In occasione della sesta edizione del Festival Fotografico Europeo 2017, il Museo MA*GA di Gallarate ospita, dal 2 aprile all’11 giugno 2017, la mostra di Mauro Galligani (Sinalunga, SI, 1940), uno dei più importanti fotografi e giornalisti italiani.
La rassegna, curata da Claudio Argentiero, organizzata in collaborazione con AFI - Archivio Fotografico Italiano, racconta fatti, personaggi, eventi della storia italiana del secondo Novecento.
L’esposizione presenta oltre sessanta immagini che propongono una galleria di episodi, fatti e volti, tratti dai reportage di Mauro Galligani, realizzati principalmente per “Il Giorno” dal 1964 e per “Epoca” tra il 1975 e il 1997 e documenta un intreccio di vicende ancora capaci di stimolare una riflessione sul passato e sull’oggi, attraverso un linguaggio giornalistico dal grande valore storico e culturale, senza trascurare l’aspetto interpretativo e il punto di vista personale.
Il percorso si articola attorno a una serie di nuclei narrativi che alternano fatti e personaggi, paesaggi e volti celebri, frammenti della storia e delle storie dell’Italia: dalle immagini delle lotte politiche del 1968, ai terribili terremoti del Friuli e dell’Irpinia, ai grandi reportage che indagano le comunità che vivono sul Delta del Po, alle complesse figure politiche come Cossiga - Galligani è stato fotografo del Quirinale - a personaggi della cultura e dello spettacolo come Fellini, De Sica, Ponti o Sottsass.
Come scrisse Giampaolo Pansa nel 1986 nel testo Cronaca di un fotografo “Già allora era [nel 1964, per la redazione del “Giorno”], in embrione, ciò che è diventato oggi: un grandissimo fotografo, un fotoreporter mai “usa e getta”, un professionista non aggressivo. Voglio spiegare quest’ultimo aggettivo. Tutti i fotoreporter, sotto un certo punto di vista, sono aggressivi. Debbono esserlo, poiché hanno pochissimo tempo per lavorare. A volte, una certa immagine o la catturi in due-tre secondi o non la catturi più. Quando definisco Galligani non aggressivo, intendo un’altra cosa, una qualità più profonda, più radicata dentro la sua sostanza di essere umano prima ancora che dentro il suo stile di fotografo: Mauro ama l’umanità che ritrae, non gioca con la violenza della vita. […]
I grandi fotografi sono sempre dei grandi narratori. Hanno un vantaggio rispetto a noi che parliamo attraverso la scrittura, il loro occhio vede e spiega con una sintesi, un’efficacia e una forza di verità che nessun giornalista, per bravo che sia, possiede. Mauro Galligani è un grande narratore di storie”.
La mostra è accompagnata da un volume, edito dall’Archivio Fotografico Italiano, in distribuzione da maggio 2017.
Il Festival Fotografico Europeo 2017, giunto alla sua sesta edizione, è ideato e curato dall’Afi-Archivio Fotografico Italiano, con l’alto patrocinio del Parlamento Europeo, della Regione Lombardia, della Provincia di Varese e con il sostegno dei comuni di Busto Arsizio, Legnano, Castellanza, Olgiate Olona, Castiglione Olona, Gallarate e Milano-zona 6, e la collaborazione del Museo MA*GA di Gallarate e si tiene dal 18 marzo al 30 aprile 2017.
Mauro Galligani (Sinalunga, SI, 1940) frequenta la Scuola di Cinematografia di Roma e diventa direttore della fotografia. La storia del cinema e i maestri del neorealismo formano la qualità filmica dei suoi reportage. Nel 1964 entra a "Il Giorno", ed è a contatto con la migliore scuola di giornalismo italiano che da allora segna la coerenza e lo stile di ogni suo servizio. Nel 1971 passa alla Mondadori. "Epoca" è il suo giornale dal 1975 al 1997, anche in qualità di picture editor. Per questa testata Mauro Galligani segue i grandi avvenimenti della cronaca internazionale, dalle guerre in America Centrale, in Africa e in Medio Oriente, alla vita nell'Unione Sovietica, paese, cultura e protagonisti di cui segue da trent'anni ogni cambiamento. Per molti anni ha collaborato a "Life". Oggi è freelance.