All’ombra del mitico vulcano, fra le terrazze verdeggianti dei vigneti Planeta costellate di sassi neri lucenti di ossidiana, le tavole del palcoscenico del Teatro in Vigna ritorneranno a vibrare calpestate da artisti di grande talento.
Mi piace continuare a scandagliare questo mare d’arte siciliano e stupirmi della quantità e varietà di forme artistiche eccellenti (tante volte più riconosciute nel “continente” e meno nell’isola). Penso che l’esterofilìa sia la cugina preferita del provincialismo e dunque eccomi difensora del Teatro di poesia dell’Isola. Grazie ai Planeta, ça va sans dire, che come Mecenati illuminati mi sostengono con fiducia. A Sciaranuova, teatro e paesaggio si fondono felicemente e diventano un’oasi di pace, vino, bellezza.
Turbata dalla violenza dilagante e dalla valanga di notizie ansiogene, resistere con impegno e non cedere sul fronte della rassegnazione mi sembra il miglior modo per difendere il valore della cultura. Il Teatro - da sempre luogo di aggregazione e libera circolazione di idee - rimane uno degli avamposti più importanti per mantenere viva la luce del libero pensiero (e della democrazia).
ll 28 Luglio esordiamo con uno spettacolo nuovo prodotto dal Festival e ideato proprio per il Teatro in vigna: Tre-Pi – le fiabe atroci di Palermo, dalle fiabe di Giuseppe Pitrè, da me scritto, diretto e interpretato con Maria Teresa de Sanctis e con la piccola Sara Savona; le scene sono di Fabrizio Lupo e Alessia D’Amico e le musiche di Marcello Savona.
Il 29 Luglio Ifigenia in Cardiff, di Gary Owen, drammaturgo inglese contemporaneo, un duro e graffiante monologo interpretato magistralmente da Roberta Caronia diretta da uno dei registi più freschi e originali sulla scena italiana, Valter Malosti.
Il 4 Agosto un evergreen, uno spettacolo fortunato che vide la luce per la prima volta nel ’94 ma che rimane unico e insostituibile,Nunzio di Spiro Scimone e Francesco Sframeli, diretto da Carlo Cecchi. Scimone-Sframeli, duo poetico e geniale, messinese d’origine ma internazionale di fatto (oggi lavorano più in Francia e Spagna che in Italia) ritorna per noi con questo capolavoro.
E per finire in bellezza, il 5 Agosto è la volta di un drammaturgo intrigante che sta ricevendo molti consensi sulla scena contemporanea, una voce fuori dal coro, Tino Caspanello (anche in scena) con Cinzia Muscolino in Mari.
Quattro pièce diverse tra loro, legate però dal Teatro d’autore e dalla Ricerca senza concessioni. A Sciaranuova, sotto il vulcano, il silenzio è profondo e va in scena l’emozione.
Testo di Paola Pace