Un uomo e una donna per chiudere una sfilata, come una recita, i primi attori di un attimo che ci lascia sospesi. Sembra di rivedere personaggi noti, quelli che ci hanno fatto battere il cuore e che hanno rivoluzionato il modo di vestire, quando ci si vestiva veramente, con cura, e ogni occasione aveva una sua regola, dal principe indiano del Rajasthan, alla redingote del dandy Oscar Wilde, al frac corto del Principe Harry d’Inghilterra, fino aLlo smoking dai revers larghi di Marcello Mastroianni.
Pignatelli celebra i 50 anni del brand al Salon of Excellence, evento fashion organizzato dalla DeGorsi Luxury Consulting di Alex Djorgevic e Cristina Vittoria Egger, nell’ambito della 94esima edizione di Pitti Immagine Uomo. È affascinante il suo racconto lungo mezzo secolo, che inizia nel 1968, quando apre “una bottega” di quattro metri quadri a Torino e successivamente una serie ininterrotta di successi, puntando principalmente sugli abiti da cerimonia fino alla prima sfilata nel 1980. Da qui, ogni anno, prende ispirazioni diverse, dal cinema, dal teatro, dai tanti viaggi in giro per il mondo, tutto quello che lo colpisce e lo emoziona è la sua fonte ispiratrice.
Quella di Pignatelli è una storia che ha attraversato le mode e gli stili italiani di questi 50 anni, senza snaturare la vocazione alla qualità e all’eleganza del “vestire bene”, mantenendo vive quelle radici con una cifra stilistica moderna in cui lo stile nasce dalla sperimentazione e dalla creatività, due doti che nel corso degli anni gli hanno permesso di attualizzare le collezioni, secondo lo stile dei mercati internazionali. Il suo vero punto di forza è la capacità di innovare le proposte con un design che sa precorrere i tempi, mantenendo viva la testimonianza del migliore made in Italy.
Pignatelli rimane sempre legato a una grande attenzione ai dettagli, al suo uomo “dandy”, ai tagli sartoriali, ai tessuti realizzati appositamente per dare un tocco di eleganza differenziandoli da altri brand. Ogni abito ha la sua storia, le sue particolarità, il suo stile, le sue emozioni, ogni capo di moda diventa oggetto di design: l’ispirazione viene dal cinema, dal teatro, da personaggi iconici della storia e del costume, creando un parallelismo tra gli effetti teatrali e quelli dei suoi capi, volendo dare a questi ultimi la teatralità che la cerimonia impone.
Il guru, lo smoking sciancrato e il frac corto sono la base delle collezioni, rivisitata in termini di linee dal taglio perfetto e da una impeccabile vestibilità diventando una icona dell’eleganza maschile nella collezione Carlo Pignatelli Sartorial 2019, dove è stata presentata un’anteprima della Collezione Cerimonia Donna 2019 nelle sale di Palazzo Capponi Vettori in occasione del “Salon of Excellence”, l’atteso appuntamento organizzato in sinergia con la Camera Italiana Buyer Moda, in concomitanza con la 94ma edizione di Pitti Uomo.
Per la donna propone una collezione allegra e sofisticata, classica e moderna, estremamente femminile nei dettagli, ricami e lavorazioni dove protagoniste sono le silhouettes, eleganti, che si fanno interpreti dell’evoluzione del brand classico ma dallo stile sempre attuale.