Con due straordinari concerti, “Camerata Salzburg” e la musica jazz di “Hiromi”, ha preso il via alla grande la stagione del Teatro Ristori di Verona con un cartellone e un calendario intenso di eventi musicali e di spettacoli che si snodano tra musica concertistica e barocca, danza e jazz.
Così se al concerto inaugurale di rilievo internazionale, della pluripremiata orchestra “Camerata Salzburg” - un travolgente programma dedicato a Mozart e Beethoven - ha fatto seguito, pochi giorni fa, per la sezione jazz , un fantastico concerto della pianista giapponese Hiromi Uehara - tra le più apprezzate nel panorama mondiale - che ha dato prova di grandissimo talento, improvvisazione, ritmo, sorpresa, velocità, azione e gestualità – davvero incredibile il suo lavoro sulle mani con esempi di squisita raffinatezza stilistica, poliritmie destra/sinistra da far impressione tale è la velocità e il cambio di scena – presentando per quasi due ore di solo piano il suo ultimo cd “Spectrum”. Le scenografie legate al colore con cui si è connotato ogni diverso brano della pianista nipponica hanno caratterizzato l’atmosfera in teatro sulle note di “Caleidoscope” con cui ha aperto il concerto o di “Blackbird” di Lennon e McCartney, dalle intensità evocative, o il brano fortemente coinvolgente a appassionante “Mr CC” dedicato a Charlie Chaplin e ai suoi straordinari film in bianco e nero, fino a “Rapsodia in blue” di Gershwin, “Behind blue eyes” degli Who e “Sepia effect” in una ovazione totale del pubblico.
E l’ampia proposta artistica del Teatro per la musica classica vedrà il 6 dicembre “L’Orchestra Sinfonica della Radiotelevisione Slovena di Lubiana”, diretta da Mihail Agafita e Stefan Milenkovich, violino solista nel concerto di Max Bruch nel centenario dalla morte. Mentre nel 2020 due sono i concerti con due eccellenze europee: il 18 gennaio la BUNDESJUGENDORCHESTER (Orchestra Sinfonica giovanile tedesca), protagonista di uno straordinario concerto alla Filarmonica di Berlino diretto da Kiril Petrenko. Nell’occasione sarà diretta da Lothar Zagrosek (già direttore stabile delle orchestre della BBC di Londra, Konzerthausorchester di Berlino) in un programma dedicato a Beethoven (Ouverture Fidelio Op. 72, Sinfonia n. 5 in do min. Op. 67, Klaus Huber: Tenebrae per grande orchestra Sergej Maingardt: si tratta di una nuova commissione in prima assoluta italiana per il 250° anniversario di L.V. Beethoven). Venerdì 7 febbraio 2020, sarà la volta di un’eccellenza della cultura italiana: l’Orchestra Giovanile Italiana, diretta da Kolya Blacher, uno tra i più conosciuti musicisti al mondo, già primo violino solista dei Berliner Philarmoniker. Mentre Il 14 febbraio sarà la volta dell’Ensemble di Ottoni della Royal Concertgebow Orchestra di Amsterdam, tra le più blasonate orchestre sinfoniche del mondo, con un programma eterogeneo da Gabrieli a Gershwin. E infine il 17 aprile, l’Orchestra Lenore - diretta da Daniele Giorgi - che vedrà come solista nel Terzo concerto per pianoforte di Rachmaninov, Lilya Zilbertstein, straordinaria e riconosciuta artista di fama mondiale, con musiche dalla Sinfonia n. 6 “Patetica” di Tchaikovsky.
E per la musica barocca sono due i titoli di opere composte per il teatro: “Semele” di J. A. Hasse ( che inaugura la rassegna domenica 24 novembre) diretta da Claudio Osele con l’ensemble su strumenti originali Le Musiche Nove, Sonia Prina e Roberta Invernizzi nei ruoli principali. Mentre mercoledì 4 dicembre sarà la volta di “Hortus Musicus” di Tallinn, diretto da Andres Mustonen, in un programma dedicato alla musica strumentale e vocale a cavallo tra il XVI e XVII secolo, e con un’incursione della musica ispirata di Arvo Part. Il 9 gennaio 2020 è di scena l’ “Orlando” di Handel. E giovedì 23 gennaio la Theresia Orchestra, compagine internazionale composta da musicisti under 30, con un programma dedicato al classicismo europeo. Ma appuntamento di grande prestigio è quello del 6 marzo con l’Akademie Fur Alte Musik Berlin, diretta dal leader Bernhard Forck, con la straordinaria violinista Isabelle Faust, in un programma dedicato alla musica di Johann Sebastian e Carl Philipp Emanuel Bach. A chiudere la la stagione Barocca il contraltista Vincenzo Capezzuto in “Stabat Mater – Vivaldi Project”, con l’ensemble Soqquadro Italiano. “Stabat Mater” è uno spettacolo in cui musica, canto e danza si fondono per delineare una sorta di opera totale. Claudio Borgianni riscrive un Vivaldi totalmente nuovo e inedito dando la possibilità a Vincenzo Capezzuto di passare con estrema naturalezza dal canto, alla danza, a brevi stralci recitati, facendo sì che lo spettatore perda l’orizzonte dei confini tra i vari generi delle arti performative.
Ma il programma della stagione troverà ospitalità anche nello Spazio di San Pietro in Monastero con la rassegna “Barocca Off”, e mercoledì 19 febbraio vedrà in scena i cinque solisti Paolo Grazzi, Marcello Grassi, Andrea Bressan, Catherine Jones (flauto, oboe, fagotto, violino e violoncello) su musiche di G. F. Telemann, C. P. E. Bach e A. Vivaldi. Mentre il 28 febbraio è l’evento dedicato alla musica di Claudio Monteverdi con Odecathon.
La danza al via il 15 novembre con la compagnia MVULA SUNGANI PHISICAL Dance di Roma. Si tratta di una formazione eclettica, dalla personalissima tecnica, in cui solide basi classiche si uniscono alla ricerca contemporanea per sublimarsi nelle tecniche circensi. E a seguire in prima assoluta è lo spettacolo “Neapolis Mantra”, con la musica dal vivo di Enzo Gragnianiello. Sabato 1 febbraio 2020 è la volta di “Mediterranea” del coreografo Mauro Bigonzetti, spettacolo nato e ripreso nel 2008, per la compagnia del Teatro alla Scala. A 25 anni dal suo debutto, viene ripresa con i 15 danzatori solisti della formazione Daniele Cipriani Entertainment. Sabato 14 marzo è la volta della compagnia francese Cie Hervé Koubi, con lo spettacolo “Les Nuits barbares”, dedicato al tema dell'origine della cultura mediterranea, su musiche di Mozart e Fauré. E giovedì 26 marzo va in scena la compagnia di danza MMCDC con il dittico “La Sagra della Primavera – Carmen”, e il 2 aprile è l’Aterballetto, con “La Tempesta” da William Shakespeare, un perfetto esempio di equilibrio trasversale tra musica, danza, gesto atletico e narrazione. Giovedì 23 aprile, serata dedicata a Amedeo Amodio, con i brani più celebri dai suoi balletti che hanno fatto la storia della danza Italiana, come Prélude à l’après-midi d’un faune, Suite da Carmen, Coppelia e Schiaccianoci.
E per la rassegna “Jazz en Rose”, che avrà come protagonista l’8 novembre la pianista giapponese Hiromi, tra le più apprezzate nel panorama mondiale, e Andrea Motis, cantante e trombettista spagnola che a soli 24 anni ha già conquistato la critica internazionale con i suoi due album incisi per la storica etichetta Impulse: “He‘s Funny That Way” del 2016 e “Emotional Dance” del 2017. Venerdì 27 marzo, di scena sette musicisti di talento come Cristina Donà, Rita Marcotulli al pianoforte, Enzo Pietropaoli al basso, Fabrizio Bosso tromba, Javier Girotto al sax, Saverio Lanza alle chitarre, e Cristiano Calcagnile alla batteria e percussioni. Mentre il pianista Omar Sosa e la violinista e cantante Yilian CAÑIZARES presentano “Aguas” - con il percussionista venezuelano Ovalles - in un mix coinvolgente e creativo delle radici Afro Cubane dei due artisti, di musica classica occidentale e jazz. Il 19 novembre è la volta di un pilastro della scena jazz di Chicago, la trombettista d'avanguardia Jamie Branch, con il suo quartetto formato da Lester St Louis (violoncello), Jason Ajemian al contrabbasso e Chad Taylor alla batteria.
Infine, il Concerto di Capodanno della Sofia Sinfonietta Orchestra, diretta da Svilen Simeonov e l’appuntamento con l’acclamato The Harlem Gospel Choir in calendario per il 27 dicembre. Per un anno all’insegna delle grandi emozioni.