romana, il forum, all'estremità settentrionale dell'abitato di Amelia. Si tratta del principale monumento di ingegneria idraulica progettato in epoca romana, facente parte del suggestivo percorso nell'Amelia sotterranea e del patrimonio culturale ipogeo. L'imponente costruzione è stata realizzata tra II e I secolo a.C., quando Amelia fu elevata a rango di municipio e dotata di una serie di infrastrutture funzionali (mura, terrazzamenti, strade). Composta da un grande ambiente rettangolare di 57,50 x 19,60 metri, è suddivisa in dieci vani paralleli comunicanti.
Un particolare ringraziamento va al Comune di Amelia e al sindaco Laura Pernazza, all’Assessorato alla Cultura Federica Proietti, a Sistema Museo Elena Trippini, a Riccardo Passagrilli coordinatore del progetto e ad Alessandra Bravi consulenza archeologica. Promosso da Comune di Amelia e Sistema Museo, Cluster Nautico dell'Umbria e Castello delle Regine.