Nell’ambito del più generale intervento di restauro e riqualificazione della Basilica Santa Maria Assunta di Gallarate, Claudio Parmiggiani è stato chiamato a progettare e realizzare due opere straordinarie, per significato, collocazione e fattura estetica, l’Ambone e l’Altare, consacrato dall’arcivescovo di Milano Mons.
Mario Delpini l’11 novembre 2018. Per sottolineare l’unicità e la complessità di un percorso affrontato dall’intera comunità religiosa e civile di Gallarate, il museo MA*GA e la Comunità Pastorale San Cristoforo hanno affidato ad Armin Linke il compito di raccontare per immagini l’eccezionalità e la complessità di un progetto ampio e impegnativo che ha previsto oltre al restauro della Basilica, anche quello del Faietto con il recupero degli spazi dedicati alla Mensa del Buon Samaritano, il riordino dei luoghi che ospiteranno la Casa della Carità e l’adeguamento dell’area presbiteriale alle disposizioni conciliari. Armin Linke ha colto la sfida affrontandola con uno sguardo attento, interessato non tanto agli esiti estetici della fotografia quanto piuttosto a riflettere sul rapporto tra ricerca spirituale e ricerca artistica, sull’impegno etico di un’intera comunità, sulla possibilità dell’arte oggi di essere linguaggio sacro fortemente comunicativo.
In questo percorso Linke ha messo in campo la propria metodologia di lavoro che considera la fotografia come una pratica non statica, collaborativa, pronta a cogliere la realtà che ci circonda, le persone, i racconti, i fatti, le situazioni, anche parziali, ma capaci di restituire la complessità del presente. Moltissimi sono stati coloro che, coinvolti da Linke e dai suoi assistenti e collaboratori, hanno contribuito a creare relazioni, a far conoscere realtà articolate e impreviste, hanno acconsentito infine a farsi fotografare nel proprio vissuto quotidiano, semplice o intensamente creativo come nel caso di Parmiggiani. Il materiale selezionato per la mostra è un estratto di questa grande narrazione corale, organizzato secondo una struttura ritmata da tre principali nuclei tematici: il contesto sociale, vivo e appassionato della comunità pastorale; i gesti e i luoghi della liturgia; la fase esecutiva dell’altare fino alla sua definitiva messa in opera.
Le opere esposte propongono così persone, fatti, luoghi, esperienze apparentemente lontane tra loro ma che, nell’insieme, riescono a trasmettere il senso di una comunità pastorale coesa che affida all’arte la trasmissione dei propri valori. Le fotografie si inseguono in modo non lineare, secondo una traccia narrativa aperta, ricca di suggestioni, di echi, di rimandi che conducono, con lucidità di linguaggio visivo, verso l’ultima grande immagine dedicata alla nuova area presbiteriale della Basilica, opera di Claudio Parmiggiani.