Il Teatro Ristori, riparte e alla grande con un nuovo cartellone 2020 – 2021, ricco di eventi di riconosciuta qualità, trasversali tra le diverse discipline artistiche, per investire un pubblico dai gusti diversi , per vivere esperienze coinvolgenti.
La nuova stagione, sotto la direzione artistica di Alberto Martini, vede quale concerto inaugurale, venerdì 9 ottobre, un evento di rilevanza internazionale, con la partecipazione del soprano russo Julia Lezhneva accompagnata dalla Venice Baroque Orchestra diretta da Andrea Marcon. Il New York Times, descrivendo la sua voce, parla di “bellezza angelica”; “perfetta”, “impeccabile” e “pura” sono gli aggettivi più frequentemente utilizzati dai più importanti critici del mondo.
E ad ottobre seguirà la star del violino Giuliano Carmignola e l’Accademia dell’Annunciata, diretta da Riccardo Doni.
Il palco del Teatro Ristori ospiterà poi l’ensemble vocale e strumentale Odhecaton diretto da Paolo Da Col in un programma dedicato a Claudio Monteverdi a Venezia; di seguito l’Ensemble Zefiro con Alfredo Bernardini e, per la prima volta a Verona, l’Orchestra Il Suonar parlante diretta da Vittorio Ghielmi, con il progetto Gypsy Baroque che unisce la ricerca a un innovativo e creativo stile di suonare e comporre.
A seguire Europa Galante con Fabio Biondi e un’altra eccellenza violinistica italiana, Enrico Casazza e La Magnifica Comunità in un programma che coglie il suggestivo richiamo tra il Barocco e l’epoca attuale: entrambe epoche “della scienza nuova” dove il progresso tecnologico sfocia in un’inquietudine esistenziale. La Stagione Barocca si concluderà ad aprile con I Sonatori della Gioiosa Marca e Dorothée Oberlinger virtuosa tedesca del flauto diritto, vincitori degli International Classical Music Award nella sezione "Instrumental Baroque", con la loro ultima produzione discografica per Sony-Deutsche Harmonia Mundi "Night Music".
E a far da contrappunto al Barocco è la rassegna Concertistica il 6 novembre con I Cameristi del Teatro alla Scala di Milano e il violoncello solista Daniel Müller Schott, diretti da Wilson Hermanto. La rassegna prosegue il 15 gennaio con il pianista Alessandro Taverna e l’Orchestra Filarmonica Italiana. In febbraio il complesso d’archi de I Musici, che nel 1950 ricevette l'elogio convinto di Arturo Toscanini e nel 2021 festeggia 70 anni di attività. Sempre in febbraio, il giovane e talentuoso pianista Filippo Gorini, recentissimo vincitore del “Borletti Buitoni Trust Award 2020”, metterà a confronto l’estetica di Beethoven con quella di Stockhausen, compositore dal linguaggio libero da ogni vincolo con la tradizione e improntato a uno sperimentalismo radicale, indirizzandosi verso la conquista di nuovi mondi sonori.
E a marzo il duo di violoncellisti tra i più conosciuti al mondo, formato da Mario Brunello e Giovanni Sollima. Il primo ha intrapreso una carriera internazionale diventando un protagonista assoluto della vita musicale mondiale; il secondo, violoncellista di fama internazionale, capace di esplorare generi diversi avvalendosi di strumenti antichi, orientali, elettrici e di sua invenzione, suonando nel Deserto del Sahara, sott’acqua, e con un violoncello di ghiaccio. E in chiusura il 9 aprile con I Virtuosi Italiani e la violinista Francesco Dego in un programma dedicato a Tchaikovsky, Rossini e Rota.
La nuova stagione Jazz prende il via venerdì 30 ottobre con il concerto Amore che vieni, amore che vai, un omaggio a Fabrizio De Andrè con un ensemble composto da Cristina Donà (voce), Rita Marcotulli (pianoforte), Enzo Pietropaoli (basso), Fabrizio Bosso (tromba), Javer Girotto (sax), Saverio Lanza (chitarre) e Cristiano Calcagnile (batteria, percussioni). Mentre a novembre è la volta di Cristina Zavalloni con Special Moon, un personalissimo “viaggio sulla luna” che attinge all’opera lirica come alla tradizione jazz e latino-americana. E a gennaio protagonisti Enrico Rava alla tromba e flicorno e Danilo Rea al pianoforte, con un repertorio che comprende i più celebri brani rielaborati di Chet, Miles, Joao. Seguirà il duo Giovanni Guidi al pianoforte e Daniele Di Bonaventura al bandoneon e il duo formato da Gianluca Petrella trombone e Pasquale Mirra vibrafono. Appuntamento da non perdere il 19 marzo, la novità assoluta proposta da Paolo Fresu & Friends, ispirata dalla poetica di Dante.
E per la rassegna di Danza si inizia venerdì 20 novembre con una produzione del Teatro Ristori in prima assoluta, intitolata Calling Bach, ispirata alla sua musica immortale, eseguita dal vivo su clavicordo, clavicembalo, pianoforte e con l’utilizzo dell’elettronica. Coreografie di Camilla Monga.
Il 21 gennaio la compagnia MSPD porterà sul palco del Ristori in prima assoluta lo spettacolo Le Altre Stagioni. L’ Aterballetto, a febbraio, con la nuova produzione dal titolo Storie. Due coreografi italiani trentenni, Diego Tortelli e Philippe Kratz, si misurano con la propria creatività e il proprio linguaggio, in una serata di quattro pezzi distinti, piena di echi e di suggestioni aperte. Con questa serata a sei danzatori, la Fondazione Nazionale della Danza apre una finestra sulla più giovane coreografia italiana. L’incontro tra Camilla Monga, Filippo Vignato, trombonista jazz segnalato dalla critica come “nuovo talento” nel 2016 e il danzatore Pieradolfo Ciulli, da vita a Golden Variations, un tributo alle Variazioni Goldberg di Bach nell’esecuzione di Glenn Gould messe in danza dal padre della contact improvisation Steve Paxton e all’oro dello strumento fanno risaltare nei corpi l’estensione del trombone dalla nota più grave a quella più acuta e trasportano lo spettatore in una danza dalle atmosfere sfaccettate. E in aprile torna la compagnia MMCDC portando in scena tre coreografie di grande successo: Duetto Inoffensivo di Mauro Bigonzetti, il lavoro di Eugenio Scigliano su musiche di Vivaldi dal titolo No Man’s Land, e il pluripremiato La Metà dell’ombra, intenso brano di Michele Merola. E venerdì 7 maggio Miguel Angel Zotto con la sua compagnia, Daiana Guspero e il bandoneonista argentino Nicolás Maceratesi, sarà protagonista della serata dedicata al tango Omaggio Ad Astor Piazzolla, per il centesimo anniversario dalla sua nascita.
E novità assoluta per quest’anno, Beethoven Fest 2020, un festival all’interno della Stagione 2020-2021, interamente dedicato ai 250 anni dalla nascita di Ludwig Van Beethoven, che ha dedicato la vita alla musica e la cui musica è diventata vita per tante generazioni successive. È un’occasione da non perdere per ascoltare e scoprire le sue più importanti opere cameristiche nelle loro varie sfaccettature dal 7 al 15 novembre.